mercoledì 10 giugno 2020

Non fiori ma Autovelox

Purtroppo la cronaca fa registrare un altro investimento sulle strisce pedonali, un adolescente di quattordici anni appena uscito dalla pizza con gli amici.

Secondo quanto riportato dalle cronache, l'investitore è di poco più anziano. Si dice che andasse ad alta velocità e soprattutto che sia risultato positivo all'antidoping, che sarebbe guidava drogato. Ovviamente queste notizie sono con beneficio d'inventario, fino a conferma.

Bene, che si può fare perchè ciò non si ripeta? Sbattere in galera l'investitore per vari anni (=omicido stradale) tiene lontano un individuo pericoloso dalla strada, ma rischia di restituirtelo sbandato e/o criminale. Per carità ci sta tutta, ma l'ideale sarebbe prevenire e non seppellire e punire.

Insomma, in realtà la risposta è semplice, disponibile immediata.

Non fiori ma Autovelox.

Mettiamone a profusione, anche segnalati, e la gente rallenterà. Di più, si abituerà a rispettare i limiti. E se si abitua ad "andare piano" queste tragedie saranno molto meno frequenti. 

Non fiori. Autovelox.

Ripetete con me.

#nonfiorimaautovelox

giovedì 4 giugno 2020

AUTOCALYPSE NOW!

Sono stato facile profeta quando ho descritto la fase 2 (e forse la 3) a Roma come un lungo e ininterrotto periodo di sciopero dell'ATAC.

Infatti un po' il il timore che venga meno il distanziamento sociale su mezzo pubblico,  un po' la paura che la scarsa capienza dei mezzi pubblici renda di fatto inaffidabile il viaggio (detta anche paura di rimanere a terra) il mezzo individuale di trasporto è ritornato in auge. Quindi automobili & scooter hanno ripreso il loro ruolo apicale nella catena alimentare degli spostamenti romani.

Fino ad adesso il collasso è stato evitato dal ricorso allo Smart Working per un notevole numero di aziende e  organismi della pubblica amministrazione. Ma anche lo smart working sta dirigendosi verso un assetto meno emergenziale... cominciano a girare le circolari per organizzare una presenza in ufficio e quindi, a poco a poco, le strade torneranno a riempirsi di impiegati diretti al luogo di lavoro.

Già dai primi giorni della fase 2 la riapertura agli spostamenti in automobile ha mostrato una situazione piuttosto rischiosa per gli utenti della strada non corazzati. 

Attraversare sulle strisce pedonali è diventato nettamente pericoloso, perché gli automobilisti si sono abituati ormai alle strade vuote. 

Molti, nei due mesi  di lockdown,  hanno addirittura perso l'allenamento a guidare la macchina, e i primi giorni di ripresa degli spostamenti abbiamo assistito a comportamenti veramente peculiari.

Ora l'amministrazione comunale ci ha promesso 150 km di piste ciclabili per proteggerci dal traffico. Tanti ciclisti hanno esultato perché non avevano capito cosa l'amministrazione stesse promettendo agli automobilisti. Agli automobilisti ha di fatto promesso l'intera città, tolti forse quei famosi 150 km.

AUTOCALYPSE NOW!

Il COVID,  dopo aver cancellato definitivamente la raccolta differenziata, adesso da riproponendo tante cattive abitudini dei romani in particolare il parcheggio ovunque,

Anche il parcheggio e' un serio problema, il più serio dopo la mancanza di benzina. Sappiamo benissimo che l'automobile serve solo se poi la puoi da parcheggiare da qualche parte.  

Altrettanto bene sappiamo che a Roma i parcheggi sono quelli che sono, specialmente al centro. Tra l'altro se venissero fatti rispettare i divieti di sosta esistenti  ben pochi accederebbero alla ZTL, perché non potrebbero fermarsi. 

Invece  adesso evidentemente l'ordine di scuderia è sorvolare su tutto, e in particolare sul parcheggio selvaggio.

Parcheggio selvaggio che sta accadendo anche in semiperiferia. Tanto è vero che i marciapiedi utili sono pieni di automobili messe praticamente in qualunque posizione. 

Ma quale scenari ci si parano davanti? 

Considerato che questa fase durerà fino a tutto agosto ho paura di un crescendo che riconsegnerà la città al suo passato peggiore. Non solo, ma ripresa l'abitudine alla macchina buttata dove capita sarà molto difficile tornare verso aspetti più civili (e  allo stesso modo più efficienti? e quindi di fatto ritorneremo al Tardo Prerutelliano. Con qualche km in più di piste ciclabili ma con la città saldamente  in mano agli automobilisti.

La mobilità amara di autocalypse now.