martedì 28 febbraio 2012

Ma i camion no…

Come sa chi segue Roma Ciclista, sin dall’inizio mi ha lasciato in dubbio il punto del Times nel quale viene chiesto di incrementare le dotazioni di sicurezza dei camion che entrano nei centri urbani.

Lorries entering a city centre should be required by law to fit sensors, audible turning alarms, extra mirrors and safety bars to stop cyclists being thrown under the wheels

Il punto è stato tradotto nella proposta di legge in questo modo:

il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture emana entro 90 giorni, dall’approvazione della presente legge, un decreto che introduca, nel Decreto Legislativo N. 285 del 30/04/1992, e successive modificazioni, e nel regolamento di attuazione di cui al D.P.R. 16 dicembre 1992, n. 495, l’obbligo per gli autoarticolati che transitano nei centri urbani di essere dotati di sensori, allarmi sonori che segnalino la svolta, specchi supplementari e barre di sicurezza e altri strumenti tecnici che tutelino la mobilità ciclistica e le relative norme tecniche di applicazione

Il mio dubbio era relativo al fatto che tutti i regolamenti sui mezzi di trasporto sono in qualche modo coordinati tra i vari europei. Approfittando di una riunione al Ministero, ho chiesto al mio collega che una volta si occupava di omologazione dei mezzi pesanti lumi in materia.

Lui –da ciclista- era al corrente dell’iniziativa.

Ha alzato le spalle e mi ha detto “C’e’ già una direttiva “salva ciclisti”. Non mi ricordo più il numero, ma è quella che ha introdotto le barre di lato ai mezzi pesanti proprio per evitare che i ciclisti finiscano sotto i mezzi”.

“E noi possiamo modificare unilateralmente le dotazioni dei mezzi?”

“No, figurati. Non ci sono solo i regolamenti europei, ma su queste cose ci sono addirittura accordi internazionali a livello ONU”.

Può quindi darsi che il primo punto della legge avrà qualche difficoltà, anche perché, come ho già detto, quando si parla di sensori, aggeggi supplementari, etc., o l’industria ha già una soluzione pronta, o prima bisogna mettersi d’accordo tra i vari Paesi.

2 commenti:

Bikediablo ha detto...

io in generale sono sfavorevole all'introduzione di strumenti che deresponsabilizzano i conducenti.
Le pubblicità attuali fanno grande sfoggio di questi optional che ti aiutano a frenare in tempo, ti dicono se c'è un ostacolo.
Ma se in italia (fonte striscia la notizia) non fanno manco la revisione, come fai a garantire l'efficienza di questi strumenti ?
Oltretutto sempre su striscia ci sono stati esempi di manomissioni di scatole nere sui tir ecc.
Responsabilizziamo con pene severe e fatte scontare... se sbagli paghi
marco

TheSweetColours ha detto...

credo che non sia la via giusta...