lunedì 30 maggio 2011

Andare a scuola: sempre e soltanto posti in piedi

Con questi genitori che fanno gli ecologi ci tocca sempre stare in piedi.

Non bastava l'autobus, ma adesso pure in bicicletta.

E con lo zaino addosso.

Poi vi lamentate che vogliamo il motorino.

Anzi... Viva la macchina, almeno ci si siede.
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domenica 29 maggio 2011

Pisicologgia della Critical Mass


Foto

Sono ormai tre anni che partecipo alla CIemmona. Alcune annotazioni.

Automobilisti

In genere la prendono sportivamente. Qualcuno s’incattivisce (specie donne) ma molti hanno impegni molto stringenti, che purtroppo saltano. Non si può fare la frittata senza rompere le uova, spero solo che i ritardi non abbiano conseguenze serie.

Bambini

Abbiamo avuto un sacco di bambini con noi, sia sui seggiolini che pedalanti. Quelli pedalanti tutti presi di se’. Chissà cosa ne pensano! (Ma voi con la macchina fotografica cadete sempre?, rivolto a Vito steso per terra a fare le foto…).

Biciclette

Come per i proprietari di cani, ormai non mi limito a conoscere i proprietari, ma anche le biciclette. E noto quando cambiano padrone. Se ne vedono di raffinatissime, molto spesso in mano ad insospettabili donzelle!… Per quanto mi riguarda adoro i tandem e quelle dove pedali sdraiato!

Centro Sociale

Dopo una vita da borghese piccolo piccolo è la seconda volta che entro nel centro sociale ex-Snia. Cosa anima gli animatori di un’iniziativa del genere? Erano tutti bimbi sperduti che si sono trovati un business. Ho notato però che non hanno abbandonato la deprecabile consuetudine di cedere beni in cambio di denaro. Mi sembra quindi solo un club esentasse…

Ciclotaumaturgia

Molti credono nel potere taumaturgico della bicicletta, ovvero che basti pedalare per riformare la società, migliorandola e uccidendo il male. Ottimisti all’ennesima potenza.

Commandos

Quelli che fermano le auto agli incroci. Allegri, ma decisi. Mi stupiscono le fanciulle. Sorridenti, ma come godono a bloccare gli automobilisti e dire dove devono prendersela.

Handicap

Anche quest’anno ci ha seguito (spesso in testa) un cart elettrico con un handicappato. Tanto per ricordarci quanto siamo fortunati. Fa piacere che trovi simpatico stare con noi nella massa critica.

Mascherata

Molti sono in maschera, fanno molto Gay Pride. Io mi dimentico sempre, e mi dispiace. In realtà Critical Mass è il vero carnevale di Roma. Ma nessuno pedala vestito da centurione?

Mezzi matti

Ce ne sono un sacco. E quando non c’e’ la Critical Mass cosa fanno?

Nudista

In un momento d’emergenza uno dei ciclisti, con un bel fisico, ha fermato automobilisti aggressivi mettendosi davanti a loro nudo, ancorchè mascherato. La signora alla guida ha presentato denuncia e sarà chiamata ad un confronto all’americana per riconoscere i connotati del fellone (Ovvero, insieme ad altri 4 o 5).

Ragazze

Belle, bellissime, meravigliose! Le infinite declinazioni della bellezza femminile le paragono alla bellezza dei paesaggi e della natura. Ma cosa esseri così superiori ci trovino nella bicicletta fa parte delle cose che non conoscerò mai . Un’altra cosa non capisco: ma dove stavano quando avevo la loro età?

Skateboard

Vanno come noi, più di noi, ma che c’entrano?. Io ne ho fatto cadere uno (senza volerlo).

Teste Calde

Come allo stadio, qualche giovane maschio cerca pervicacemente lo scontro fisico con gli automobilisti (vediamo se trova quello con l’automobile). Si vede che cerca a tutti i costi motivi per imporre ad altri la propria volontà. L’argomento non conta (anche la Pace), l’importante è menare le mani. Una volta le guerre periodiche permettevano a queste persone di realizzarsi, adesso la pace sembra consegnarli ad una realtà inaccettabile. Sicuramente fa riflettere.

Vigili Urbani

Sono gli unici che detestano gli automobilisti più di quanto lo facciano i ciclisti. Bloccano le auto lasciando passare la Massa critica sempre con il sorriso sulle labbra. Si sono incavolati un attimo, e a ragione, solo quando due teste Calde (vedi) hanno bloccato la loro macchina

Vito
Care ammiratrici, Il fatto che ci siano tante foto sue e' solo un caso, visto che mi ha fatto parecchie foto anche lui!

venerdì 27 maggio 2011

Ancora sulle bici su treni e metro

L'altra sera come blogger ero un po' arrugginito, e mi sono dimenticato di scrivere la cosa importante: con il crescere dell'affollamento dei treni e delle metro, è necessario che le biciclette abbiano comunque un posto per loro.

Molti dei treni regionali non hanno un vero posto per le biciclette, e questo è sostenibile finchè il treno non è affollato. Ma la cosa è ancora più evidente in metropolitana. Anzi, con i nuovi convogli non c'e' un posto naturale per le biciclette, e quindi si aggiungono in maniera "veramente promiscua" al resto dei passeggeri.

Il regolamento dell'ATAC, così come quello di Trenitalia, attribuisce al possessore della bicicletta la responsabilità di eventuali danni ad altri passeggeri. La cosa è comprensibile in caso di comportamento incauto. Ma se metto la bicicletta nei posti disponibili, e pago per essa, nessuno può rimproverarmi se un altro passeggero ci finisce contro.

Anzi, casomai dovrei lamentarmi per eventuali danni alla bici.

Comunque, a proposito del treno, noto che la rete regionale non si sta espandendo. Insomma, non vengono costruite nuove linee regionali, al massimo si rinnovano le vecchie. E questo è un male, e secondo me dipende dal fatto che la Regione ha paura di doversi accollare altri soldi che inevitabilmente limiterebbero quella parte impiegabile in spese clientelari.

Pensiamo ad un collegamento Pomezia-Torvaianica-Roma quanto scaricherebbe la Pontina, oppure al completamento dell'anello ferroviario, che rivoluzionerebbe il concetto di mobilità a Roma.

Oppure servire la prossima discarica con un binario, in modo da portare l'immondizia con i treni e non con i camion compattatori.

Come dice il nostro Sindaco, basterebbe smettere di asfaltare le strade... Ma neanche quello! Infatti ad un certo punto Roma si è riempita di buche, ma senza costrutto!

giovedì 26 maggio 2011

Delle bici sui treni della domenica

Nella foto potete intravedere la mia bicicletta su di un treno Capranica-Roma, circa tre domeniche fa. Alla faccia del trasporto domenicale delle bici.

Io ero sepolto da due compagnie di scout con tende, e attorno alla bici stavano in piedi un bel po' di persone. Il viaggio, per noi che stavamo seduti, è stato allegro e piacevole, dello stile più siamo e meglio stiamo. Mi sono sentito un sacco di storie scout, e ho pensato ai miei figli.

Quello che fa pensare è il crescente affollamento dei treni. Infatti era una domenica di cielo uggioso (pioggia a Capranica) e quindi era verosimile una quantità di turisti ridotta. Ma cosa succederà quando le persone cominceranno ad usare il treno per andare a Bracciano o a Martignano per fare il bagno?

La stessa cosa era successa la mattina in metro, quando il vagone si era riempito di cortesissimi tursiti, tutti ammucchiati attorno alla bici. Come al solito non temevo per il velocipede, ma per tutti coloro che avevano la possibilità di ingrassarsi i pantaloni chiari sulla catena.

L'incremento dell'uso del mezzo pubblico è positivo, se non altro per la riduzione degli incidenti. Però vedo un aumento dell'utenza al quale non credo l'offerta potrà adeguarsi. Infatti il servizio si paga solo in parte con il biglietto, mentre la Regione deve finanziarne una buona parte.

E quanto dovrebbe costare se lo pagassimo noi interamente?

Questo ci mette in una posizione difficile. Non è inverosimile che malgrado la comunità abbia tutto l'interesse a spostare quote rilevanti di traffico sui treni, e vi sia un'utenza pronta a raccogliere questo invito, alla fine vinca ancora l'auto, perchè tutta a carico del privato!
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sabato 21 maggio 2011

Bike2Fly


Non ho pensato a fare le foto, (la foto è di repertorio) ma ho caricato sul "cancello" trolley e fly-away bag e sono andato a prendere il treno per l'aeroporto. Se facessero una pista (ciclabile) per Fiumicino sarebbe perfetto...

E anche un parcheggio bici all'aeroporto.

lunedì 16 maggio 2011

Ciclobarbecue

Nell'immagine potete vedere il barbecue "usa e getta" della gita di due domeniche fa, che aggiunge una dimensione nuova ai ciclopicnic.

Si può trovare nei ferramenta o nei negozi di casalinghi, ed è composto da una teglia di alluminio chiusa da una grata di metallo, che serve da griglia.

All'interno il carbone è avvolto in un sacchetto di carta infiammabile, intrisa di quel petrolio (tipo diavolina) che serve per accendere il fuoco.

Tolto l'imballaggio basta un fiammifero (meglio dell'accendino) per accendere la carta.

La fiamma si estende rapidamente a tutto il carbone. Le fiamme durano per circa 20 minuti, e quando si abbassano la brace è pronta per cucinare.

La carica è sufficiente per due tornate di bistecche, oppure una discreta quantita di salsicce e bruschetta.

Il costo del tipo piccolo è di 5 euro, ma ne esiste un tipo molto più grande che costa circa 10 euro.

Il peso è accettabile, meno di un chilo. La confezione è bene imballata e può essere portata sul portapacchi anche con fondo sconnesso (non teme le scosse).

L'accensione è andata bene anche in un sito molto ventilato, quindi non credo che ci siano problemi.

E' stato spento conl'acqua del lago, ma essendo usa e getta si può anche utilizzare la terra.

Insomma, un'interessante e pratica variante per i ciclopicnic!
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sabato 14 maggio 2011

Passata la festa, gabbato lo ciclista... (che, almeno a Roma è veramente un santo)

La Giornata Nazionale della Bicicletta è passata. Un po’ come la festa della donna, è un’occasione per dare un contentino ad una categoria molto trascurata nei fatti. E a Roma la festa in sé è stata piuttosto blanda dal punto di vista ciclistico… insomma nella tradizione della città.

Sono passato da Via dei Fori Imperiali domenica, ed era completamente occupata dai campi di pallavolo. Sono sgattaiolato via e per fortuna mi sono perso Ministro e relativo discorso. Una bella gita a Castel Gandolfo, dove ho potuto provare il barbecue ciclo trasportabile. Molto utile nelle gite.

Veniamo ai fatti. Nonostante la stretta finanziaria, il Comune non ha rinunciato al piano della ciclabilità.. ma solo alla sua attuazione. Infatti nella famosa lista di cose da fare non se ne trova traccia, ed il sospetto concreto è che i soldi per le piste ciclabili siano ormai stati destinati a qualche cosa d’altro.

Non solo, ma si riceve notizia che alcune di quelle previste e già finanziate siano state definanziate, e i fondi non reinvestiti su altre piste, magari nella nuova edizione di un bike-sharing che, a meno di profonde ristrutturazioni, si annuncia fallimentare come il precedente e comunque ancora limitato al centro storico.

Dai resoconti fatti dagli amici ciclisti che intervengono agli incontri con il Comune queste informazioni vengono “strappate con la tenaglia”, ammesse a denti stretti solo dopo estenuanti tira-e-molla. Mi sembra che manchi un atteggiamento leale e costruttivo del Comune su questo. La sensazione è che impegno e fondi sulla ciclabilità siano da tenere, se non nascosti, almeno schermati. Una specie di cosa zozza, per intenderci, che potrebbe fare incazzare coloro che contano se scoperta.

Per fortuna in barba a questo, a macchia di leopardo continuano ad essere realizzate piste ciclabili. La realizzazione in se’ è un progresso, solo che queste iniziative, seppur lodevoli, non sono in grado di costituire la rete di piste che aspettiamo. Nel frattempo i ciclisti in circolazione aumentano a vista d’occhio.

Infine ricordiamoci che in grave carenza di fondi, sarebbe forse il caso di rispolverare la ciclabilizzazione dei marciapiedi, più che la realizzazione di nuove piste.

Piuttosto, ma non c’era una qualche norma che diceva che il 20% degli introiti delle multe doveva essere destinato alle opere di ciclabilizzazione?

domenica 8 maggio 2011

Giornata NAZIONALE della bicicletta

- Honk. Ehi, si sposti.

- Perché? Si sposti lei che è in mezzo alla strada con quell’ammasso di lamiere.

- Ma sta scherzando? Lei è contromano!

- E allora?

- E allora non si va contromano?

- Ma scusi, non ha letto i giornali? Lo sa che giorno è? E’ la giornata della bicicletta. Giornata NAZIONALE della bicicletta.

- Vabbe’, auguri, ma si sposti lo stesso!

- Nella giornata NAZIONALE della bicicletta, le biciclette hanno sempre la precedenza e possono andare contromano. Quindi, faccia il favore e si accosti lei, anzi faccio tardi all’inaugurazione ai Fori che c’e’ la Prestigiacomo.

- VRoom, Vroom, Honk! Honk!

- Dlindlindlindlindlindlindlindlindlin Ma insomma, lei è un maleducato. Capisco non conoscere il Codice della Strada, ma almeno i giornali li legga! Ed è anche la festa della mamma. Scommetto che la sua l’ha fatta morire di parto! Anzi, è morta di crepacuore dopo il parto, quando l’ha vista!

martedì 3 maggio 2011

Terzo anno di giunta… sconfitta secca per noi ciclisti?

L’ufficio stampa del Campidoglio ha diffuso un documento dal titolo: TERZO ANNO: VERSO IL COMPIMENTO DELLA GRANDE TRASFORMAZIONE DI ROMA CAPITALE, nel quale sono elencati gli obiettivi della giunta nei prossimi anni.

Lasciando perdere alcune considerazioni di carattere generale che non ricadono tra gli interessi di questo blog, l’esame dei 133 e progetti lascia al ciclista l’amaro in bocca.

Infatti non c’e’ traccia del piano per la ciclabilità, e l’unico progetto direttamente collegato alla mobilità con la bicicletta partorito da questa Amministrazione appare essere una riedizione del fallimentare bikesharing nel centro storico.

Fallimento che si riproporrebbe alla grande, con oltre 70 stazioni e quindi con prevedibile ulteriore spreco di finanze pubbliche.

Roma Ciclista sembra non essere stata l’unica ad essere colta di sorpresa da questa che sembra molto una trovata pubblicitaria, o almeno un documento che non ha avuto un’attenta correzione di bozze.

Tanto per citare un esempio, l’inaugurazione del Ponte della Scienza sarebbe prevista per la fine del 2011 (quindi circa 7 mesi) laddove la pista del Tevere è interrotta da due anni senza che vi sia traccia di lavori…

Per non parlare del project financing di alcune opere, che appare fantascienza, un po’ come lasciare un portafogli vuoto sul marciapiedi e sperare che qualcuno lo riempia di soldi. Fortse l’unico project financing serio dovrebbe essere proprio la rete di piste ciclabili, da finanziarsi con generose concessioni di spazi pubblicitari.

Oltre alla ciclabilità l’altro grande assente è il tram. Inviso a tutti quelli che contano, il più romano dei mezzi di trasporto dopo la biga non è neanche nominato. E sì che tornare ad “innervare” il centro storico di rotaie avrebbe potuto essere una soluzione molto efficace.

domenica 1 maggio 2011

Banditaccia con Dumil: la quintessenza della prescout


Foto

Le prescout si distinguono dalle normali gite perché il tracciato è sperimentale, e non si sa bene se e quando si arriva alla meta prevista. Ebbene la gita Cerveteri Bracciano Cerveteri è stata proprio la quintessenza della prescout. Ci siamo persi e ritrovati ripersi e ritrovati.

Eravamo tanto presi dal fervore della prescout che noi ci siamo persi pure nel tratto dal parcheggio della necropoli alla stazione di Cerveteri, sbucando nell’aia di una fattoria, che è la prima volta in 15 anni che qualcuno lo fa.

Ma andiamo con ordine.

Alle 7.39 puntuale il treno parte da Termini. Mi allarmo un pochino perché la mattina non ho controllato cicloappuntamenti e mi viene il sospetto che la gita sia stata annullata, anche perché Simona doveva venire a Termini.

In realtà Simona, affascinata da Brillo, ha perso il senso del tempo e pur essendo arrivata a Termini alle 7:00, non è riuscita a prendere il treno delle 7:39… Questo per dare un’idea del tenore della giornata.

Per fortuna che hanno raggiunto Dumil ad Ostiense e da lì sono partiti tutti in camper… e sono arrivati in sostanziale orario.

La prima parte della gita è andata una meraviglia… Si segue la traccia, non tutto è pedalabile, ma se si eccettuano una 15na di forature, si va. Il guaio arriva dopo essere usciti dalla cascata superiore (che belle le cascate), che ci infiliamo in una tenuta, con le solite modalità ciclistiche, ovvero apri e chiudi i cancelli, etc. etc.

Senonchè uno dei padroni del fondo (così diceva lui, ma non ha prodotto alcun documento per provarlo, nemmeno una visura catastale) ha passato la notte in macchina per pizzicare tutti i trasgressori rei di utilizzare le strade interpoderali, tipo noi. E non ci ha voltuo fare passare. Anzi, si è messo con la macchina di fronte all’ultimo cancello tra noi e la Settevene-Palo (tutte le strade del Braccianese si chiamano così…) e ci ha impedito di superarlo, proprio per tigna.

Il villico lamentava una serie di offese da parte di altre tipologie di trasgressori, i quali probabilmente non lo avrebbero trattato con la stessa cortesia con la quale noi abbiamo subito la prepotenza. Anche perché un gruppo tipo il nostro è evidentemente innocuo, peraltro attrezzato per richiudere i cancelli e comunque non interessato all’abigeato. Il villico ci confondeva, evidentemente, con automobilisti e motociclisti i quali non spesso non richiudono i cancelli quando passano.

Comunque, invece di sopraffarlo e continuare tranquillamente sulla nostra strada, abbiamo cambiato la gita. Peraltro il villico alla fine ha capito che eravamo brava gente e ci ha indicato una strada alternativa in mezzo ai colli. E lì sono cominciati i guai Infatti le guide non sono state in grado di rielaborare un percorso alternativo, e siamo andati a tentoni, non prima di aver consumato un frugale pasto su di un prato meraviglioso.

Tentoni magnifici, in quanto dopo il picnic abbiamo vagato per un paio d’ore in forre scoscese, ma meravigliose e deserte, abbiamo costeggiato greggi (dove persino i cani pastore ci hanno lasciato passare indisturbati, altro che villici) abbiamo fatto un mucchio di saliscendi e avanti indietro, concimando i copertoni con il letame ovino.

Alla fine siamo sbucati (abbiamo invaso, visto che eravamo una ventina) l’aia di una fattoria abitata da una coppia di Rumeni, che ci hanno gentilmente rifornito di acqua fresca. Siamo andati via dalla fattoria, abbiamo deciso di cambiare strada, e una decina di noi si è ritrovata di nuovo nella fattoria, in quanto avevamo “bruciato” una svolta. Che figura!

Dalla fattoria è stato fatto un magnifico single track tra i rovi, che è costato un’altra ventina di gomme bucate, che per fortuna si sono sgonfiate tutte insieme, permettendo di trattarle in catena di montaggio.

Da lì la magnifica discesa dello snake, un viottolo scavato nel tufo, dove ci passa una boccia da bowling, che ci ha portato fino alla cascata inferiore, che meraviglia.

Lì ho pensato come sarebbe bella l’Italia se in un posto del genere si fosse potuto fare il bagno…

Dalla cascata alla macchina magnifico percorso, doppio guado e le forre illuminate dal sole pomeridiano, fino a scorgere il barbaglio del Tirreno sotto il sole. E lì, a circa 100 metri dal chiosco della necropoli, finalmente ho bucato. Mancavo solo io…

Piccola coda divertente, ci siamo persi andando alla stazione di Cerveteri. NON è stata colpa mia che stavo dietro insieme a Mirtillo, anzi, sono stato l’unico ad accorgersi che la strada non era quella giusta. Insomma per raggiungere la stazione abbiamo pedalato per circa 15 km invece di 6,5, il che non è male a fine serata.

Insomma abbiamo avuto tutto il possibile dalla prescout, con due sole eccezioni: la pioggia ed il rientro con il buio. Un grazie a Dumil per la determinazione e a tutti gli altri che ci hanno fatto così piacevolmente vagare tra le colline vicino a Castel Giuliano.