domenica 27 ottobre 2024

Adesso un'autunno sul bus

I medici hanno   tenuto in serbo l'ultima verità per la visita finale...  bello bello, tutto bene, che bel callo osseo, ottima escursione dell'articolazione! Ah sì,dimenticavo.  per riprendere la bicicletta bisogna aspettare i sei mesi dall'operazione, (e quindi arrivare alle soglie delle vacanze natalizie, ciao autunno!)

Nel frattempo, almeno fino a quando non arrivo ai 4 km di autonomia a piedi, sono nelle mani dell'ATAC.

In effetti mi appresto ad acquistare l'abbonamento interarete di novembre e poi sarà la volta di dicembre. 

Va bene... insomma. 

L'esperienza dell'ATAC continua a non essere delle migliori, anzi , sono proprio contento di poter tornare ad usare la bicicletta nel 2025 (🤟🤟🤟). 

Ho avuto la conferma che girare con i mezzi pubblici a Roma si può fare se non hai veri impegni. 

Orari flessibili, smartworking (in caso di sciopero) etc. Ma non puoi contare su tempi di percorrenza affidabili, in particolare nel pomeriggio, quando all'aumento del traffico si sommano -evidentemente- altri fattori impossibili da quantificare. 

Le linee periferiche sono poi veramente un problema. Quando è prevista una corsa ogni 25 minuti non puoi permetterti di saltarla senza avvisare, nemmeno un cenno sulle APP.

Ma ecco un piccolo glossario derivato dall'esperienza:

APP: in teoria servono ad evitare ansie e a decidere cosa fare, in pratica nessuna è perfetta. Non pretendo che siano gratuite, ma deve essere chiaro se e quando prendono i dati reali delle corse e quando si limitano a riportare gli orari previsti per le partenze. Su questo il Comune dovrebbe essere inflessibile, i dati dei mezzi in open source in tempo reale. Aspettare senza sapere è ciò che ti fa prendere la macchina, anche perchè  Waze ti dice sempre quando arriverai e che traffico hai davanti. perchè non lo si può fare anche col bus?

Autisti: molta varietà di stili di guida, dall'aggressivo F1 al dormiglione al telefono. In particolare per quest'ultimo mi auguro che il giorno che ne abbia bisogno  l'ambulanza arrivi con venti minuti di ritardo e l'autista guidi piano piano mentre chiacchiera al telefono con un amico, magari rallentando prima dei semafori per aspettare il rosso... 

Ciclisti: troppi ciclisti tra le palle degli autobus. Non scherzo. Quando andavo in bici stavo molto attento a non ostacolare i mezzi pubblici, in particolare quando utilizzavo una corsia preferenziale. Invece tanti ciclisti che usano a cavolo ciclabili e preferenziali come se ci fossero solo loro in strada.L'Oscar ad un tizio che zigzagava in mezzo alla preferenziale di Via Piave a dieci all'ora... Il bus viaggiava tra i quaranta e i cinquanta e mi sono venuti pensieri irriferibili...   

Figuri: i mezzi pubblici sono frequentati da inquietanti figuri, persone che incutono più di un pensiero. Nella mia nuova veste di anziano seminvalido, che nemmeno sulla fuga può contare, ritengo che dovrebbe essere presa particolare cura nel bonificare mezzi, stazioni e fermate da queste persone. Invece, come leggiamo nella cronaca, pure quando si pigliano i borseggiatori per l'ennesima volta li rimettono a spasso. Poi ci si lamenta che la gente prende la macchina...

Liceali:che aspettano il bus, che lo riempiono, che dicono le stupidaggini adolescenziali che dicevamo tutti alla loro età. Se prendessero la bicicletta sarebbero in grado non solo di conquistare il mondo ma anche di evitare il sovraffollamento mattutino... Non sarà anche per questo, per non far perdere questa clientela ad ATAC,  che a Roma non si vogliono fare le ciclabili?

Passeggeri: il servizio non va bene, ma i pax ci mettono molto del loro per non farlo migliorare. Tipicamente le operazioni di salita e discesa sono confusionarie e lente. L'abitudine più odiosa è quella di fermarsi alla porta  appena saliti e dimettersi a leggere il telefonino davanti, così che gli altri rallentano la salita o proprio non possono salire. Il colmo l'ha toccato un gruppo di una dozzina di universitari che è salito solo per tre quarti, (pur essendoci posto sull'autobus) perchè quelli saliti si mettevano a chiacchierare sull'entrata e non andavano verso i posti liberi. Alla fine gli ultimi quattro sono rimasti a terra, ma cmq ci abbiamo perso -tutti- almeno tre minuti. Alla fine non ho potuto fare a meno di chiedere "che cazzo di facoltà frequentavano per comportarsi in quel modo". Certo se quello è il futuro della classe dirigente italiana   tanto vale regalarla agli immigrati. 

Piazza dei Cinquecento: puoi fare tutto il restyling che vuoi, ma se lasci parte della piazza come bivacco e latrina sono soldi buttati. Facciamo una bella replica della piazza in qualche luogo e con una struttura di contenimento homeless vigilati e rifocillati, ma soprattutto fuori dalle balle.

Scioperi dei mezzi pubblici una forma odiosa di protesta che colpisce i più deboli, quelli che lavorano in periferia o oltre il Raccordo,  costretti a prendere i mezzi per lavorare in presenza, spesso per lavori poco qualificati. Oltretutto farli una volta al mese è una tragica presa in giro. 

Tram: boh, non si sono visti. Da veterano della Prenestina li detesto per la loro lentezza e rumorosità, oltre che per la vulnerabilità alle ostruzioni della linea. Vanno bene in altri paesi dove in caso d'incidente anche il pedone ha torto...



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