Scusate l'Off-Topic, ma essendo cresciuto tra Prenestino e Centocelle, ho sentito, sin da subito, una senso di solidarieta' nei confronti delle proteste degli abitanti di Tor Sapienza.
Cio' non significa che sia contento dell'epilogo, ne' dell'intervento dei professionisti della violenza. Avrei piuttosto visto molto meglio un bel pattugliamento del quartiere, in quanto la forza pubblica e' proprio la condizione per la rinuncia alla forza privata. E magari si sarebbe anche scoperto che forse non sono i rifugiati a minacciare il quartiere.
Mi rendo conto di essere un bizzarro romantico, o un inguaribile tecnocrate...
Poi mi hanno stupito le dichiarazioni del sindaco, il giorno dopo. Beninteso, fino ad adesso colpe a Marino non ne do'... pero' quando dice che Roma vuole continuare ad essere accogliente senza per questo cadere nel degrado... beh, come diciamo a Roma, o ci e' o ci fa.
Infatti, a Roma accoglienza e' sempre degrado, per questo i cittadini non ne possono piu'. L'esempio lampante e' quello dei campi rom, che rendono presto l'ambiente circostante invivibile, per sporcizia e microcriminalita'. Cose ben note, alle quali ultimsmente si sono aggiunte le esalazioni dei roghi.
.. Un esempio per tutti, il campo rom di Monte Antenne. Quando finalmente il parco fu riconquistato era totalmente devastato, tra le altre cose svariate carcasse di auto buttate nelle scarpate.
Insomma, un sindaco con la testa sulle spalle, avrebbe detto semplicemente: vista la situazione, da adesso basta con l' accoglienza fino a quando non siamo in grado di dimostrare che e' possibile recuperare il degrado.
Pero' va anche riconosciuto che il sindaco non ha tante frecce al proprio arco. Puo' organizzare una buona accoglienza... ma come fa ad evitare che i criminali devastino i luoghi? Qui il compito e' delle forze di polizia e della magistratura che devono individuare i criminali e stangarli. Non in maniera crudele o disumana, ma in maniera decisa, in modo da evitare che rom o rifugiato vengano comunque associati alla criminalita'.
Il primo banco di prova e' a portata di mano... sono i roghi di materiale plastico che vengono dai campi. Se non si riesce a stroncarli, come si puo' pensare di rompere il legame tra accoglienza e degrado?
Il resto sono solo chiacchiere...
Nessun commento:
Posta un commento