domenica 5 settembre 2010

Scusa Sindaco, ma per me sbagli: non fiori, ma autovelox.

In due giorni, due orribili incidenti hanno funestato la capitale. Ancora più brutti perché hanno coinvolto giovani sotto i venti anni. Prima tre morti vicino a Frascati, poi 4 ustionati a Roma, a Viale Egeo. Salvi perché qualcuno di polso, una pattuglia di Carabinieri di passaggio, li ha estratti dal rottame che cominciava a rendere fuoco.

Nel primo caso i funerali si terranno a spese del Campidoglio e vi parteciperà il Sindaco. Un modo per la città di stare vicino alle famiglie, cui vanno le mie più sentite condoglianze.

Però l’aspetto umano delle due vicende non deve far perdere di vista la cosa principale: in entrambi i casi si è trattao di guidatori che hanno perso il controllo del mezzo ad alta velocità, altrimenti le conseguenze non sarebbero state così tragiche.

Nella sfortuna, è stata una fortuna che nessun altro sia stato coinvolto negli incidenti. Avrebbe potuto facilmente essere un pedone, un ciclista, un’altra auto. E allora perché il Sindaco organizza i funerali con soldi pubblici e presenzia ai funerali? Non sarebbe stato meglio destinare quei soldi ad interventi di sicurezza stradale, per esempio un altro autovelox sulle strade percorse dalle due auto?

Sì perché la cruda verità è questa: se mettiamo più punti di controllo della velocità, potremmo esserne infastiditi, ma tutti rispetteremmo i limiti, e tragedie come queste sarebbero molto meno frequenti.

3 commenti:

BICICAPITALE ha detto...

come hai maledettamente ragione!!!!!!

nokia1 ha detto...

Sono d'accordo, servono autovelox e pattuglie in moto che fermino sul momento chi infrange il codice della strada ( vedi Londra )

Lug il Marziano ha detto...

Non ho dubbi: strade molto più controllate portano meno incidenti, specialmente tra i giovani.

Infatti temono molto più la multa dell'incidente. Tutti i giovani si ritengono (ci ritenevamo) immortali... fino a prova contraria.

In questo caso, se sono esclusi alcool e droga, la paura della multa avrebbe potuto fare la differenza