mercoledì 1 ottobre 2008

Dark bikers in the dark

La fine di settembre immalinconisce con le prime riminescenze dell’inverno. In particolare ci accorgiamo che le giornate, anche in città si accorciano, il sole tramonta presto. Anzi la progressione giornaliera della riduzione, che a giugno era impercettibile, accelera, ed in breve ci troviamo con le giornate più corte.

Questa accelerazione nel calo dell’oscurità sarà forse la ragione per la quale in questi giorni vedo tanti ciclisti senza luci.

Ma a loro non basta essere senza luci (oggettivamente capita): oltre ad essere senza luci sono senza catarifrangenti e vestiti di scuro. Scuri nella notte scura, si prendono rischi clamorosi, specialmente quando (e a Roma capita spesso) uno o più lampioni vanno fuori uso.

L’altra sera mi ha colpito una ciclista (mi ha quasi colpito su di un passaggio pedonale) che scendva giù per via Nemorense sotto oscuramento. Lei nera, bici nera, l’ho vista solo contro la luce di una automobile in lontananza. Mi è passata accanto in calzamaglia nera, pedalando a tutta forza…

Ma che ci vuole a spendere 5 euro per un giubbino catarifrangente? Vogliamo il morto?

3 commenti:

Bikediablo ha detto...

Hai ragione ma la diffusione della bici urbana a Roma sta vivendo un boom da questa estate e non tutti hanno ancora capito bene come attrezzarsi per l'autunno.
Il codice della strada che impone la presenza dei caterifrangenti e delle luci in condizioni di scarsa luminosità.
Dopotutto come dici giustamente tu con 5 euro compri il giubbino e con altri 5 acquisti entrambe le luci in qualsiasi negozietto a "1000 lire" (meglio se alimentati con pile ricaricabili)
Il fatto di vestire di nero penso sia per dissimulare lo sporco che inevitabilmente accumuli con la bici, ma se hai luci e giubbetto anche il nero non è un problema.

Lug il Marziano ha detto...

Il problema non è vestire di nero... E' la somma delle varie condizioni, ovvero mancanza di luci, vestito nero, nessun catarifrangente, bicicletta nera che alla fine induce in una condizione veramente pricolosa. Per esempio, in provincia di Latina la bicicletta è molto usata dai lavoratori stagionali. Di notte, sulle strade non illuminate era sempre un incubo, perchè ti comparivano improvvisamente davanti. Da un paio di anni usano i giubbotti ad alta visibilità (forniti dalla Provincia) ed anche se sono senza luci, li avvisti a tre/ quattrocento metri...

Gianni ha detto...

Perché la norma dei gilet riflettenti per ciclisti è astratta e vessatoria https://buff.ly/2pLezua