domenica 20 aprile 2025

Sparamoce er giubbileo de li ciclisti

La settimana di Pasqua ci ha ortato due buone notizie ciclistiche: il completamento del primo tratto del GRAB e l'apertura della pista ciclabile che, utilizzando la vecchia ferrovia per Viterbo, ha unito la pista di Monte Ciocci con la Stazione San Pietro. In sovrappiù è arrivata la notizia della tanto sospirata riapertura della pista del Tevere, essendo stata finalmente spostata dalla pista del Tevere l'arcata del vecchio Ponte dell'Industria da sottoporre a ristrutturazione... insomma un vero giubbileo!

Per una serie di motivi non sono ancora riuscito a pedalare queste entusiasmanti novità, spero di farlo in questi giorni di attivita'  lavorativa ridotta. 

Tralasciando  quella del Tevere, perchè ben conosciuta,  le altre due sono piste molto attese dalla comunità ciclistica romana.

I primi 300 metri del GRAB
Questo primo lotto del GRAB consiste in soli 300 metri, ma risolve un problema non da poco, ovvero l percorrenza di Via di San Gregorio sui sampietrini, una vera  tortura e, almeno sulla carta, dovrebbe consentire di evitare le torme di turisti sul marciapiedi. 

Inoltre, cosa notata da pochi, unisce la pista dell'Aventino con il Colosseo, completandola e forse permettendo un più agile attraversamento ciclistico dello spiazzo antistante per chi viene dai Fori Imperiali...

Certo, la pista è segnaletica orizzontale sullo stesso marciapiedi percorso dai turisti, quindi immagino che ci saranno un bel po' di invasioni di campo... ma staremo a vedere. 

Vedremo poi cosa ci regalera' il GRAB, ma per adesso la cosa sta andando bene, a parte la svista capitale dello scivolo di raccordo fatto dalla parte dei pedoni e non dei ciclisti, prontamente corretto con un'orrenda rampetta d'asfalto.

Monte Ciocci - Stazione San pietro
I 1500 metri della pista Monte-Ciocci/Stazione San Pietro sono invece molto di piu', in quanto completano l'itinerario che permette di arrivare fino all'Ospedale san Filippo Neri, e di li' all'imbocco del tratto della Via Francigena  che si addentra nell'insugherata per poi proseguire verso Formello. Abbiamo quindi una nuova e spettacolare uscita ciclabile da Roma, partendo ancora una volta -praticamente - dal Lungotevere.

Per una volta anche l'aspetto ciclomobilistico e' di grandissimo rilievo. Infatti con la sua saldatura senza soluzioni di continuita' con il centro di Roma, tutta la zona di Monte Mario e' ciclicamente connessa con il centro di Roma in maniera  rapida e sicura.

C'e' quindi da aspettarsi che l'incremento di traffico ciclistico vada ben oltre la componente turistica, che comunque non sara' poca, ma si estenda a bici e monopattini usati per spostamenti cittadini.

...e altre sconvolgenti novità (sconosciute ai più) arriveranno!