venerdì 18 aprile 2008

Sulla Prenestina la Pista Avanza

In realtà non sembra neanche una vera pista, ma il marciapiedi in corso di realizzazione sulla Via Prenestina ha una corsia al centro che ci assomiglia proprio.

La realizzazione del nuovo marciapiedi parte da Largo Preneste e prosegue (con una certa rilassatezza nei tempi) fino a Piazzale Prenestino. Per adesso i lavori si fermano all’altezza della rampa della sopraelevata, ma spero che possano essere portati fino al ponte sulla ferrovia e poi, perché no, fino a Porta Maggiore.

Da Porta Maggiore si avrebbe a portata di mano Santa Croce in Gerusalemme (tutto lo spazio di questo mondo), Piazza San Giovanni (solo l’imbarazzo del tracciato) e poi il collegamento con la pista dell’EUR potrebbe essere realizzato con tranquillità, creando un’infrastruttura di notevole valore.

Se invece prendiamo in esame un’eventuale prosecuzione della pista verso fuori Roma, da Largo preneste è facile utilizzare uno dei due marciapiedi fino a Largo telese e poi, forse con qualche artificio per circa duecento metri, continuare fino a Via Tor de’ Schiavi sul lato di Villa Dei Gordiani. Possiamo anche pensare di includere nella partita una diramazione per Via Olevano Romano.

Rimane, magnifica la possibilità di realizzare la pista su Via Tor de’ Schiavi, dove lo spazio abbonda.

Oltre Via Tor de’ Schiavi… bene forse si può seguire un tracciato di marciapiede parallelo alla Prenestina per altri tre-quattrocento metri, ma poi incontriamo nuovamente marciapiedi liberi fino alla Palmiro Togliatti (c’e’ una pista anche lì, ricordate?) e anche oltre, almeno fino al deposito dell’ATAC.

Forse un sogno, ma non credo eccessivamente costoso. Spazi in abbondanza e dopotutto pochi interventi da fare, in massima parte comunque dovuti (scivoli dei marciapiedi).
Che aspettiamo?

2 commenti:

BICICAPITALE ha detto...

EHEHEH .........CHE ASPETTIAMO?

ASPETTIAMO CHE LA GENTE CHIEDA A GRAN VOCE TUTTO QUELLO CHE HAI DETTO .....
PER ORA LA GENTE sento che si lamenta della mancanza dei posti macchina, che bisogna aprire altre strade, che non vuole i giorni con targhe alterne, non vuole le strisce blu ,, che i vigili fanno troppo multe
che le domeniche ecologiche non servono..ecc......
per caMBIARE ROTTA c'e' bIsogno che succeda qualche cosa di serio ....cosa?
prezzo della benzina raddoppiato
intasamento totale del traffico
metro' C e metro' D realizzati in due anni...

Alemanno che cambia tutte le regole
e risolve tutti i problemi a Roma

Il piacione Rutelli che oramai si rende conto che deve cominciare una battaglia alle macchine(vedi i sindaci contendenti a Londra)

succedera' qualcosa del genere? mah... io popolo non e' ancora maturo per riflessioni come la tua ....troppo futurista ehehehhe

Lug il Marziano ha detto...

Caro Danilo,
purtroppo scontiamo sia l'arretratezza che la dimensione di Roma. La dimensione rende comunque la bicicletta un mezzo tattico, laddove moto e motorini sono strategici.

L'arretratezza è quella di considerare il mezzo pubblico e la bicicletta come una cosa da poveracci...