sabato 12 novembre 2016

Ma dove diavolo e' finita la metropolitana?

Al pieghevolista che, in un prossimo  futuro, si trovasse a piegare la pieghevole per entrare nella metro, potrebbe accadere di non trovare piu' la metropolitana… ohibo', dove diavolo e' finita?

Beh, tra non molto troverebbe l'ingresso alla stazione chiuso, perche' nessuno ha pensato a mettere in atto tutte quelle attivita' necessarie a mantenere il sistema metropolitana, ed in particolare le infrastrutture, che in quel momento non saranno piu' agibili e allineate alla norma.

Inoltre non so se avete notato che si stanno manifestando con maggiore frequenza inconvenienti, avarie e fuori servizio. In molti casi e' solo mancanza di manutenzione, ma sempre piu' spesso i disservizi sono legati proprio agli ammodernamenti rimandati.

E questo perche', come potra' succedere?

Succedera' perche' il braccio tecnico e progettuale del Comune di Roma, quello che identifica le necessita' di ammodernamento, prepara le gare e le aggiudica, segue i lavori con l'alta sorveglianza, avra' chiuso i battenti, suicidato da una politica incomprensibile.

La crisi l'ho vista formarsi dall'estero (non vi posso lasciare un attimo soli) attraverso una serie di articoli sui giornali.

L'amministrazione comunale ha deciso di disfarsi del centro di competenza progettuale sulle metropolitane, la societa' Roma Metropolitane, perche' accusata di non aver compiuto la propria mission e di essere in passivo.

Non solo, ma poi e' stato dichiarato che da adesso in poi niente piu' metropolitane, meglio il tram... credo l'abbia detto l'assessore.

Gia' questa cosa mette angoscia. E' molto peggio del no alle Olimpiadi a Roma.

Avendo trascorso una vita sulla Prenestina, conosco bene la differenza tra metro e tram, e come tutti so che il tram, lento e vulnerabile al traffico, non sostituisce la metro.

Questa rimane l'unico mezzo in grado di trasportare le persone in maniera competitiva rispetto all'automobile in una citta' delle dimensioni di Roma.  E che quindi e' l'unica soluzione in grado di abbattere veramente il traffico automobilistico.

Ora l'assessora intende lanciare anche il PUMS, il piano urbano della mobilita' sostenibile… ma ogni mobilita' sostenibile di una citta' delle dimensioni di Roma e' fondata su di una solida struttura di linee della metropolitana,  altrimenti è solo il caos.

Quindi altro che fermare le Metro C al Colosseo… bisogna continuarla e fare anche la linea D in modo da avere la possibilita' di spostarsi per tutta Roma in maniera rapida.

L'ultima chicca l'ho ricevuta a Colonia, dove ho appreso che l'assessore all'urbanistica (quello di Roma :-))ha proposto di deviare la metro C facendola finire a Corviale… cosi', di punto in bianco, come si trattasse di un tubo per innaffiare che cambia aiuola…

Ah dimenticavo, se non  sbaglio ho letto anche il soprintendente  ha detto che se il comune non paga i lavori compensativi si vedra' costretto a fermare i lavori della Metro C. Ormai e' un vero e proprio attacco alla diligenza. Ma quando arrivera' il 7mo cavalleggeri?

La prima domanda che ci dobbiamo porre e' la seguente: ma a Roma chi puo' essere tanto matto da andare contro la metropolitana? Incredibilmente un bel po' di gente, che oltretutto sembra in questo momento aver preso il controllo della situazione.

Innanzitutto ci soni quelli che credono che le cose si realizzino con la bacchetta magica e non lavorando. Quindi quelli che non vogliono i cantieri, certo fastidiosi, ma come puoi fare senza?

Ora, a parte i poveri commercianti che si vedono in negozio confinato dietro i cantieri, abbiamo avuto una pletora di persone che hanno considerato i cantieri della stazione del Colosseo come un attentato archeologico, e non come primo passo concreto verso la pedonalizzazione  dell'area.

E quindi giu' a protestare, a lamentarsi, a indignarsi come se fosse gente cresciuta sugli alberi della foresta e non in una società fondata sulla tecnica e sulla scienza. Mi viene da chiederti ma quando state male andate dallo stregone oppure all'ospedale? E con quale faccia di tolla?

Poi ci sono quelli che gia' abitano al centro, e quindi non vedono perche' dovrebbe esserci una metropolitana, tanto loro in periferia non ci devono andare tutti i giorni. Si spostano tranquilli tra una parte e l'altra del centro e guarda caso non ci mettono più' di dieci/quindici minuti a tratta.

Tra i grandi sospettati, insospettabilmente,  l'ATAC, per la quale la gestione della metro e' un grosso impegno, molto più grosso del far circolare qualche centinaio di autobus totalmente scollegati tra loro, che anche se se ne ferma uno non si fermano tutti gli altri. Insomma, per loro la metropolitana un impegno molto serio, quando lo stipendio lo possono prendere anche facendo molta meno fatica.

Infine ci sono quelli che ce l'hanno con il il sottosuolo di Roma. Sottosuolo che tutti sappiamo essere difficile ma che neanche e' impossibile da utilizzare. Più difficile la storia dei reperti archeologici… con il difficile rapporto con una Soprintendenza che sembra ogni volta cascare dal pero e non ha ancora sviluppato una politica efficace per trattare in maniera rapida i problemi connessi con la scoperta di una notevole mole di reperti.

Peraltro va notato che gli scavi della metropolitana permettono di raggiungere reperti che altrimenti sarebbero rimasti completamente coperti di terra e sconosciuti ai più. Infatti in condizioni normali è praticamente impossibile effettuare campagna di scavo dentro una città.

Detto questo, si spera che presto questa vicenda kafkiana ritorni nell'alveo della razionalità. Roma Metropolitane è accusata di incredibili nefandezze, ma alcune, se non tutte, delle accuse portate sono poco fondate, a cominciare dal tema del ritardi.

Considerando che il primo colpo di piccone per la metro C è stato dato nel 2008, nel 2015 sono state inaugurate le prime stazioni e anche san giovanni, con interventi più rapidi da parte delle Soprintendenze, avrei potuto essere gia' aperta. Tempi europei, ma ci fosse un solo giornale in grado di prendere in castagna l'assessora quando dici queste cose, a riprova che la stampa italiana si ormai irrimediabilmente allontanata dai fatti.

Se poi ci si prende la briga di parlare con qualcuno di questi esperti, ci si può rendere conto di come le storie della realizzazione della metropolitana, in primis la definizione dei tracciati, sono comunque strettamente legate alle vicissitudini della politica, in particolare di quella amministrativa.

Dopodiché Roma Metropolitane e accusata di essere in passivo. Bene, la societa', posseduta dal comune, svolge solo attivita' per conto del comune ed e' il comune che ha generato il passivo non pagando quanto dovuto nel contratto di servizio. Ma qualcuno le dice queste cose in giro? Ancora una volta, i nostri giornali il fact-checking non lo fanno mai?

Infine le accuse capitali… non aver svolto la propria mission,  avere  non aver vigilato sulla levitazione dei costi. A leggere le dichiarazioni di vari esponenti politici dell'amministrazione sembrerebbe che i dipendenti di Roma Metropolitane e  Metro C ci si siano messi d'accordo e abbiamo fatto a mezzi dell'aumento dei costi… sul fatto che alla fine è il Comune che paga e quindi approva le varianti, e che forse i livelli politici delle precedenti amministrazioni qualcosina potrebbero aver brigato, a nessuno sembra passare in mente. Quindi dall'usciere al direttore tecnico sono tutti allo stesso modo colpevoli.

Sì applichiamo lo stesso metodo all'ATAC, la società andrebbe chiusa in due tre giorni e dipendenti mandati tutti in galera senza passare dal via. Quella però è il "gioiello dei Romani", e guai se qualcuno cerca di comprarsela, non per chiuderla, ma per provare a farla funzionare, magari bloccando le ruberie interne, che di quelle, a cominciare dei biglietti falsi, abbiamo moltissime prove. Ma forse la disparità di trattamento è dovuto al fatto che se quelli dell'Atac si arrabbiano ti bloccano Roma e basta,  non c'è grillo che tenga.

Insomma, a conclusione, il futuro delle metropolitane romane è a rischio molto serio, a causa della proposto irrimediabile smantellamento del centro di competenza per la loro realizzazione e ammodernamento. Peggio, sembra che l'attuale amministrazione non creda proprio nello strumento metropolitana. Londra, New York, Parigi, Mosca, Berlino, Madrid, sono tutti delle teste di cavolo che hanno sprecato un sacco di soldi per fare delle cose inutili.

Ora non si può dire che tutto a Roma sia perfetto, nemmeno semmai la realizzazione delle metropolitane, ma non si capisce perché l'amministrazione 5 stelle non faccia semplicemente la cosa giusta, ovvero metta a capo di Roma Metropolitane delle persone serie e competenti che valorizzino le risorse che esistono e funzionano.

Francamente viene sempre il dubbio, ma i grillini persone serie e competenti le hanno o sono solo sanculotti?

1 commento:

Mimmo ha detto...

Solo chi è intelligente può capire ma purtroppo credo che ai più faccia comodo seguitare la caccia alle streghe e poi ritrovarsi fra un po' di tempo a criticare coloro che oggi pensano di moralizzare.