venerdì 12 febbraio 2010

Crescono gli incidenti, aumentano le assicurazioni

Molto tempo fa, una ditta di elicotteri che conoscevo, ebbe una serie di incidenti piuttosto seria. Uno dopo l'altro, tutti in fila, anche se per perizia degli equipaggi, o per pura fortuna, senza alcun danno alle persone. Il risultato più serio di questa serie di incidenti fu lo schizzare in alto dei premi assicurativi, che colpirono tutti gli altri operatori sani del settore.

Un allarme simile lo sta lanciando l’ANIA a proposito del ramo di responsabilità civile auto (RCA). Dopo anni di diminuzione, il numero degli incidenti stradali, loro li chiamano infortuni, ha ricominciato a crescere, con il risultato di spingere ad un innalzamento dei premi assicurativi.

Ora so bene che molti non si fidano dei dati ANIA, e quindi diranno che i dati sono artatamente truccati. Però a questo mondo a qualcosa bisogna credere, e fino a che qualcuno non porta un contraddittorio serio, mi limiterò a prenderli per veri.

La prima considerazione è che ci troviamo di fronte ad un nuovo caso di inefficienza nazionale. Infatti gli incidenti, quelli senza conseguenze per le perso possono essere in qualche modo bene accetti in una nazione che ha una buona industria automobilistica e non ha altre industrie, per cui ogni volta che sfasci una macchina, e la devi comprare, sposti il tuo reddito sull’industria nazionale invece di comprare computer, Ipod, etc. etc.

Purtroppo sappiamo benissimo che le conseguenze per le persone sono terribili. Un mio collega ha avuto il figlio coinvolto in un incidente di moto. Per rimettere a posto quel ginocchio sono stati già spesi circa 60 mila euro (pagati dall’assicurazione) e comunque l’articolazione non tornerà come nuova.

Un altro collega è caduto dal motorino, si è spezzato tibia in sei punti, e sono circa otto mesi che sta cercando di venirne fuori. E non stiamo parlando di niente di veramente grave.

Un dato interessante sarebbe vedere se l’aumento degli incidenti è generalizzato o riguarda una delle tre categorie di utenti: auto, mezzi industriali o moto. Infatti io ho l’impressione che la categoria dei ciclisti sia ormai finita fuori controllo.

Ci dobbiamo comunque aspettare un aumento dell’RCA, che a sua volta inciderà sull’inflazione, con un effetto negativo sul complesso dell’economia. Come per il parcheggio abusivo di fronte al panettiere, siamo doppiamente puniti: dall’incidente in se’, e dalle sue conseguenze macroeconomiche.

Chissà quando capiremo che seguire una politica di moderazione sulla strada può solo comportare benefici, umani, sociali e macroeconomici? E rendere il paese più efficiente?

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