sabato 17 ottobre 2009

Più a Roma che a Bruxelles...

Pre-scriptum: ah... per il cul de sac era la festa del cinema! Vivo proprio tra le stelle (e non nel senso di attrici famose e affascinanti ...)

L'ultima survey a Bruxelles è stata alquanto deludente. Infatti, malgrado la profusione di bike sharing, corridoi per le biciclette e spazi riservati ai semafori di fornte alle auto, il bike-count è stato scarso, con numeri... romani. Peggio è che dal punto di vista della quantità, Bruxelles non sembra esserci evoluta come Parigi dove una quota tangibile di mobilità si è spostata in tutto o in parte su bici.

Di contro il traffico mi è apparso nettamente peggiorato, e anche la sensazione di un'aria molto inquinata. Mi sono ripetuto: sarà l'ora, sarà il posto, ma la realtà era proprio quella, innegabile

Rientrando a sera inoltrata a Roma, tornando a casa dall'aeroporto e passando per il centro, ho incontrato, passate le 23, vari ciclisti. Qualcuno sulla pista della Magliana (il tratto che affianca Via della Magliana), e dulcis in fundo due sulla Salaria (altezza Villa Ada) che se ne stavano tranquillamente tornando a casa.

Segno che a Roma la bici la stiamo prendendo molto sul serio.

Un'ipotesi per l'accaduto a Bruxelles? Io propendo per un mix di due cause.

La prima è l'enorme impulso ai mezzi di trasporto pubblici. E' stato completato l'anello della linea 2 della metro che ha enormemente facilitato gli spostamenti, mentre è in continuo miglioramento la rete di superficie, con un grosso impulso al tram.

Dall'altro lato mi pare chiaramente insufficiente la quantità di piste ciclabili, per cui, malgrado le corsie a destra delle strade (non molte, per la verità) il traffico ciclistico è, a differenza di Amsterdam e Parigi, molto mischiato a quello automobilistico. Anche perchè la presenza di tanti corpi diplomatici, etc., genera comunque un enorme traffico praticamente incomprimibile "per censo". Tanto è vero che malgrado l'enorme numero, la mattina è praticamente impossibile trovare un taxi senza 20 minuti di preavviso.

Mia ipotesi personale, per carità, ma alla fine i potenziali ciclisti preferiscono servirsi di un mezzo pubblico molto economico ed efficiente che trovarsi a "combattere" in mezzo a tante auto.

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