lunedì 28 dicembre 2015

Smog... buone idee, pippe mentali e il blocco della doppia fila (o farla a targhe alterne)

Roma non e' Milano. Il Colosseo non e' il Duomo, ha un sacco di spifferi...

Non avremo una grande qualita' di vita, ma non siamo al centro di una pianura gigantesca circondata dai monti. Certo, siamo pieni di ... ma almeno il clima e' un'altra cosa. Poi siamo a pochi km dal mare, quindi pronti a farci ripulire l'aria da un benche' minimo zefiro o ponentino che di si voglia.

Questo non ci esime dal cercare di evitare di trasformarci in una camera a gas, ma deve anche dare un senso un po' diverso al tipo di azioni da intraprendere. Roma e' una citta' che... resisti un po' e tutto passa, tranquilli.

Questa che viviamo, 40 e passa giorni di bel tempo costante, 20 gradi a dicembre non tanto a Roma o in Italia, ma anche nel Nord Europa, e' un evento eccezionale che verrebbe riconosciuto come tale dappertutto. Accusare un sindaco di non voler strangolare un'economia gia' provata suona comunque male.

Detto questo, sarei anche io inclinato  ad un bel blocco totale, pero' queste sono cose che vanno decise a ragion veduta. E di ragioni, quelle vere, non e' che in giro ne abbia viste tante.

Pero' da bravo tecnico mi piacerebbe anche vedere cosa succede con o senza blocco delle auto. Un paio di conti, qualche grafico, la flessione attesa, etc. etc. Questo a confronto del danno economico che porta il blocco delle auto, per capire di quali cose stiamo parlando.

Allo stesso tempo, i problemi della nosra citta' sono molto piu' elementari.

Abbiamo 700 auto per mille abitanti, ma perche'? Perche' la macchina la lasciamo (non io) dove c**** ci pare. Basterebbe, e da anni lo ripeto, tagliare la seconda fila e la sosta irregolare al centro (o farle a targhe alterne!) per decurtare tra il 20 e il 30 per cento del traffico che invade la ns antica bella citta' (quella moderna, salvo poche eccezioni, fa schifo, tranquilli).

Questo e' a prescindere dallo smog, ed e' esattamente the way we do business here. E' la citta' dove i tram sono stati tolti perche' non devono permettersi di infastidire il traffico privato.

Ora in questa prospettiva le azioni da fare come cittadini sono abbastanza poche. Dal punto di vista politico (ed elettorale)  i 300 non proprietari di auto (nonne che si fanno accompagnare comprese) non riusciranno mai a circondare e a sopraffare i 700 che l'auto la hanno e intendono usarla, talvolta perche' i mezzi pubblici sono oggettivamente in condizione drammatica e mal frequentati.

Pertanto l'approccio da centro sociale adottato da certe forze politiche, o i proclami su dimezzare le auto in cinque anni mi lasciano francamente freddo e scettico.

Personalmente, se non fossi impegnato tutto il giorno ad organizzare il rispetto di tutti i regolamenti europei che contribuisco a produrre, piglierei carta e penna e scriverei alla Commissione Europea una bella lettera, su carta intestata dell'associazione, dicendo: "Cara Commissione, a dispetto della tua bella direttiva XXXX del GGMMAAAA, qui si continua a pedalare tra le polveri sottili. Non solo, ma non appare uno straccio di piano strutturale per evitare continui sforamenti, che succedono anche in condizioni di tempo normali. Perche' non vieni a dare un'occhiata"?

Ecco, magari questo non aiuta troppo sul momento, magari e' un'azione che legittima il sistema europeo che tanto ha infierito sulla Grecia, ma sul medio periodo e' enormemente piu' efficace.

Speriamo che le prossime conferenze stampa annuncino un'azione del genere.



Nessun commento: