lunedì 23 ottobre 2023

W le Marathon

La scorsa primavera, dopo una serie veramente orribile di forature, ho montato sulla ruota posteriore della citybike un copertone Schwalbe Marathon nella speranza di dare uno stop a questo brutto trend che mi aveva dato non pochi fastidi nell'uso della bici.

Da allora in effetti non avevo avuto più noie fino a ieri pomeriggio, quando tornando da una puntata al pponte di mezzocammino, ho cominciato a sentire i segni inequivocabili di una perdita graduale di pressione.

Ho fatto una sosta rifocillatrice e ho rigonfiato la gomma all'altezza di Ponte Marconi. Debbo dire che ho rigonfiato senza troppe speranze, convinto che di lì a poco avrei dovuto fermarmi in qualche posto simpatico della pista del Tevere per cambiare la camera d'aria.

Malgrado il mio scetticismo la pressione, se pure non ai massimi, ha tenuto fino al mio arrivo a Piazza Vescovio... anzi, ero pure incerto sulla relae necessità di sostituire la camera d'aria, ma poi ho vinto la pigrizia e sono andato a vere cosa aveva fortao la corazzatura del copertone.

Smontata la ruota ho subito cercato il copertone... cercando bene ho visto una discontinuità e con l'aiuto di un attache ho estratto dalla copertura una mega scheggia di vetro, di circa 5 mm di lunghezza, che potete vedere in foto.

La camera d'aria era stata toccata in più punti, ma in maniera molto leggera. L'ho riparata con una toppa autoincollante e l'ho rimontata. Tutto a posto e molto rapido.

Mi dispiace dover girare con copertoni corazzati, ma finchè a Roma abbiamo a terra pezzi di vetro di quella dimensione le alternative sono decisamente poche. 

Rimane da stigmatizzare la presenza di schegge di quelle dimensioni, che purtroppo continuano, specilamente nelle vicinanze delle campane per il riciclo del vetro, troppo comuni. 

lunedì 2 ottobre 2023

Stavolta ho ragione io!

La strada dove abito è a senso unico e ha tante curve che  "sembra disegnata da un gatto che scappa"...

Sta di fatto che in carenza di SUEB sono spesso "costretto" (nel senso che non farlo mi costringerebbe ad un allungamento e a  un dislivello intollerabili per una bicicletta). and andare contromano, anche perchè il marciapiedi buono per la bici è occupato da auto parcheggiate in sosta vietata. Con molta attenzione comunque ci si riesce 

Ad agosto succede il "miracolo". 

Uno dei fortunali che ha investito Roma ha fatto crollare un bel po' di ramoni dal cedro che sorge a metà strada. 

Inoltre un solerte magistrato ha deciso di aprire un'inchiesta sulla manutenzione del verde nella capitale e ha fatto sequestrare tutta l'area intorno al cedro dividendo la strada a senso unico in due metà a senso unico alternato, riservate ai residenti. Potete vedere dal cartello.

Quindi finalmente ho potuto imboccare la strada come pareva a me... non solo, ma quello che prima era senso vietato adesso ha la precedenza, quindi certi cazziatoni agli automobilisti che non si mettevano da parte...

Senonchè tutto ha una fine e i lavori sono iniziati. Discorrendo con un vigile urbano gli ho fatto presente che purtroppo per me finiva la pacchia...

Al che lui mi ha tenuto un pistolotto sulla necessità di osservare il CdS etc. etc. etc.

Io ovviamente gli ho risposto dicendo che aveva ragione, ma che noi siamo l'unico paese civle dove ancora non c'e' il Senso Unico Eccetto Biciclette, AKA SUEB.

Lui ha avito il coraggio di dire che all'estero non l'ha mai visto. Per esempio a Parigi non gli risulta (allego screenshot di parigi, Rue de Laplace da Google Earth).

Insomma, se questi sono quelli che ci dovrebbero proteggere dalle automobili... francamente si sarebbe meritato il premio "nemico del ciclista" dell'anno...