La scorsa primavera, dopo una serie veramente orribile di forature, ho montato sulla ruota posteriore della citybike un copertone Schwalbe Marathon nella speranza di dare uno stop a questo brutto trend che mi aveva dato non pochi fastidi nell'uso della bici.
Da allora in effetti non avevo avuto più noie fino a ieri pomeriggio, quando tornando da una puntata al pponte di mezzocammino, ho cominciato a sentire i segni inequivocabili di una perdita graduale di pressione.
Ho fatto una sosta rifocillatrice e ho rigonfiato la gomma all'altezza di Ponte Marconi. Debbo dire che ho rigonfiato senza troppe speranze, convinto che di lì a poco avrei dovuto fermarmi in qualche posto simpatico della pista del Tevere per cambiare la camera d'aria.
Malgrado il mio scetticismo la pressione, se pure non ai massimi, ha tenuto fino al mio arrivo a Piazza Vescovio... anzi, ero pure incerto sulla relae necessità di sostituire la camera d'aria, ma poi ho vinto la pigrizia e sono andato a vere cosa aveva fortao la corazzatura del copertone.
Smontata la ruota ho subito cercato il copertone... cercando bene ho visto una discontinuità e con l'aiuto di un attache ho estratto dalla copertura una mega scheggia di vetro, di circa 5 mm di lunghezza, che potete vedere in foto.
La camera d'aria era stata toccata in più punti, ma in maniera molto leggera. L'ho riparata con una toppa autoincollante e l'ho rimontata. Tutto a posto e molto rapido.
Mi dispiace dover girare con copertoni corazzati, ma finchè a Roma abbiamo a terra pezzi di vetro di quella dimensione le alternative sono decisamente poche.
Rimane da stigmatizzare la presenza di schegge di quelle dimensioni, che purtroppo continuano, specilamente nelle vicinanze delle campane per il riciclo del vetro, troppo comuni.