mercoledì 30 agosto 2023

L'orrore al semaforo

Credo che a Milano si sia raggiunto il massimo dell'orrore ciclistico, con quella povera ragazza che è stata schiacciata, lentamente,  da un camion carico di terra in partenza ad un semaforo.

Da quello che si capisce dalle testimonianze riportate, la poverina ha avuto tutto il tempo di capire che cosa stesse succedendo, in maniera ben differente da chi viene investito in una frazione di secondo.

L'inchiesta dovrebbe aiutare a capire meglio la dinamica della tragedia, sperando che i media possano continuare a dedicare l'attenzione possibile.

Però, se ho capito il quadro generale, la ciclista si è infilata tra una fila di macchine e l'autocarro, magari in maniera abbastanza stentata, contando di risalire la fila e posizionarsi davanti al camion, o alle auto, ma comunque in vista, prima dello scattare del verde. 

Questa sua manovra è sicuramente passata inosservata al camionista, e comunque mi pare evidente che  verde sia scattato prima che fosse completata... il camion si è mosso e ha agganciato lei o la bicicletta, non lasciandole scampo...

Questo terribile incidente ha non sembra dipendere dalla velocità, che in un camion che si muove non può che essere minima. 

Dovremmo invece riflettere su quel tipo di prudenza basica che un ciclista, vaso di coccio tra quelli di ferro, dovrebbe sempre avere.

Per quanto mi riguarda ho il terrore dei mezzi pesanti, proprio per la possibilità di finire agganciato e trascinato sotto le ruote. Per questo, se ovviamente non posso evitare di essere affiancato o superato dai mezzi pesanti, li evito come la peste e preferisco perdere due minuti in coda dietro a loro che portarmi al loro tiro.

Però in maniera più generale vedo tanti novizi che sembra non si rendano conto che andare in bici richiede maggiore attenzione di guida, anche se si viaggia a velocità ridotte. 

Molti si gettano nel traffico privi di altre esperienze di guida, cosa che li rende quasi incapaci di comprendere le dinamiche degli altri mezzi con i quali condividono la strada e quindi di anticiparne le mosse.

Ecco, su questo aspetto, intendo quello dei comportamenti virtuosi di autosalvaguardia, credo occorra una riflessione più attenta e che qualcosa in più vada fatto.

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