giovedì 24 novembre 2016

AD 2017 Morte al Colosseo: il martirio di Santa MetroC

Uno degli episodi piu' cruenti della Roma terza repubblica e di quelli meno facilmente comprensibili da noi storiografi, e' il martirio della popolarissima Santa Metroc, avvenuto proprio al  Colosseo nell'AD 2017(alcuni storiografi parlano del tardo 2016).

Il martirio avvenne  in maniera del tutto inaspettata, un noir dove sentimenti personali e ragion di stato, ancora si mischiano in maniera assolutamente inestricabile. Ma prima di narrare gli eventi cerchiamo di ricostruire il clima dell'Urbe a quel tempo.

A quell'epoca l'Urbe usciva da cinque anni di occupazione Alemanna, anni nei quali era stato reintrodotto in maniera ufficiale il culto di SUV,  divinita' campestre "a trazione integrale" i cui adepti uccidevano in rapide scaramucce  molti cittadini appartenenti alle tribu'  dei pedones (Nota dello Storico, NDS: i pedones erano una tribu' che guerreggiava non su cavalli ma su zebre, tanto e' vero che normalmente i pedoni, appunto, venivano uccisi sulle zebre).

Malgrado la devozione a SUV gli Alemanni non avevano osato interrompere il culto di Santa Metroc.  Il Metropolita di Santa Metroc, aveva continuato, seppur con qualche difficolta', a scavare lunghi tunnel per unire tra di loro i templi sotterranei della Dea. 

Infatti il culto della Santa Metroc prevedeva che i fedeli percorressero tutti assieme, uno appiccicato all'altro, i lunghi tunnel tra una stazione e l'altra. E questo un po' in tutte le altre grandi citta'  dell'antichita', dove ognuna aveva la sua Santa Metro.

Va notato che gli antichi romani avevano una struttura tecnico-confessionale, la casta degli ingegneri, dove i ponti li faceva un sommo sacerdote detto Pontefice Massimo e i tunnel un altro sommo sacerdote, il Metropolita di Roma. La figura del Metropolita reggeva anche altre citta' come Londinium e Lutetia, dove pero' i criptoculti sotterranei (NDS: minchia!) erano molto piu' sviluppati che a Roma. Anche perche' a Roma c'erano i fedeli della setta dei Portoghesi, anche quella molto diffusa,  il cui credo vietava di pagare alla dea l'obolo per entrare nelle sue stazioni, e che non avevano subito mai alcuna vera persecuzione.

Il culto di Santa Metroc era inoltre appoggiato con fondi dall'Imperator Supremus, che toglieva un soldino a ciascun abitante della penisola per sostenerlo.

Tornando alla nostra storia, noi storici non abbiamo un'idea chiara di come cadde il dominio Alemannico. Le registrazioni dell'epoca sono caotiche e molto confuse, qualche studioso dei culti millenaristi sostiene che gli Alemanni furono cacciati da un adepto del culto di Marte, appunto un marziano. 

Altri sostengono che invece si tratto' comunque di una figura ammantata dal mito,  un naufrago fuggito da oltreoceano e buttato sulle spiagge del Latium nel corso di una tempesta (da cui l'appellativo, dato dal popolo,  di princeps marino).

Tra noi storici seri e concreti l'ipotesi piu'  accreditata e' che venisse da Mediolanum, dove e' storicamente certo che il princeps risiedesse in un complesso chiamato Palazzo Marino (cosa gia' sospetta, in quanto a Mediolanum, prima che si sciogliessero le calotte polari, il mare non c'era, incredibile vero?). Questo fatto rende l'ipotesi di un'espansione della gens maediolana (famosa per la raffinatezza e il costo dell'abbigliamento) volesse sottomettere l'Urbe al culto dello zafferano e della cotoletta fritta. (NDS se non ci fossimo noi storici a eliminare le stupidaggini come farebbe il volgo?).

Senonche' i rapporti dell'Urbe con il nuovo princeps non andarono per niente bene. Sembra che il princeps fosse meno deciso del previsto, che la citta' non funzionasse con l'affiatamento di.. diciamo un'equipe chirurgica. Insomma, per vari motivi il trapianto nell'Urbe  del nuovo princeps non ebbe successo, che l'Urbe ebbe una crisi di rigetto, e che l'imperator, per evitare altri guai,  tolse l'appoggio al princeps venuto da fuori.

(NDS: Un'altra versione allegorica dice che il Marziano fu cacciato da una vergine dedita al culto del Grillo usando i raggi della morte! Ma ovviamente chi potrebbe cascare a credere in una storia tanto inverosimile, sembra un film di fantascienza!)

In questa versione pero' lo storico nota una impressionante assonanza con quello che molto probabilmente accade nei successivi anni. Occorre  ricordare che nel frattempo in  citta' e nell'impero si era sviluppato un altro culto, quello della dea Onesta',  stavolta adorata nella forma di un grillo, conosciuto in alcune opere come il Grillo Parlante per le sue doti vaticinatorie, in altre come il grillo di maio, riferendosi al mese nel quale i grilli cantano piu' forte.

(NDS: Anche qui abbiamo una serie di coincidenze a dir poco impressionanti: il Grillo Parlante si sa che fu citato nelle opere di un certo Carlo Collodi (andate ,perdute) ma talvolta il metropolita, in preda allo sconforto, diceva a Santa Metroc "Questi romani non ti meritano! Collodi basta, non faremo altre stazioni!" Mah, Mistero!!!!)

In effetti il culto della Dea aveva avuto alti e bassi nel trentennio precedente, pero'  fondamentalmente era rimasto confinato al culto della plebe sottomessa. Infatti, coloro che uscivano dalla condizione di plebe sottomessa tendevano dopo poco a rinnegare il credo a favore del famoso Dio SUV, o di divinità di origine greca quali Attico Alcentro, Attico Aiparioli, Escort Callipigia o della italica Villalmare.

I fedeli della Dea Onesta' erano inoltre aumentati vertiginosamente anche a seguito della profonda crisi economica cui era immersa l'urbe, e giravano per le strade in lunghe processioni invocandola a squarciagola.

Purtroppo erano un popolo geloso e consideravano buona solo la loro Dea, non quella degli altri. Pero' l'Urbe era talmente assetata di novita' e di varieta' e quindi alla fine riuscirono ad far accettare come princeps la loro sacerdotessa maggiore, nel cui diadema brillavano i raggi emessi da cinque stelle con al centro il mitico grillo.

La nuova Princeps si accorse presto che la Dea Onesta' aiuta ma purtroppo ci mette un bel po' a produrre miracoli. Questo anche perche senza le altre due sorelle, Competenza e Serieta', Onesta' da sola non risolve alcun problema pratico. La plebe, anche lei se ne stava accorgendo, e cominciava a mugugnare.

Fattosta' che per dare sfogo a tutte queste pressioni, il princeps disse ai suoi accoliti a di distrarre il volgo con il perseguitare la Santa Metroc, accusata di essere un focolaio di disonesta', di essere anni in ritardo e di costare ben dieci volte piu' del previsto, accusa che ancora si trova in alcuni documenti, anche se sicuramente non nelle cronache della Corte del Conte.

Venne tenuto un processo segreto, invece di quello pubblico che ci sarebbe dovuto essere, e la princeps e i suoi accoliti decisero per il martirio della santa. Non avere neanche un indizio sulle reali motivazioni del via alla persecuzione della Stanta Metroc ci priva di un documento fondamentale , ma tant'e'. Avere uno streaming di quella riunione, invece delle solita cazzate che come storico tocca sorbirmi, avrebbe sicuramente chiarito un sacco di cose.

Quello che avvenne poi lo sappiamo bene.

Il princeps scarico' tutta la sua ira funesta sulla santa che fu martirizzata al Colosseo e li' seppellita prima che potessero essere preparati i templi Piazza Venezia, Chiesa Nuova, San Pietro, Ottaviano e Clodio, che avrebbero finalmente permesso ai cittadini romani di andare su e giu' per l'Urbe senza dover ricorrere ai carri.

I Roma Metropoliti, accusati ingiustamente di orribili nefandezze, furono cacciati via e costretti a trovarsi un'altra setta. Dispersi i metropoliti a Roma non vennero piu' fatti tunnel adatti al culto della Santa Metro per lunghi anni, e tutti sene lamentarono  quando ormai era troppo tardi.

Ai cittadini rimase l'amarezza e la prova provata che la dea Onesta' senza Competenza e Serieta' gioca brutti scherzi. Le tribu' Prenestine e Casiline se la legarono al dito, e la stessa fiducia degli adoratori dell'onesta' fu profondamente scossa.

A noi storici rimane la difficolta' di capire le ragioni per questo comportamento folle e assurdo. Sicuramente influi' la tribu' dei centristi che non volevano la possibilita' che la plebe Casilina e Prenestina arrivasse comodamente e rapidamente al centro usando i tunnel appositamente costruiti. 

Altra setta coinvolta, quella dei tranvieri, sostenevano che il culto andava fatto alla luce del sole e non nell'ombra dei tunnel, anche se poi spostarsi in mezzo al traffico dei carri rendeva il culto impossibile.

Infine come storico vorrei portare all'attenzione di Lorsignori il ruolo degli adoratori della Dea Informazione. Loro che avevano il compito di diffondere il verbo, assistettero a tutto questo martirio senza capirci un'arca.

Non solo, ma mai esercitarono il culto del factceking, popolare presso le genti della perfida Albione ma detestato nella penisola italica quale espressione di stupida pedanteria, che avrebbe potuto tagliare le gambe da subito a molte delle incredibili castronerie delle quali questa tragica storia e' costellata.

Se solo si potesse invertire il corso della storia!

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