martedì 12 luglio 2011

Ma per noi poveri ciclisti ne rimane qualcosa?

Roma si è riempita di manifesti nei quali un bel po' di gruppi consiliari rivendicano il loro intervento sul bilancio comunale che evidentemente è stato appena approvato.

Sia che sia un preteso quoziente familiare sulla bolletta dell'AMA oppure qualche fondo per i parchi giochi bambini (peraltro lodevole destinazione) nessuno ha messo un bel cartello con scritto su: due milioni per le piste ciclabili.

Magari nel bilancio comunale ci sono. Chi si intende di bilanci comunali se lo dovrebbe spulciare.

Ma solo con i due item citati siamo alla bella quota di 7 milioni, ovvero al 50% della costo totale del piano della ciclabilità... e solo in un anno.

Allora mi chiedo: possibile che la categoria dei ciclisti è così poco influente da contare meno dei costruttori di parchi per bambini?

E possibile che la costruzione di un'infrastruttura chiave per dare respiro a tanti romani garantendone una mobilità efficiente a costo bassissimo debba essere sempre negletta?

Rimango della mia opinione: alle prossime elezioni facciamo una lista di ciclisti... anzi una Lega dei Ciclisti che si allei solo con chi garantisca i soldi per il piano della ciclabilità.

Un po' alla Bossi, e sapete benissimo che se c'e' da fare il Borghezio di turno sono pronto...

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