Oggi stavo aspettando di essere prelevato da alcuni colleghi a piazza dei cinquecento quando, in rapida successione, sono transitate due bici a pedalata superflua, o s-bike.
La prima, abbastanza veloce, era una delle classiche e famigerate fat bike che la scorsa estate hanno spopolato in quasi tutte le localita' di mare.
L'altra invece era una normalissima e-bike pieghevole ruota 20, che andava abbastanza piano, tanto che sono rimasto abbastanza incerto, ma alla fine ha accelerato a gambe immobili... insomma, era anche quella una s-bike.
Magari e' stato un caso, ma cio' dimostra che il trend di ciclomotorizzazione portato dalle e-bike si sta purtroppo ampliando. D'altra parte la scorsa estate sentivo alcuni molto pigri conoscenti (non Mario l'elettricista, per carita') che dicevano si', sono biciclette elettriche, ma le vendono gia' modificate per non dover usare i pedali.
Chiaramente, quando sono venuti a dirlo a me per vedere che faccia facevo gli ho dato un calcio nel sedere... pero' sta diffondendosi l'idea che quello e' il modo per risuscitare il motorino senza casco, senza assicurazione e senza targa degli anni '70.
Quanti e quali danni faranno?
Mah... ovviamente il settore dei ciclisti non ci fa una bella figura, ma chi rischia brutto sono gli onesti e-biker.
Infatti gia' si hanno notizie di un tentativo (respinto) a Bruxelles di mettere l'assicurazione obbligatoria per le e-bike. Da qui alla targa o al casco il passo e' breve, con il semplice ragionamento che tanto e' elettrica e non scocciamo i ciclisti veri (ooops, muscolari).
Il consiglio e' sempre quello ... moderazione. Infatti, se non e' realistico pensare di pizzicare tutte le s-bike, ma se diventa una moda da lestofanti sono guai. E-bikers non copriteli.
giovedì 31 gennaio 2019
giovedì 24 gennaio 2019
Bye Bye Metro...
Sembra assurdo dirlo dopo che dal Governo e' arrivato quasi mezzo miliardo per la metro, ma la metro a Roma ce la stiamo giocando.
Infatti i soldi che sono arrivati sono destinati sostanzialmente ad effettuare quella manutenzione che ATAC si e' ben guardata dal fare in questi anni e che alla fine stava portando a fondo il sistema di trasporto romano.
Si'... perche' quando chiude la metro, a Roma non ci si sposta piu', avete notato?
Quello che invece sta accadendo, e potete andare a vedere siti piu' metrofili ed informati di Roma Ciclista (che considera la metro solo come piattaforma di trasporto e lancio delle pieghevoli 😀😀 ) , l'espansione della rete metro si e' limitata agli ultimi 2 chilometri della Metro C, che non si sa nemmeno se riuscira' a superare il Colosseo.
Mentre la Grande Milano si becca altri 900 milioni per la nuova linea, a Roma scompaiono dal PUMS non solo le nuove metro, non solo il prolungamento della C, ma anche i prolungamenti delle linee A, B e B1, che ne moltiplicano l'utilita' e aggiungono sempre nuova utenza.
Si perche' la metropolitana rimane (insieme alla ferrovia) l'unico mezzo di trasporto adatto a spostare le folle romane sulle distanze romane in tempi umani. Non c'e' tram o bus che tenga, quelle sono tutte soluzioni locali.
Purtroppo la Metro a Roma ha una serie di nemici temibili e micidiali, a cominciare dall'attuale giunta. Che M5S sia allergico alle grandi opere, e una metro lo e' sicuramente, e' un dato di fatto. Il problema con la metro e' che non c'e' un'alternativa valida.
Poi ci sono gli appassionati del tram che ci andrebbero pure in Sardegna, se qualcuno si decidesse a fare le rotaie.Il tram va bene per percorsi brevi e poca portata. E' comunque soggetto alle vicissitudini del traffico, tanto e' vero che all'estero nel centro cittadino lo mandano sottoterra, proprio come fosse una metro.
Poi ci sono quelli cui piace viaggiare sul bus perche' sottoterra non ci si trovano. Vedi tutti i bus che rimangono ad affiancare le linee della metro (e io pago, col dissesto del comune).
Poi ci sono gli antiautomobilisti che accusano la metro di lasciare in superficie spazio libero per le auto, e questo si' che e' un delitto, mentre tram e bus per continuare ad andare lenti hanno comunque bisogno di sottrarre spazio alle auto.
Poi ci sono quelli che gia' abitano verso il centro e non vogliono le rotture di coglioni dei lavori.
Purtroppo ha questa logica anche la ritornata luce verde al tram Termini Vaticano, TVA, di rutelliana memoria, che pero' viene usato come un nemico della metro C. Certo una bella opera.
Pero' avete presente il quando bene e' nemico del meglio? Proprio lui. Con il risultato che se vorrete andare dal Colosseo al Vaticano, invece di continuare tranquilli sulla Metro C, dovrete scendere e salire su di un mezzo lento e capillare (fermate ogni duecento) metri, immerso nel traffico, che vi fara' desiderare di prendere la vostra auto.
Ma anche all'altro capo delle linee, i prolungamenti vengono sostituiti con soluzioni alternative fantasiose, tutte pero' con un elemento in comune: lente e costringono a cambiare mezzo, e quindi a mettere altri dieci, quindici minuti per poi comunque dover prendere la metropolitana vera.
Insomma, in queste settimane ci stiamo giocando il futuro del trasporto pubblico a Roma.
Spero ne siate consapevoli.
Infatti i soldi che sono arrivati sono destinati sostanzialmente ad effettuare quella manutenzione che ATAC si e' ben guardata dal fare in questi anni e che alla fine stava portando a fondo il sistema di trasporto romano.
Si'... perche' quando chiude la metro, a Roma non ci si sposta piu', avete notato?
Quello che invece sta accadendo, e potete andare a vedere siti piu' metrofili ed informati di Roma Ciclista (che considera la metro solo come piattaforma di trasporto e lancio delle pieghevoli 😀😀 ) , l'espansione della rete metro si e' limitata agli ultimi 2 chilometri della Metro C, che non si sa nemmeno se riuscira' a superare il Colosseo.
Mentre la Grande Milano si becca altri 900 milioni per la nuova linea, a Roma scompaiono dal PUMS non solo le nuove metro, non solo il prolungamento della C, ma anche i prolungamenti delle linee A, B e B1, che ne moltiplicano l'utilita' e aggiungono sempre nuova utenza.
Si perche' la metropolitana rimane (insieme alla ferrovia) l'unico mezzo di trasporto adatto a spostare le folle romane sulle distanze romane in tempi umani. Non c'e' tram o bus che tenga, quelle sono tutte soluzioni locali.
Purtroppo la Metro a Roma ha una serie di nemici temibili e micidiali, a cominciare dall'attuale giunta. Che M5S sia allergico alle grandi opere, e una metro lo e' sicuramente, e' un dato di fatto. Il problema con la metro e' che non c'e' un'alternativa valida.
Poi ci sono gli appassionati del tram che ci andrebbero pure in Sardegna, se qualcuno si decidesse a fare le rotaie.Il tram va bene per percorsi brevi e poca portata. E' comunque soggetto alle vicissitudini del traffico, tanto e' vero che all'estero nel centro cittadino lo mandano sottoterra, proprio come fosse una metro.
Poi ci sono quelli cui piace viaggiare sul bus perche' sottoterra non ci si trovano. Vedi tutti i bus che rimangono ad affiancare le linee della metro (e io pago, col dissesto del comune).
Poi ci sono gli antiautomobilisti che accusano la metro di lasciare in superficie spazio libero per le auto, e questo si' che e' un delitto, mentre tram e bus per continuare ad andare lenti hanno comunque bisogno di sottrarre spazio alle auto.
Poi ci sono quelli che gia' abitano verso il centro e non vogliono le rotture di coglioni dei lavori.
Purtroppo ha questa logica anche la ritornata luce verde al tram Termini Vaticano, TVA, di rutelliana memoria, che pero' viene usato come un nemico della metro C. Certo una bella opera.
Pero' avete presente il quando bene e' nemico del meglio? Proprio lui. Con il risultato che se vorrete andare dal Colosseo al Vaticano, invece di continuare tranquilli sulla Metro C, dovrete scendere e salire su di un mezzo lento e capillare (fermate ogni duecento) metri, immerso nel traffico, che vi fara' desiderare di prendere la vostra auto.
Ma anche all'altro capo delle linee, i prolungamenti vengono sostituiti con soluzioni alternative fantasiose, tutte pero' con un elemento in comune: lente e costringono a cambiare mezzo, e quindi a mettere altri dieci, quindici minuti per poi comunque dover prendere la metropolitana vera.
Insomma, in queste settimane ci stiamo giocando il futuro del trasporto pubblico a Roma.
Spero ne siate consapevoli.
giovedì 17 gennaio 2019
Un settimana in fanteria
Per evitare un'ulteriore ricaduta dall'influenza natalizia, la seconda volta ho pensato di non ripartire piu' con la bici ma di "rifortificarmi" andando in ufficio principalmente a piedi... ecco quello che ho imparato in questa settimana di vita in fanteria.
1) I marciapiedi sono peggio delle strade
Se vi sentite oltraggiati dallo stato di manutenzione della viabilita' e' perche' non avete percorso lunghi tratti di marciapiede. Non solo generalmente i percorsi sono frammentanti e discontinui, ma sono piedi di buche, trappole, trincee, terre varie, pietre sconnesse etc... Insomma, ci mancano solo le pietre d'inciampo, ma adesso ne mettono un bel po' di nuove!
2) Strisce Ectoplasmopedonali
Anche se a macchia di leopardo qualche miglioramento si vede, troppi passaggi pedonali sono solo il fantasma di quello che erano una volta.
E questo accade anche in passaggi critici, ovvero su strade ampie e veloci. Talvolta c'e' da far venire i brividi, e in qualche caso neanche si possono rimproverare gli automobilisti piu' di tanto (poi li rimproveriamo, non vi preoccupate).
Mi chiedo se gli uffici comunali responsabili abbiano effettivamente un cruscotto per tenere sotto controllo il degrado dei passaggi pedonali
3) Parcheggiamoci sopra
Il vezzo di mollare l'auto sul passaggio pedonale, spesso anche bloccando gli scivoli per handicappati, non accenna a diminuire.
Statisticamente almeno un terzo dei passaggi pedonali e' parcheggiato in parte, talvolta sono occupati per tutta la loro ampiezza, in modo tale da non essere utilizzabili.
Ma insomma, vogliamo fare qualche cosa?
4) Parcheggiamoci immediatamente prima
Oltre a quelli che parcheggiano sulle strisce abbiamo quelli che parcheggiano proprio prima delle strisce, per esempio accanto alle bancarelle... embe' il furgone lo dovranno pure parcheggiare, che dite?
Beh, teoricamente un bel furgone che ti protegge fino a meta' carreggiata non dovrebbe neanche essere un problema, pero' poi l'automobilista che non si fermava se ti vedeva a 50 metri, figurati se si ferma quando ti vede a 3 metri... quindi e' ancora un baccajo continuo, lancio di improperi etc. etc.
5) I mezzi a motore vogliono la precedenza
Non ci sono cazzi, l'automobilista/motociclista/scooterista/ciclista/pattinatore romano, continua a pretendere di passare prima del pedone.
Con la scusa che il pedone non si deve proprio buttare giu' dal marciapiedi, a rallentare prima di un passaggio pedonale non ci pensa nemmeno. Tutti a tutta birra e... oh scusami non ti avevo visto, non ti preoccupare se ricapita l'anno prossimo mi fermo. Salutami a soreda.
Su questo debbo dire che sono concordi anche un bel po' di autisti dell'ATAC, che siccome fanno servizio pubblico pensano di essere come ambulanze, e avere sempre la precedenza.
6) Pedoni dispersi sul manto stradale
Anche i pedoni le loro porcate le fanno... una bella percentuale "tira dritto" senza badare a quisquilie come i passaggi pedonali, e una quantita' non indifferente non si fa impressionare nemmeno dal semaforo verde (per le macchine).
Solita anarchia romana.
7) Radio e podcast
Camminando si puo' sentire la radio, la musica e tante cose che in bici altrimenti non mi fido. Non ho attivato la lettura vocale dei file sul telefonino, ma e' pieno di interessantissimi podcast che nonaspettano altro che qualche bella passeggiata per essere ascoltati.
8) Pulizia
Dove ci sono quelli che si vogliono integrare i marcipiedi sono puliti e brillanti. Come ci allontana dalle zone commerciali e altolocate ritorna il tipico marciapiedi AMA... insomma, che ve lo dico a fa'? Avete visto ultimamente mezzi o personale dell'AMA intenti alla spazzatura? Io francamente mai in questa settimana in fanteria.
Fino a 2 km conviene
Malgrado gli inconvenienti, andare a piedi risulta competitivo rispetto alla bici fino a distanze di circa 2 km.
Dopodiche' dipende dal tipo di passo che tieni tra bici e piedi, sopra i 4 km la bici conviene enormemente.
Ovviamente la bici impone tempi morti (slegala, metti il casco, fissa la borsa, legala, metti i pantaloni impermeabili, attento ai guanti) che tra i due e i quattro km risultano determinanti.
A piedi ci sono ovviamente anche minori problemi di abbigliamento, bastano scarpe adatte.
Ovviamente Roma non e' una citta' da affrontare strategicamente a piedi, le distanze sono "enormi".
Pero' le famose due/tre/quattro fermate dell/autobus potrebbero venire sostituite con belle passeggiate a tutto vantaggio del fisico, che comunque si muove senza sforzare nulla, e degli altri utenti del bus.
Peccato che i marciapiedi siano cosi' messi male, e che alla fine si rischi la pelle ogni volta che si attraversi.
1) I marciapiedi sono peggio delle strade
Se vi sentite oltraggiati dallo stato di manutenzione della viabilita' e' perche' non avete percorso lunghi tratti di marciapiede. Non solo generalmente i percorsi sono frammentanti e discontinui, ma sono piedi di buche, trappole, trincee, terre varie, pietre sconnesse etc... Insomma, ci mancano solo le pietre d'inciampo, ma adesso ne mettono un bel po' di nuove!
2) Strisce Ectoplasmopedonali
Anche se a macchia di leopardo qualche miglioramento si vede, troppi passaggi pedonali sono solo il fantasma di quello che erano una volta.
E questo accade anche in passaggi critici, ovvero su strade ampie e veloci. Talvolta c'e' da far venire i brividi, e in qualche caso neanche si possono rimproverare gli automobilisti piu' di tanto (poi li rimproveriamo, non vi preoccupate).
Mi chiedo se gli uffici comunali responsabili abbiano effettivamente un cruscotto per tenere sotto controllo il degrado dei passaggi pedonali
3) Parcheggiamoci sopra
Il vezzo di mollare l'auto sul passaggio pedonale, spesso anche bloccando gli scivoli per handicappati, non accenna a diminuire.
Statisticamente almeno un terzo dei passaggi pedonali e' parcheggiato in parte, talvolta sono occupati per tutta la loro ampiezza, in modo tale da non essere utilizzabili.
Ma insomma, vogliamo fare qualche cosa?
4) Parcheggiamoci immediatamente prima
Oltre a quelli che parcheggiano sulle strisce abbiamo quelli che parcheggiano proprio prima delle strisce, per esempio accanto alle bancarelle... embe' il furgone lo dovranno pure parcheggiare, che dite?
Beh, teoricamente un bel furgone che ti protegge fino a meta' carreggiata non dovrebbe neanche essere un problema, pero' poi l'automobilista che non si fermava se ti vedeva a 50 metri, figurati se si ferma quando ti vede a 3 metri... quindi e' ancora un baccajo continuo, lancio di improperi etc. etc.
5) I mezzi a motore vogliono la precedenza
Non ci sono cazzi, l'automobilista/motociclista/scooterista/ciclista/pattinatore romano, continua a pretendere di passare prima del pedone.
Con la scusa che il pedone non si deve proprio buttare giu' dal marciapiedi, a rallentare prima di un passaggio pedonale non ci pensa nemmeno. Tutti a tutta birra e... oh scusami non ti avevo visto, non ti preoccupare se ricapita l'anno prossimo mi fermo. Salutami a soreda.
Su questo debbo dire che sono concordi anche un bel po' di autisti dell'ATAC, che siccome fanno servizio pubblico pensano di essere come ambulanze, e avere sempre la precedenza.
6) Pedoni dispersi sul manto stradale
Anche i pedoni le loro porcate le fanno... una bella percentuale "tira dritto" senza badare a quisquilie come i passaggi pedonali, e una quantita' non indifferente non si fa impressionare nemmeno dal semaforo verde (per le macchine).
Solita anarchia romana.
7) Radio e podcast
Camminando si puo' sentire la radio, la musica e tante cose che in bici altrimenti non mi fido. Non ho attivato la lettura vocale dei file sul telefonino, ma e' pieno di interessantissimi podcast che nonaspettano altro che qualche bella passeggiata per essere ascoltati.
8) Pulizia
Dove ci sono quelli che si vogliono integrare i marcipiedi sono puliti e brillanti. Come ci allontana dalle zone commerciali e altolocate ritorna il tipico marciapiedi AMA... insomma, che ve lo dico a fa'? Avete visto ultimamente mezzi o personale dell'AMA intenti alla spazzatura? Io francamente mai in questa settimana in fanteria.
Fino a 2 km conviene
Malgrado gli inconvenienti, andare a piedi risulta competitivo rispetto alla bici fino a distanze di circa 2 km.
Dopodiche' dipende dal tipo di passo che tieni tra bici e piedi, sopra i 4 km la bici conviene enormemente.
Ovviamente la bici impone tempi morti (slegala, metti il casco, fissa la borsa, legala, metti i pantaloni impermeabili, attento ai guanti) che tra i due e i quattro km risultano determinanti.
A piedi ci sono ovviamente anche minori problemi di abbigliamento, bastano scarpe adatte.
Ovviamente Roma non e' una citta' da affrontare strategicamente a piedi, le distanze sono "enormi".
Pero' le famose due/tre/quattro fermate dell/autobus potrebbero venire sostituite con belle passeggiate a tutto vantaggio del fisico, che comunque si muove senza sforzare nulla, e degli altri utenti del bus.
Peccato che i marciapiedi siano cosi' messi male, e che alla fine si rischi la pelle ogni volta che si attraversi.
sabato 12 gennaio 2019
Quando ti avanzano 900 vigili...
Negli aspri scambi di tweet tra il nostro sindaco e il nostro supeministro dell'Interno, intendo quelli che ci sono stati dopo l'agguato alla Magliana, ho scoperto che Roma si appresta ad avere ben 900 vigili nuovi di pacca. Ohibo'.
Sono tanti? sono comunque pochi? Ah... saperlo! In ogni caso sono un bel po' di piu' di quelli che attualmente presidiano le nostre strade, e speriamo che qualcosa facciano.
Infatti una delle regioni per le quali le nostre strade sono cosi' selvagge e' la rinuncia da parte della polizia di Roma Capitale di intervenire contro i comportamenti pericolosi, illeciti o fastidiosi, adottati dalla parte peggiore delle persone che frequentano Roma.
Parlo di comportamenti pratici che danno vantaggi immediati a chi li pratica, per esempio:
- non dare la precedenza ai pedoni che attraversano o fargli il pelo per mettere loro paura;
- lasciare l'auto sulle strisce pedonali, anche solo per 10 minuti;
- lasciare l'auto in sosta in doppia fila per commissione breve o semplice diritto del prepotente;
- accelerare senza ritegno tra un ingorgo e l'altro (Mad SUV Syndrome) per sfogare la propria rabbia;
- tenere velocita' da gran premio sulle strade urbane;
- parcheggiare ai passi carrabili;
- lasciare la macchina in sosta sui marciapiedi / piste ciclabili / bikelanes / sosta scarico merci / parcheggi motorini.
Oltre a questi vi sono un sacco di altri soggetti che tengono comportamenti deprecabili a prescindere dall'auto, ovvero:
- saltatori di tornelli della metro;
- parcheggiatori abusivi di strisce blu (quelli che non offrono nessun servizio ma ricattano e basta);
- buttatori di monnezza dove e quando non si deve;
- abbandonatori di rifiuti ingombranti per strada e 'sti cazzi;
- svuotacantine a tradimento, ovvero che si tengono quello che gli interessa e poi buttano la roba svuotata per strada e 'sti cazzi anche loro;
- campeggiatori abusivi nelle aree pubbliche, in particolare quelli che vivono commerciando monnezza, si tengono quello che gli interessa e poi buttano la roba svuotata per strada e 'sti cazzi anche loro;
- movidari molesti
Insomma, tutti questi comportamenti hanno reso la nostra citta' piu' simile ad un citta' indiana, almeno da quello che si vede nelle foto, che danese, svedese o olandese.
Beh... io spero che con 900 vigili in piu' da pagare (a nostre spese) la citta' un pochino migliori.
Infatti non possiamo pensare di migliorare questo sterminato bordello che e' diventata Roma se non si ricomincia a stabilire un po' di ordine.
Salvini (e Bonafede, perche' se dopo averli arrestati li rimetti subito fuori allora non serve a niente) si occupi dei criminali, Virginia occupati degli incivili.
Pero' Virginia, comincia una buona volta. Adesso hai 900 soldati in piu', non fare che ne togli altrettanti dalla strada per metterli in ufficio. E' sulla strada che vinci (o perdi) la battaglia della civilta', non negli uffici.
Sono tanti? sono comunque pochi? Ah... saperlo! In ogni caso sono un bel po' di piu' di quelli che attualmente presidiano le nostre strade, e speriamo che qualcosa facciano.
Infatti una delle regioni per le quali le nostre strade sono cosi' selvagge e' la rinuncia da parte della polizia di Roma Capitale di intervenire contro i comportamenti pericolosi, illeciti o fastidiosi, adottati dalla parte peggiore delle persone che frequentano Roma.
Parlo di comportamenti pratici che danno vantaggi immediati a chi li pratica, per esempio:
- non dare la precedenza ai pedoni che attraversano o fargli il pelo per mettere loro paura;
- lasciare l'auto sulle strisce pedonali, anche solo per 10 minuti;
- lasciare l'auto in sosta in doppia fila per commissione breve o semplice diritto del prepotente;
- accelerare senza ritegno tra un ingorgo e l'altro (Mad SUV Syndrome) per sfogare la propria rabbia;
- tenere velocita' da gran premio sulle strade urbane;
- parcheggiare ai passi carrabili;
- lasciare la macchina in sosta sui marciapiedi / piste ciclabili / bikelanes / sosta scarico merci / parcheggi motorini.
Oltre a questi vi sono un sacco di altri soggetti che tengono comportamenti deprecabili a prescindere dall'auto, ovvero:
- saltatori di tornelli della metro;
- parcheggiatori abusivi di strisce blu (quelli che non offrono nessun servizio ma ricattano e basta);
- buttatori di monnezza dove e quando non si deve;
- abbandonatori di rifiuti ingombranti per strada e 'sti cazzi;
- svuotacantine a tradimento, ovvero che si tengono quello che gli interessa e poi buttano la roba svuotata per strada e 'sti cazzi anche loro;
- campeggiatori abusivi nelle aree pubbliche, in particolare quelli che vivono commerciando monnezza, si tengono quello che gli interessa e poi buttano la roba svuotata per strada e 'sti cazzi anche loro;
- movidari molesti
Insomma, tutti questi comportamenti hanno reso la nostra citta' piu' simile ad un citta' indiana, almeno da quello che si vede nelle foto, che danese, svedese o olandese.
Beh... io spero che con 900 vigili in piu' da pagare (a nostre spese) la citta' un pochino migliori.
Infatti non possiamo pensare di migliorare questo sterminato bordello che e' diventata Roma se non si ricomincia a stabilire un po' di ordine.
Salvini (e Bonafede, perche' se dopo averli arrestati li rimetti subito fuori allora non serve a niente) si occupi dei criminali, Virginia occupati degli incivili.
Pero' Virginia, comincia una buona volta. Adesso hai 900 soldati in piu', non fare che ne togli altrettanti dalla strada per metterli in ufficio. E' sulla strada che vinci (o perdi) la battaglia della civilta', non negli uffici.
martedì 8 gennaio 2019
Non basta aver ragione
Come diceva Andreotti... non basta aver ragione, bisogna anche trovare chi te la da. Ed e' un discorso che e' particolarmente vero per l'ambiente Romano, dove la ragione non si nega a nessuno, anche a chi ha tprto marcio, ma poi alla fine conta chi fa come dice lui a prescindere.
Di ragioni negate ce ne sono a bizzeffe... ne volevo solevo raccontare una, perche' particolarmente incarognita. A settembre stavo andando a trovare mamma a Nettuno, facendo in bici la litoranea da OStia. Arrivando ad Anzio mia sorella mi telefona e mi fa: "Vai a provare le nuove piste che il Comune ha fatto ad Anzio".
In effetti, superata la stazione del treno, sono stati adibiti a pista ciclabile i marciapiedi di Viale Mencacci. Piste alla anziate, ovvero quasi impossibili da percorrere sopra i 10 km/h a causa dei profondi avvallamenti ad ogni passo carrabile o strada, ma nondimeno piste, con il loro bel cartello.
Arrivato quasi in fondo trovo una macchina parcheggiata senza scampo. Nel senso proprio di traverso su di un passo carrabile, ad ostruire qualunque passaggio, con accanto un tizio che stava caricando sul portapacchi una sedia.
La macchina aveva il muso a filo del passo carrabile, non entrava neanche di un centimetro, ma la coda non allineata con le altre auto, quindi muovendola un metro avanti o un metro indietro si sarebbe potuto tranquillamente liberare un metro di passaggio, tranquillo e sufficiente. Invece cosi' mi sono proprio dovuto fermare perche' non ci si passava.
Ovviamente non la faccio passare, pero' in tono tranquillo, e dico: "Guardi che se la sposta un pochino avanti o un pochino indietro ci si puo' passare lo stesso".
Avrebbe potuto scusarsi, dire "non ci ho fatto caso", oppure "Un attimo finisco di legare la sedia e la sposto" insomma una qualsiasi di quelle cose che ti danno la ragione dei fessi ma che evitano ulteriori discussioni.
Invece con uno sguardo d'odio mi dice "Tu con la bicicletta non ci puoi andare sul marciapiedi". Marciapiedi che in quel pnto e' stato appena rifatto (tre mesi?) bicolore con il segno della pista (vedi foto).
Io tranquillo rispondo "Ma no guardi che questa e' una pista ciclabile, fatta dal Comune di Anzio". Vede c'e' pure il cartello" e indico il cartello con la biciclettina disegnata.
Non c'e' verso. Quello mi guarda un'altra volta e ripete "Sul marciapiedi con la bicicletta non ci si puo' andare". A quel punto ho cominciato a valutare le opzioni. Visto che ero sceso e cominciavo ad incazzarmi ho pensato di mettergli le mani addosso e di trascinarlo fino al cartello, ammesso, ovviamente, che non avesse vinto lui.
Poi ho pensato a chiamare i vigili urbani, ma avevo il telefonino scarico...
Poi pero' ho pensato alla sorella che mi aspettava per il bagno (gia' sollecitato) e quindi gli ho semplicemente ricordato che era una testa di cazzo e ho continuato, pensando che avevo appena superato un olandese che stava arrivando con un triciclo tutto peace and flowers... non mi sono fermato a vedere la scena, ma magari l'amante dei fiori sara' riuscito dove io ho fallito...
Il 2019 e' cominciato con una scena alquanto simile, anche se non ciclistica quindi non staro' qui a ripetervela, pero' credo che tutti abbiamo le nostre storie di autisti che ti dicono che tu puoi circolare solo sulle piste ciclabili, o gente che lascia la macchina in seconda fila alla grande o parcheggia tranquilla sui passaggi pedonali.
Due considerazioni:
La prima e' che si rinuncia alla violenza privata a favore della forza pubblica, ma poi questa forza pubblica si deve manifestare, ci deve essere. Non credo che Roma potra' mai migliorare fino a quando i vigili urbani non si faranno un punto di principio di difendere praticamente chi ha ragione.
La seconda, piu' ampia, riguarda il decreto sulla legittima difesa.
Salvini e' sotto attacco perche' sta cercando di stabilire che chi si difende ha ragione e non deve poi andare sotto processo se nel difendersi ha ferito o peggio un delinquente.
Mi sembra il minimo, ma io credo che l'Italia abbia bisogno di un altro concetto, quello di legittima reazione. Ovvero la protezione rispetto agli atti, almeno di quelli fatti a caldo, per proteggere un proprio diritto, tipicamente nel corso di un litigio stradale.
Se quel giorno avessi veramente acchiappato il tizio e portatolo con la forza a vedere il cartello della pista, qualcuno mi avrebbe dato un premio? No, mi sarei beccato una denuncia per rissa, violenza privata, lesioni e chissa' che altro.
Non c'e' stata rissa, ma il delinquente l'ha avuta vinta lui.
Viva l'Italia
Di ragioni negate ce ne sono a bizzeffe... ne volevo solevo raccontare una, perche' particolarmente incarognita. A settembre stavo andando a trovare mamma a Nettuno, facendo in bici la litoranea da OStia. Arrivando ad Anzio mia sorella mi telefona e mi fa: "Vai a provare le nuove piste che il Comune ha fatto ad Anzio".
In effetti, superata la stazione del treno, sono stati adibiti a pista ciclabile i marciapiedi di Viale Mencacci. Piste alla anziate, ovvero quasi impossibili da percorrere sopra i 10 km/h a causa dei profondi avvallamenti ad ogni passo carrabile o strada, ma nondimeno piste, con il loro bel cartello.
Arrivato quasi in fondo trovo una macchina parcheggiata senza scampo. Nel senso proprio di traverso su di un passo carrabile, ad ostruire qualunque passaggio, con accanto un tizio che stava caricando sul portapacchi una sedia.
La macchina aveva il muso a filo del passo carrabile, non entrava neanche di un centimetro, ma la coda non allineata con le altre auto, quindi muovendola un metro avanti o un metro indietro si sarebbe potuto tranquillamente liberare un metro di passaggio, tranquillo e sufficiente. Invece cosi' mi sono proprio dovuto fermare perche' non ci si passava.
Ovviamente non la faccio passare, pero' in tono tranquillo, e dico: "Guardi che se la sposta un pochino avanti o un pochino indietro ci si puo' passare lo stesso".
Avrebbe potuto scusarsi, dire "non ci ho fatto caso", oppure "Un attimo finisco di legare la sedia e la sposto" insomma una qualsiasi di quelle cose che ti danno la ragione dei fessi ma che evitano ulteriori discussioni.
Invece con uno sguardo d'odio mi dice "Tu con la bicicletta non ci puoi andare sul marciapiedi". Marciapiedi che in quel pnto e' stato appena rifatto (tre mesi?) bicolore con il segno della pista (vedi foto).
Io tranquillo rispondo "Ma no guardi che questa e' una pista ciclabile, fatta dal Comune di Anzio". Vede c'e' pure il cartello" e indico il cartello con la biciclettina disegnata.
Non c'e' verso. Quello mi guarda un'altra volta e ripete "Sul marciapiedi con la bicicletta non ci si puo' andare". A quel punto ho cominciato a valutare le opzioni. Visto che ero sceso e cominciavo ad incazzarmi ho pensato di mettergli le mani addosso e di trascinarlo fino al cartello, ammesso, ovviamente, che non avesse vinto lui.
Poi ho pensato a chiamare i vigili urbani, ma avevo il telefonino scarico...
Poi pero' ho pensato alla sorella che mi aspettava per il bagno (gia' sollecitato) e quindi gli ho semplicemente ricordato che era una testa di cazzo e ho continuato, pensando che avevo appena superato un olandese che stava arrivando con un triciclo tutto peace and flowers... non mi sono fermato a vedere la scena, ma magari l'amante dei fiori sara' riuscito dove io ho fallito...
Il 2019 e' cominciato con una scena alquanto simile, anche se non ciclistica quindi non staro' qui a ripetervela, pero' credo che tutti abbiamo le nostre storie di autisti che ti dicono che tu puoi circolare solo sulle piste ciclabili, o gente che lascia la macchina in seconda fila alla grande o parcheggia tranquilla sui passaggi pedonali.
Due considerazioni:
La prima e' che si rinuncia alla violenza privata a favore della forza pubblica, ma poi questa forza pubblica si deve manifestare, ci deve essere. Non credo che Roma potra' mai migliorare fino a quando i vigili urbani non si faranno un punto di principio di difendere praticamente chi ha ragione.
La seconda, piu' ampia, riguarda il decreto sulla legittima difesa.
Salvini e' sotto attacco perche' sta cercando di stabilire che chi si difende ha ragione e non deve poi andare sotto processo se nel difendersi ha ferito o peggio un delinquente.
Mi sembra il minimo, ma io credo che l'Italia abbia bisogno di un altro concetto, quello di legittima reazione. Ovvero la protezione rispetto agli atti, almeno di quelli fatti a caldo, per proteggere un proprio diritto, tipicamente nel corso di un litigio stradale.
Se quel giorno avessi veramente acchiappato il tizio e portatolo con la forza a vedere il cartello della pista, qualcuno mi avrebbe dato un premio? No, mi sarei beccato una denuncia per rissa, violenza privata, lesioni e chissa' che altro.
Non c'e' stata rissa, ma il delinquente l'ha avuta vinta lui.
Viva l'Italia