lunedì 9 luglio 2012

Un altro affondato

Mi è stato riportato che hanno rubato la bici ad un collega.

La bici era parcheggiata alla stazione Laurentina, fermata con due catene, la usava tra l'abitazione e la stazione.

Non era proprio una bici da palo, ma abbastanza buona. La perdita non è drammatica, ma comunque fastidiosa, anche perchè una volta che te ne hanno rubata una, ci pensi bene a fartene un'altra buona.

Come già avevo detto, il furto rimane uno dei problemi seri della ciclabilità romana. Non serio come un incidente, ovviamente, però molto serio, perchè di fatto limita l'uso della bicicletta.

Coe facciamo per reagire? sempre più mi dico che accanto a salvaiciclisti dovremmo fare anche un'iniziativa salvalebiciclette, proprio per porre un freno all'impunità dei ladri.

Volevo anche rispondere ad un commento che ho avuto su di un post recente sull'argomento. Il commenti viene da Nur, e dice:

Concordo su tutto, tranne che su quel "gli stranieri". E' così scontato che chi ruba non sia italiano? Purtroppo ancora nel 2012 bisogna leggere di queste cose...

Carissimo Nur, io lavoro spesso all'estero, e quindi lavoro bene con colleghi stranieri, e sono spesso straniero. Il guaio è che alcuni stranieri vengono in Italia per delinquere, perchè tutto sommato siamo un paese ricco e le nostre punizioni sono leggere. 


Dovremmo fare un sistema che scoraggia concretamente questi comportamenti. 


Io sono sempre dell'opinione che lo straniero che viene qui apposta per delinquere debba ricevere un'aggravante della pena, e subito dopo averla scontata essere espulso.


Soprattutto, se arrestato in flagranza, espulso immediatamente, ma non fatto oggetto del foglio di via, proprio accompagnato al paese d'origine, per sottolineare che qui gli stranieri sono benvenuti, ma non i delinquenti (ne abbiamo già parecchi nostri). leggevo proprio dei carabinieri che avevano colto in flagranza di reato un cittadino xxx senza fissa dimora che rubava una bicicletta.  


E cosa fai, lo lasci libero? No, lo dovresti -appunto- rimpatriare di corsa e dirgli: "se ti ribecco in Italia ti faccio fare dieci anni di lavori forzati con la palla di ferro al piede".


E anche agli Italiani, per carità, ma essendo loro nostri connazionali, in qualche modo ce li dobbiamo tenere. 


Un'altra cosa che farei, controllerei certi invii di biciclette... quando sull'autostrada vedi furgoni carichi di biciclette, io li fermerei e chiederei la bolla di accompagnamento. 

1 commento:

Livia ha detto...

Non credo che a rubare siano sempre e solo stranieri... fino a novembre imperversava lui!
http://prati.romatoday.it/prati/nonno-furto-quinto-arresto-via-tommaso-gulli.html
Se si cominciasse a mettere telecamere ovunque intorno alle stazioni, con quelcuno ai monitor, già sarebbe qualcosa ma forse chiedo troppo. Tenersi la bici in casa anche se è un monolocale o legarla di fronte a una caserma, non vedo altre soluzioni per ora.