domenica 28 novembre 2010

ATAC: se tutto è gestito come il bike sharing...

C'e' una parentopoli all'ATAC? Lo dicono i giornali, io non lo so.

Speriamo che lo si chiarisca presto.

Spero proprio che il Sindaco sia veloce nell'accertare e risolvere, anche perchè l'ATAC quest'anno perde 120 M€.

Che significa?

Anche qui non lo so con chiarezza. Sono i M€ di perdita che dovrebbero risultare dalla gestione corretta, considerando che il biglietto copre solo una parte dei costi, oppure sono 120 M€ in più rispetto a quanto già preventivato dal Comune, ovvero dopo che il Comune ha pagato il proprio contributo sulla base del contratto di programma o di servizio?

Spero che qualcuno mi chiarisca presto.

Comunque il Comune sta pensando ad un holding che raggruppi tutte le municipalizzate.

Con questo tipo di struttura societaria, le perdite dell'una sarebbero compensate dai guadagni dell'altra (ACEA) e così almeno si eviterebbe di pagare le tasse sugli utitili ACEA (tasse per una trentina di M€).

Rimane però il fatto che l'ATAC perde un sacco di soldi, che devono essere stornati dalle opere delle quali il Comune ha bisogno. A cominciare dalle piste ciclabili.

Dell'ATAC noi siamo utenti. Non s come si debba gestire una compagnia di bus.

L'unica cosa che conosco "di prima mano" è il bike sharing. Un vero disastro.

Un disastro prevedibile e annunciato.

Sarebbe interessante sapere se il disastro è veramente "Made in ATAC" o se è stato imposto dall'esterno.

Così come sarebbe interessante sapere come l'ATAC si difende dalle decisioni sballate dei Municipi, come quella del II Municipio, di riaprire alle auto Viale Libia.

Quanto è costato all'ATAC in maggiori tempi di percorrenza dei bus?

E quanto ci costa la sosta selvaggia in seconda fila che rallenta i mezzi pubblici? Quanti M€?

E' difficile dirlo, perchè i vertici ATAC sono a nomina comunale e difficilmente criticherebbero i propri vertici politici.

Per questo all'ATAC, come alle altre municipalizzate, servirebbe un comitato utenti, serio.

Un comitato consultivo, ma pronto a denunciare, se necessario a sputtanare, le malversazioni di gestione.

Un comitato pronto a riguardarsi i curriculum dei dirigenti e a dire: "Ma questo dove l'avete preso, in qualche sezione di partito?". Magari un comitato del genere già esiste e non parla.

Sarebbe proprio il caso di farlo, questo comitato.

Strano a dirsi, ma aiuterebbe anche il Sindaco ad attuare una corretta gestione delle municipalizzate, invece di essere condizionato dal dover distribuire prebende pubbliche ai suoi sostenitori.

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