giovedì 27 novembre 2014

Entrera' la banda larga nella trincea stretta?

Riprendendo l'argomento dei lavori stradali, e del  conseguente rappezzo, il comune dice di aver approvato, o di obbligare le ditte a, la realizzazione di microtrincee, allo scopo di minimizzare il fastidio in superficie. Non so bene cosa significa, ma  ci entrera' la banda larga?

Sicuramente un bel proposito, il problema per noi ciclisti rimane uno... dove fai questa benedetta trincea, micro o macro che sia.

In particolare, a noi interessa che rimanga salva una fascia di circa un metro, meglio un metro e mezzo, a partire dalla linea esterna del parcheggio delle auto (filo sportello guidatore, per intenderci). Cioe' proprio dove vedo la maggior parte dei lavori.

In generale uno dei fenomeni in preoccupante aumento e' l'impercorribilita' di vaste fasce della destra stradale, faccenda che espone il ciclista, quello pieghevole in particolare, ad un notevole aumento del rischio.

Un classico sono i tombini ribassati, quando non se li sono portati via ped rivenderli come rottami di ferro, che si fregano anche 40 cm di spazio. Oltre a questi il classico brecciolino e i vetri delle bottiglie abbandonate sul ciglio dei marciapiedi rappresentano un rischio costante.

Ora, mi rendo conto di sembrare un po' -come dire- frivolo nel puntualizzare queste cose in una citta'  come Roma, pero' la ciclabilita' seria, quella che riduce traffico e inquinamento  e aumenta la produttivita' degli spostamenti, ha bisogno anche di questo...

mercoledì 26 novembre 2014

The Road Riscassment...

Per dirla all'inglese, dopo lo scassement delle strade, c'e' solitamente il riscassement... Ovvero quelli che avevano rotto la strada, messo i tubi, rattoppato alla porcozio, quindi qualcuno aveva riasfaltato a biliardo... si accorgono che si erano dimenticati di qualcosa e riaprono la strada, rimettono i tubi evrirattoppano alla porcozio. Li' rimane, amen.

Di tutta questa inefficienza il ciclista e' vittima quadruplice: da utente del servizio (che costa di piu', acqua, gas o telefono), da utente della strada che si trova la strada bloccata, da contribuente comunale che paga la riasfaltatura e infine, piu' importante, da sobbalzatore sui bozzi del rattoppo provvisorio.

Se poi stai con la pieghevole, 20" o 16", e'  un vero incubo, senza contare le conseguenze per la Giuliana.

Insomma, Marino ha fatto prepare un nuovo regolamento per  il road scassement, e il road riscassement... nuovi concetti e riasfaltatura a carico di chi sfascia. Interessante anche un deposito per premunirsi rispetto ai lavori fatti male...

Vabbe', per il ciclista e' importantissimo che il lavoro sia fatto bene al primo colpo, ovvero il rappezzo iniziale. Visto che e' quello che cmq rimane per mesi fino alla riasfaltatura.

Se quello non e' fatto bene, per noi la partita  e' comunque persa. Cerchiamo quindi di vedere cosa dice il regolamento...

mercoledì 19 novembre 2014

Quando il pedone cerca di investirti...

Tutti noi ciclisti sappiamo come la pioggia sia pericolosa... non tanto per il fenomeno in se', alla fine di ciclisti affogati non ce ne stanno molti, ma piuttosto per i comportamenti folli che gli altri utenti della strada adottano per il terrore atavico di inumidirsi... 'Manco' cadesse acido muriatico...

Insomma, una delle sere scorse tornavo a casa con l'Ammiraglia (la MTB), ad andatura tranquilla, agghindato con luci led lampeggianti (stile strobe di aeroplano)  e fasce catarifrangenti da poliziotto anglosassone.

Mi tenevo a destra, e mentre arrivo noto un pedone che procede trottando di buon passo, sul marciapiedi, parallelo alle macchine parcheggiate. Piove leggermente.

Proprio mentre sto arrivando alla sua altezza, il tipo con mossa brusca si infila nello spazietto tra due macchine parcheggiate e parte spedito per attraversare la strada cercando di passarmi attraverso.

Io ho a malapena il tempo di scartarlo urlando 'ATTENTO' a 10 cm dalla sua faccia, peraltro terrorizzata.

Dalla mossa subitanea in qualche modo ho capito che era arrivato all'altezza della sua auto, parcheggiata accanto al marciapiedi sx, e ha bruscamente deciso di attraversare la strada per non bagnarsi, confortato dall'assenza di rumore...

Insomma un certo spaghetto me lo sono preso, anche perche' in caso di incidente, gia' mi vedo i titoli: "CICLISTA PIRATA TRAVOLGE PEDONE"... vaglielo a spiegare che l'investito sei tu, in particolare nella malauguratissima ipotesi di un incidente mortale.

PS.: questo dovrebbe anche farci riflettere su tanti incidenti stradali: non e' detto che la colpa sia sempre dell'automobilista...

domenica 16 novembre 2014

Accoglienza vs degrado

Scusate l'Off-Topic, ma essendo cresciuto tra Prenestino e Centocelle, ho sentito, sin da subito, una senso di solidarieta'  nei confronti delle proteste degli abitanti di Tor Sapienza.

Cio' non significa che sia contento dell'epilogo, ne' dell'intervento dei professionisti della violenza. Avrei piuttosto visto molto meglio un bel pattugliamento del quartiere, in quanto la forza pubblica e' proprio la condizione per la  rinuncia alla forza privata. E magari si sarebbe anche scoperto che forse non sono i rifugiati a minacciare il quartiere.

Mi rendo conto di essere un bizzarro romantico, o un inguaribile tecnocrate...

Poi mi hanno stupito le dichiarazioni del sindaco, il giorno dopo. Beninteso, fino ad adesso colpe a Marino non ne do'... pero' quando dice che Roma vuole continuare ad essere accogliente senza per questo cadere nel degrado... beh, come diciamo a Roma, o ci e'  o ci fa.

Infatti, a Roma accoglienza e' sempre degrado, per questo i cittadini non ne possono piu'. L'esempio lampante e' quello dei campi rom, che rendono presto l'ambiente circostante invivibile, per sporcizia e microcriminalita'. Cose ben note, alle quali ultimsmente si sono aggiunte le esalazioni dei roghi.

.. Un esempio per tutti, il campo rom di Monte Antenne. Quando finalmente il parco fu riconquistato era totalmente devastato, tra le altre cose svariate carcasse di auto buttate nelle scarpate.

Insomma, un sindaco con la testa sulle spalle, avrebbe detto semplicemente: vista la situazione, da adesso basta con l' accoglienza fino a quando non siamo in grado di dimostrare che e' possibile recuperare il degrado.

Pero' va anche riconosciuto che il sindaco non ha tante frecce al proprio arco. Puo' organizzare una buona accoglienza... ma come fa ad evitare che i criminali devastino i luoghi? Qui il compito e' delle forze di polizia e della magistratura che devono individuare i criminali e stangarli. Non in maniera crudele o disumana, ma in maniera decisa, in modo da evitare che rom o rifugiato vengano comunque associati alla criminalita'.

Il primo banco di prova e' a portata di mano... sono i roghi di materiale plastico che vengono dai campi. Se non si riesce  a stroncarli, come si puo' pensare di rompere il legame tra accoglienza e degrado?

Il resto sono solo chiacchiere...

mercoledì 12 novembre 2014

Vigili e Comandanti

Non sarebbe giusto dare la croce di tutte i mali del traffico di Roma ai Vigili Urbani, ma certo ne hanno una buona parte.

A noi ciclisti, in particolare, da' molto fastidio l'atteggiamento "comprensivo" rispetto ad alcune cattive abitudini degli automobilisti, quali la sosta sistematica in seconda fila o la velocita' eccessiva.

Quando mi servo del mezzo pubblico mi da' molto fastidio l'atteggiamento "comprensivo" rispetto ad alcune cattive abitudini degli automobilisti, quali la sosta sistematica in seconda fila e l'invasione degli incroci che impedisce ai mezzi pubblici di proseguire perche'  meno agili delle auto.

E pure da automobilista mi da' molto fastidio l'atteggiamento "comprensivo" rispetto ad alcune cattive abitudini degli automobilisti, quali la sosta sistematica in seconda fila, l'inversione plateale, il contromano inveterato...
(Repetita iuvant... :-))

Peggio... ogni volta che cerchi di far valere le tue ragioni ti trovi davanti un muro di gomma, o un atteggiamento aggressivo, come gia' notato in questo blog.

Marino, avendo scelto, dopo non poche peripezie, un nuovo comandante del corpo proveniente dall'esterno, ha cercato di dare qualche segno di discontinuita'... si vedono i risultati? Per adesso non tantissimo, ma e' chiaro che all'inizio i progressi sono pochi, il lavoro tanto, e i frutti si raccoglieranno piu'  in la'.

Ora Clemente, venendo dalla Polizia di Stato, ha idee sul Corpo dei Vigili forse ancora piu' chiare delle nostre, e ha dato voce ai peggiori sospetti di noi cittadini, ovvero che nel corpo ci siano non poche mele marce e molti che, ancorche' onesti, si voltano dall'altra parte.

Come misura precauzionale sta procedendo ad una rotazione dei comandanti, una misura standard in questi casi...

Solo che a  questo punto i Vigili si sono agitati. Comprensibile che ci tengano a sottolineare che la maggioranza non sia corrotta, molto meno che si oppongano alla rotazione. Anzi, oponendosi alla rotazione, confermano i citati nostri peggiori sospetti, ed in particolare che i vigili temano che:

a) possano saltare accordi locali inconfessabili o taciti, stretti tra i comandanti e gli esponenti del territorio, tipicamente sulla tolleranza della doppia fila;  oppure

b) in effetti c' e'  qualche comandante di pessima fama, e i corrotti hanno paura di vederlo partire e gli onesti divederlo arrivare; oppure

c) un mix di a) e b)...

Insomma, nessuno rimprovera ai Vigili di puntualizzare la propria onesta', che sicuramente riguarda la maggioranza dei componenti. Avversare la rotazione dei comandanti, che avviene in tutte le organizzazioni, e'  invece una mossa  veramente sbagliata, che li mette in una pessima luce. Spero lo comprendano.

Ai Vigili vorrei ricordare che la maggior parte dei Romani desidera una citta' seria e ordinata, dove la gente convive civilmente, e dove i comportamenti pericolosi e quelli furbetti sono puniti e se possibile prevenuti.

Loro sono i garanti della convivenza civile, e devono tornare a rivestire questo ruolo in modo limpido, autorevole ed equo...