sabato 31 maggio 2008

Abolite le strisce blu?

Con la lettera linkata nel titolo, il Sindaco ha sopseso l'applicazione della sosta tariffata, le famigerate strisce blu.

La sosta tariffata ha, nel bene o nel male, caratterizzato gli ultimi anni a Roma, ed è stata uno dei cavalli di battaglia delle precedenti amministrazioni.

Come tutti i provvedimenti ha lati positivi e negativi: sicuramente scoraggia l'uso dell'auto, ma mette in difficoltà tutti coloro che devono usare l'auto e non sono adeguatamente supportati dal mezzo pubblico, tipicamente persone che risiedono fuori Roma e devono seguire orari poco ortodossi.

La ragione ufficiale è una sentenza del TAR. Non conosco i precedenti, e quindi non posso pronunciarmi sulla questione. Sicuramente la sosta tariffata era nel mirino di molti sostenitori del sindaco, e questo diciamo che giustifica il sospetto che sulle strisce blu sia comunque calata una pietra tombale.

Sono anche convinto che i residenti della media periferia/medio centro, beneficiari del permesso gratuito, si ribelleranno in breve alla sospensione. Io, facendo un esempio, potrei prendere a lasciare la bicicletta e a parcheggiare la mia auto vicino alla metro (Piazza Bologna, etc.), contribuendo così a rendere invivibile la zona.

Sicuramente il Sindaco dovrà confermare o rivedere un sistema che, pregi o difetti, aveva trovato un proprio equilibrio. Rimane comunque il fatto fondamentale, la repressione della sosta illegale.

Questo era, infatti, il principale tallone d'achille del sistema. Dato che gli uomini dell'ATAC (e STA prima) controllavano più frequentemente i parcheggi, era in genere più probabile rimediare una multa sulle strisce blu che su quelle pedonali, o peggio ancora in doppia fila.

Spero quindi che a prescindere da qualunque ulteriore sviluppo, si intensifichi la lotta alla sosta illegae che, oltre ad essere pericolosa, è uno dei principali indici dell'inciviltà romana.

giovedì 29 maggio 2008

I furti sono ancora un flagello per le Biciclette

Riporto un interessante articolo uscito sul Corriere della Sera in merito alla piaga costituita dai furti di biciclette...
http://archiviostorico.corriere.it/2008/maggio/25/Ladri_bici_fatturato_milionario_co_7_080525001.shtml

A partire dal neorealismo italiano, a causa del film di De Sica, il furto di biciclette è stato considerato una specie di non-peccato. Invece è una cosa grave dal punto di vista sociale, in quanto è un oggettivo ostacolo alla diffusione della bicicletta.

Sappiamo infatti come una bicicletta di buona qualità contribuisca al suo uso. Spendere 500 € per una buona bici è un ottimo investimento, ma... a rischio furti.

L'idea della registrazione da tempo mi girava per la testa, e finalmente la vedo applicata. Credo che se la comunità de ciclisti si impegna per mitigare il problema, qualche risultato si possa ottenere.

Infine, datevi un'occhiata al metodo afghano anti ladri. Un brivido di orrore, se la notizia è vera.

PS.: la notizia di un Afghano che aveva colpito con un RPG (Rocket Propelled Grenade, granata con propulsione a razzo) un ladro di bici in fuga. Curiosamente non ho più trovato l'articolo sul Corriere. Probabilmente è stato rimosso o perchè una balla o per paura di spirito di emulazione. Francamente la cosa mi è sembrata poco realistica sin dal principio...

lunedì 26 maggio 2008

... ma le mie riserve sono OK!

Come uno sceicco guarda il deserto, sotto il quale si cela la sua ricchezza energetica, così di fronte allo specchio ammiravo le mie riserve, acciambellate intorno alla v!ta...

Il fatto è che tra metà aprile e metà maggio, complice la pioggia e gli impegni di lavoro, ho sviluppato pochi chilometri ma ho continuato ad alimentarmi al massimo.

Il risultato un accumulo di combustibile attorno alla vita, con un'autonomia stimata di almeno 400 km

venerdì 23 maggio 2008

Mentre parliamo il petrolio continua a salire....

Il barile di greggio a 129 US$ fa spavento. Qualche giorno fa, a tavola, parlavamo delle possibili conseguenze. Il Pessimista ipotizzava un greggio a 200 $ per il 2010  e a 400 $ per il 2012. Le conseguenze per le famiglie sono di due tipi, quelle dirette, ovvero l’aumento dei costi relativo all’acquisto di energia nelle sue varie  forme, e quelle indirette, ovvero le conseguenze dell’aumento del costo della componente energia in ogni singolo prodotto.

 

Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto ammetto la mia impreparazione, ovvero siamo tutti spaventati che le aziende per le quali lavoriamo vengano buttate fuori dal mercato o più semplicemente perdano i clienti non più in grado di acquistare i prodotti. Il problema è che tutto sta avvenendo così rapidamente da non avere il tempo di adattarsi alle nuove condizioni, per esempio produrre e immettere sul mercato auto più economiche.

 

Certo è che  400 $ non mi pare un prezzo stabile sul medio periodo. A quel costo, infatti aumentano a dismisura le tecnologie che diventano appetibili. Dal sole al vento, tutto diventa competitivo. Quindi è solo un fatto di tempo, di ratei di produzione di pannelli solari e di riapertura di centrali a carbone e/o nucleari che il prezzo ricomincia a scendere. Fino a quali livelli?

 

Per quanto mi riguarda non posso dare alcuna risposta. Cmq è chiaro che prezzi dell’energia elevati produrranno profonde modifiche industriali.

 

Per quanto riguarda le nostre case  vedo solo la strada del risparmio. Innanzitutto avremo una nuova generazione di automobili a consumi contenuti, probabilmente su tagli di potenza dai 40 ai 60 cv (30/45 kW) che sostituiranno le attuali auto attestate intorno ai 100 – 120 CV. Ci vorrà per questo tre o quattro anni di prezzo stabilizzato o in crescita oltre i 130 $. Anche la guida si farà più morbida, con un occhio al portafogli.

 

A casa sostituiremo tutte le lampadine convenzionali con altre a basso consumo, e si farà strada l’illuminazione a led (ancora meno umana di quella al neon) ma che consuma veramente un’inezia. Sul fronte riscaldamento abbasseremo di qualche grado il termostato, coprendoci maggiormente a casa, ovvero con maglione e calzettoni di lana per guardare la tv sul divano (anche coperte). In mano tazza di tè, o tisana, calda, oppure liquore per scaldarsi. Sesso sotto i piumoni, oppure scoprendo solo l’indispensabile.

 

D’estate? Prevalenza dei ventilatori a pale sui condizionatori, forse. Anche lì i vestiti dovrebbero regredire ai modelli coloniali… sahariana e pantaloni corti per gli uomini, abolizione della cravatta estiva, come fanno i militari e come ha fatto il premier giapponese Koizumi (ma non è stato rieletto). Le città ripianteranno gli alberi per evitare l’arroventamento dell’asfalto durante le ore diurne.

 

Sul fornte del trasporto urbano prevedo che la bicicletta elettrica diventerà il mezzo privato cittadino per eccellenza, potendo portarti a spasso a velocità accettabile con 0,25 kW. Diciamo 250 mila a Roma. Molti invece useranno la bicicletta normale, a causa dell’economia di esercizio e facilità di gestione, specialmente i giovani.

 

Comunque il trasporto pubblico vedrà riconfermato il proprio insostituibile ruolo.

 

domenica 18 maggio 2008

Stazione di Roma San Pietro... mancano le rastrelliere per le bici

Accompagnando un gruppo di scout in partenza con il treno dalla Stazione di Roma San Pietro ho potuto vedere che le bicclette non hanno rastrelliere decenti, e di fatto sono attaccate ai pali che capitano e alle transenne che delimitano gli scivoli.

In compenso c'e' un parcheggio per alcune centinaia di motocicli. Perfetto, ben fatto!. Ma facciamone anche uno per una ventina di biciclette, voi che dite?

sabato 17 maggio 2008

Viale Lanciani, la pista nel parcheggio

Nella prima parte di Viale Lanciani, la prima partendo dal ponte, è stato ristrutturato il parcheggio al centro del viale, ovvero sotto gli alberi.

La risistemazione è abbastanza comune, come quella di Via Appia: si entra nel parcheggio e si raggiungono i posti a spina di pesce, posti verso l'esterno dell'aiuola centrale.

La parte centrale del parcheggio, che consente alle macchine di raggiungere i propri stalli è in realtà una pista ciclabile. I progettisti del parcheggio hanno infatti pensato bene di lasciare aperture in corrispondenza delle testate delle varie sezioni, e le sezioni sono unite da passaggi pedonali.

Insomma, si può percorrere il viale al centro del parcheggio, attarversando i vuoti tra una sezione e l'altra del parcheggio su appositi passaggi pedonali. Una specie di pista ciclabile, e se si si è costretti a condividere con le auto che parcheggiano il sentiero centrale, è sempre più sicuro che andare per strada.

I problemi sono i seguenti:

a) ogni passaio pedonale, e relativo varco nella recinzione, sono ostruiti da automobilisti indisciplinati che vi parcheggiano. Un flagello che interrompe la continuità della pista;

b) automobilisti che non rispettano il passaggio pedonale. Non c'e' verso... quando vedono la bicicletta che passa sulle strisce pedonali si fanno un punto d'onore per non fermarsi.

Su questo ultimo punto si dovrebbe riflettere un pochino di più, infatti è lo stesso problema della pista della Circovallazione Subaugusta-Togliatti.

Quando la pista è al centro della carreggiata, è inevitablmente attraversata dalle trasversali, e gli attraversamenti non coincidono con i semafori, allora si dovrebbe innalzare il percorso della pista sulla strada fino al livello del marciapiedi, in modo da mantenere la continuità della pista e far rallentare gli automezzi, che si trovano davanti una gobba.

In questo modo si salva la vita ai ciclisti...

venerdì 16 maggio 2008

Pista dell'EUR, ormai ci siamo

Vicini al completamento definitivo la pista dell'EUR.

Dopo circa un mesetto di assenza (tutta giustificata) sono ripassato dalla pista dell'EUR e ho trovato la situazione nettamente migliorata.

Innanzitutto è stata finalmente eliminata la discontinuità del distribuitore ERG di fronte alla Fiera di Roma.

Poi è stata completata la salita verso le mura aureliane, ormai manca solo la vernice color aragosta scura.

Ancora da completare è l'attraversamento di Via Cilicia. Purtroppo non c'è un passaggio pedonale e nemmeno un'indicazione per avvisare le macchine delle bici. Ci si arrangia intendendosi con gli automobilisti, che ho trovato ultimamente particolarmente comprensivi.

Sarà che dato il costo della benzina, ormai si vedono tutti ciclisti di qui a poco...

martedì 13 maggio 2008

Bolzano, muore un bambino in bicicletta sulla pista ciclabile

Un bambino di 9 anni che andava in bicicletta è morto in seguito all'urto con una moto che ha imboccato la pista ciclabile per evitare il traffico sulla strada. E' accaduto in provincia di Bolzano, dove vi è un certo culto della bicicletta e delle piste ciclabili.

L'investitore ha 17 anni. Una bravata per la quale anche lui porterà le stigmate per tutto il resto della vita. Due famiglie affrante dal dolore.

Quanto costa una disattenzione sulla strada...

domenica 11 maggio 2008

Ponte Lanciani... e le biciclette?

Continua con ritmi in apparenza biblici la sistemazione della zona di Ponte Lanciani.

L'ultimo capitolo di questa epopea è l'allargamento della striscia di mezzeria della salita (o discesa) che collega il ponte a Via dei Monti Tiburtini.

La doppia linea continua di separazione è stata allargata fino a circa un metro, e i lati della striscia segnati con catarifrangenti al suolo. Suppongo che lo scopo del tutto sia quello di evitare il sorpasso alle due ruote, in particolare nell'accezione di moto e scooteroni.

Tutto bello, bellissimo, e a favore della sicurezza. Peccato che ci si sia scordati di fare una "micropista" per le bici, cosicchè Ponte Lanciani rimane un incubo per i ciclisti.

Si può ancora ragionare così nel 2008?

mercoledì 7 maggio 2008

Le strisce blu. quelle pedonali, intendo

Qualche settimana fa, una serie impressionante di incidenti mortali ha portato per qualche giorno alla ribalta il problema della vulnerabilità dei pedoni.

Un'associazione di consumatori, se non sbaglio il famigerato CODACONS, ha proposto quindi di abolire le strisce pedonali, ritenendole il posto più pericoloso per attraversare la strada, visto che sembra che gli investimenti siano per lo più concentrati proprio sui passaggi pedonali.

Quando sento queste proposte che arrivano dalle associazioni di consumatori non capisco mai se sono serie, ovvero conseguenza di una vera analisi di rischio, oppure semplici boutade. Comunque, da un punto di vista statistico, se i pedoni sono bravi e attraversano soprattutto sulle strisce pedonali, allora appare verosimile che la maggior parte degli investimenti avvenga proprio su quelle. Casomai si può obiettare che non bastano e vanno protette con qualche altra misura aggiuntiva…

Il problema di Roma, poi, è ancora più complicato. A causa dei cronici
ritardi nella ri-pitturazione dei passaggi pedonali (ed in genere della
segnaletica orizzontale) spesso passano lunghi periodi nei quali il pedone
che conosce la zona attraversa dove si ricorda che fossero le strisce.

L'automobilista di passaggio, piccato dall'arroganza del bipede, tira
dritto. Ma se succede qualcosa, come viene classificato l'incidente, sulle
strisce o no? Comunque sabato scorso ho assistito al classico scambio di
battute: Il pedone stizzito che urlava "Non le vedi le strisce", dove in
effetti c'era ben poco da vedere.

Inoltre a Roma, da quando sono state introdotte le strisce blu dei
parchimetri, le strisce bianche pedonali sono divenute il posto preferito
per il parcheggio di un'ampia gamma di soggetti, ed i particolare:
proprietari di SUV, smartisti e amanti della colazione al volo sul bar di
strada. Risultato è che anche dove resiste la striscia bianca, diviene
inutilizzabile a causa della sosta vietata.

A questo punto faccio una proposta al nuovo sindaco, visto che i suoi
elettori in genere detestano i parchimetri: ritorniamo al posteggio gratuito
(strisce bianche) ma dipingiamo di blu le strisce pedonali, permettiamo il
parcheggio a pagamento (3 € l'ora) sui passaggi pedonali e affidiamo la
sorveglianza all'ATAC… Avremo i seguenti effetti:

a) moltiplicarsi dei passaggi pedonali;

b) passaggi pedonali sempre lustri e ben dipinti;

c) passaggi sgombri e multe rapide per i contravventori.

venerdì 2 maggio 2008

Salvate i ciclisti - Airbag "esterni" sulle automobili.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo (da un nostro amico)

Airbag "esterni" sulle automobili. Lo chiede la federazione ciclistica olandese: "Ridurremmo decessi e feriti gravi"

Airbag sul cofano delle automobili per proteggere i ciclisti in caso di impatto. Lo chiede la federazione ciclistica olandese, ritenendo che l'installazione di air-bag esterni potrebbe salvare la vita o limitare i danni dei ciclisti coinvolti in incidenti auto.
Secondo la stessa federazione, che fa sentire forte la sua voce in un Paese dove la bicicletta è di casa, la predisposizione di air-bag esterni potrebbe salvare almeno 60 vite all'anno e ridurre gli incidenti gravi nell'ordine delle 1.500 unità. ''Sono state prese diverse misure per proteggere la sicurezza dei passeggeri dentro le auto - nota la federazione - ma poco e' stato fatto per proteggere le persone all'esterno''.
La federazione invita dunque i politici e l'industria auto ad ''adottare misure che potrebbero limitare l'evenienza di gravi danni''. La federazione rende anche noto che il gruppo leader nella costruzione di cinture di sicurezza e air-bag, la svedese Autoliv, avrebbe già sviluppato un airbag che si gonfia alla base del parabrezza.

giovedì 1 maggio 2008

Auguri al nuovo sindaco: che la bici sia con te!

Come previsto il 25 gennaio scorso, l’onda lunga della politica nazionale ha raggiunto il Comune di Roma. Il nuovo sindaco, Gianni Alemanno, ha battuto (ma si può dire messo ko) Rutelli al ballottaggio, ponendo fine a quasi 15 anni di governo del centro sinistra a Roma. Come sia stato possibile un’inversione così secca tra primo e secondo turno, credo sarà oggetto di profondo dibattito nei mesi che ci attendono.

E’ invece il momento, questo, di fare i migliori auguri al nuovo Sindaco, che governi bene la città e la diriga verso un futuro di miglioramento. Ne abbiamo sicuramente bisogno tutti, (…chi ha bisogno di un peggioramento?) sperando che venga mantenuto quello che di buono è stato fatto in questi anni.

Ovviamente, in questo sito parliamo di biciclette. Quale sarà l’atteggiamento della nuova giunta? Il programma di Alemanno sulla mobilità (per quello che ne posso capire io) è ineccepibile, ma purtroppo non nomina le biciclette. Non è un buon segno, ma neanche uno cattivo.

Dopo 15 anni di parole e buone intenzioni la ciclabilizzazione di Roma aveva preso l’avvio: Speriamo che la nuova giunta continui questa opera. Purtroppo tra molti dei sostenitori si respira un’aria di riscossa dell’automobile, a partire dalla rimozione dei cordoli, che pure sono l’unico strumento per aumentare la velocità del mezzo pubblico.

Sta di fatto che il nuovo sindaco si deve confrontare con la realtà del prezzo della benzina molto alto che sta cominciando ad incidere sul traffico. Calano le vendite ai distributori, aumentano gli utenti del mezzo pubblico. Quindi diventa prioritario garantire, e magari incrementare la velocità commerciale degli autobus.

In questo panorama la bicicletta ha tutto un ruolo da svolgere. Nella versione tradizionale, o elettrica, può rappresentare la mobilità privata a basso costo che ci fa recuperare efficienza. Se poi si realizza la rete di piste, almeno quelle che non distruggono parcheggi, allora abbiamo anche disturbo zero per i patiti delle auto… Cosa si vuole di più dalla vita?