domenica 24 ottobre 2010

Il Marziano prova Villo!, il bikesharing di Brussels


Alla fine non ho resistito e ho provato il Villo!, ovvero il bikesharing di Brussels. Che è un bikesharing coi cavoletti e controcavoletti di Brussels, anche se qualche piccola magagna l’ho scoperta immediatamente.

Le immagini sono di repertorio, ovvero non ho potuto scaricare le mie dal cellulare, e quindi mi servo nella rete.

Innazitutto il Villo! Ha tre abbonamenti: annuale (30€), Settimanale (7€) e giornaliero (1.5€). Già capite come sia flessibile. Io l’ho fatto per 1 giorno, costa meno che girare in bus.

Il biglietto si deve fare ai totem che stanno accanto alle stazioni. Anche per quello da 1.5 euro è necessario avere la carta di credito, infatti se ti freghi la bici o non la restituisci ti vengono addebitati 150€. Il che costituisce un buon deterrente.

Il miglior deterrente contro il furto è però la bici stessa. Più che un cancello è una porta corazzata. Pesantissima, ruota 26 da guerra, freni a nastro, è quanto di meno attraente per un ladro. Cammina, certo, e anche benino nelle distanze corte, ma ho dei seri dubbi che potrebbe essere utilizzabile a Roma, per via della difficoltà a farla camminare in salita.

Un’altra buffa peculiarità è che il cambio (a 7 marce) è al contrario dei nostri, ovvero le marce più potenti si ottengono ruotando la manopola verso l’avanti, quelle più veloci ruotando la manopola verso l’indietro.

Comunque sia ho preso tre bici nella mattinata, e tutte andavano bene.

La prima mezz’ora è gratuita e quindi, per pedalare l’intera mattinata ho fatto come consigliava la guida: ho cambiato la bicicletta ogni mezz’ora.

Tutto a posto, costa meno del bus, poi Brussels è una città “piccina”, quindi le distanze sono assolutamente umane.

Ma non tutto è perfetto: con il Villo! sono andato a trovare un amico che mi ha invitato a pranzo con la bici.

La casa era vicino ad una stazione della metropolitana, e così ero sicuro di trovare una stazione anche lì.

Invece nulla, e mi hanno confermato che le stazioni in periferia sono pochissime, e non come a Parigi.

Evabbe’, nessuno è perfetto, ma magari avere a Roma un bikesharing così!

2 commenti:

Mammifero Bipede ha detto...

Il nostro "baicsciaring" risponde perfettamente agli slogan che lo pubblicizzano: "Prendimi in giro" (frase che dovrebbe pronunciare ogni utente ad alta voce al momento dell'iscrizione al servizio) e "scappa con me" (frase che le bici rivolgono ai ladri, venendo molto spesso accontentate).

Lug il Marziano ha detto...

Questo invece pare funzioni, anche se in effetti la massima densità di bici è dove c'è la massima densità di fermate metro, tram e bus.

Non dico che sia sottoutilizzato, ma secondo me, viste le dimensioni brussellesi, starebbe meglio in periferia.