giovedì 25 giugno 2015

Dentro e fuori dalle fogne...

Non mi posso allontanare un  attimo da questa citta' e lasciarvi soli col sindaco che mi combinate casini.

Prima arriva il premier e lo ammonisce... comprensibile vistomlo stato di perdurante degrado di questa vetrina monidiale dell'amministrazione PD,  purche' poi il sostituto che ha in mente sia meglio del sindaco attuale, e non come altri aggregati alla corte del premier...

Una settimana dopo riparto e gli fate dire una cosa assolutamente imperdonabile per qualunque eletto: invitare non il partito avverso, gia' cosa grave, ma addirittura un'intera area politica (la destra) a tornare in quelle fogne dalle quali sarebbe uscita.b

Come ai tempi delle botte e della violenza.

Ultima, letta tra un volo e l'altro, la provvisoria investitura di "Arfio" ad "arfiere" della destra... e quindi di nuovo "fuori dalle fogne" e decisa a riconquistare il Campidoglio.

Marino che casino.

Innanzitutto il discorso delle fogne e' inaccettabile.

La destra italiana ha avuto una componente liberale e non fascista di un certo rilievo, soprattutto nel primo dopoguerra. Questa componente e' purtroppo stata ingoiata nel pentapartito, scontando, come la sua controparte repubblicana a sinistra, il buonsenso su alcune questioni fondamentali, quali il debito pubblico, la stabilita' economica ed altri temi invisi a pci e dc.

Sembrava un po' rivivere in AN e in certe frange di FI, ma poi e' scomparsa sotto gli interessi del Sultano.

Dove sia andata non e' noto, ma con questa improvvida e odiosa uscita Marino ha ulteriormente danneggiato le sue probabilita' di rielezione, a meno di uno spettacolare secondo tempo che trasformi Roma in un paradiso in due anni.

Ma soprattutto ha riattizzato una divisione che, almeno a livello di ente amministrativo, andrebbe prontamente dimenticata. E' chiaro che dividere gli elettori in due squadre ideologiche, di fronte ad un  cassonetto traboccante di rifiuti, non ha senso. Aiuta solo i disonesti di entrambe le parti.

Proviamo a dividerci tra onesti e disonesti, e diventiamo ragionevoli sulle soluzioni pratiche ai nostri problemi pratici. Questa doveva essere la strategia del Sindaco per recuperare questa citta'.

D'altra parte, coloro che si riconoscono con la destra  liberale nn fascista, dovrebbero farsi un serio esame di coscienza.

A parte eleggere una figura come Alemanno (ma comunque abbandonata alle successive elezioni), dovrebbero fare i conti  con il modello di citta' che hanno in mente. Vogliono fare Los Angeles, una citta' totalmente automobilistica? Andiamo... 

Vogliono riaprire il centro alle auto? Assurdo! Vogliono ogni negozio raggiungibile con l'auto, anzi parcheggiabile con l'auto da ogni cliente? Impossibile. Altri argomenti di urbanisticanon ne conosco.

Anche loro devono rassegnarsi al fatto che alcune soluzioni non sono ne' di destra ne' di sinistra... sono semplicemente obbligate dalle circostanze e dal buonsenso.

Non per niente sono o sono stati ciclisti i sindaci (conservatori e repubblicani) di Londra o New York...

Insomma la destra non esce o deve tornare nelle fogne, pero' deve, un po' come la chiesa,  fare i conti con la modernita'. .. che in tutto il mondo civile si muove sempre piu' a pedali.