È sicuramente amaro il destino di questo povero nigeriano rfuggito dal suo paese per scappare da Boko Haram e ucciso in una banale lite nel nostro paese. Sì perché oltretutto da quello che leggo dell'autopsia sembra proprio che si sia trattato di un classico decesso da singolo pugno, di quelle cose terribili che possono succedere anche in una semplice colluttazione senza fini omicidi e che rovinano definitivamente le vite di due persone.
L'episodio è stato subito identificato come un caso di razzismo violento è quasi sicuramente lo è... di certo l'italiano non sembra una mammoletta, e ha precedenti abbastanza pesanti.
Quello che invece nessuno si domanda e per quale motivo questo signore e la sua compagna siano stati accolti nel nostro paese. Sicuramente la Nigeria è un posto disgraziato, sicuramente il nord del paese è infestato dai terroristi di Boko Haram, ma questo non basta a darti diritto ad entrare in Europa, o in Italia.
La Nigeria è uno stato sovrano, con dei problemi sicuramente, ma non travolto dalla guerra. Casomai uno dei problemi nigeriani e che il governo centrale sembra non volersi impegnare nello sradicamento di Boko Haram. Inoltre se tutti i nigeriani fanno come il poveraccio morto in Italia, ovvero invece di combattere Boko Haram cercano di andarsene in Europa, alla fine in Africa prevarranno i cattivi .
Questo dovrebbe un pochino a farci riflettere su cosa stiamo facendo in tema di immigrazione. Invece di dare asilo solo a coloro che provengono da paesi dilaniati dalla guerra, stiamo dando accoglienza anche a coloro che provengono da paesi che hanno solo alcune guerre locali, ma il cui Stato è ancora integro, o addirittura che scappano da paesi che non stiamo aiutando militarmente.
Prendiamo gli Afghani: i nostri ragazzi stanno nel loro paese ad aiutarli a combattere i talebani. Con grande impegno di risorse e anche rischio personale. Io per esempio non accoglierei alcun afghano abile nel nostro Paese, piuttosto li manderei a combattere i talebani. Non è serio che noi inviamo le nostre truppe nel loro paese e al tempo stesso permettiamo ai loro maschi che scappano di rifugiarsi qui in Italia.
Non solo ma ormai abbiamo fatto capire all'Africa, che chi è abbastanza intraprendente e abbastanza coraggioso da rischiare un pochino la vita in mare, può semplicemente trasferirsi in Europa. Io non dico che non debbano essere salvati dai flutti, contesto che dopo il salvataggio vengano portati in Europa. La mia impressione è che sia proprio questa certezza, essere portati in Europa, che alimenti la migrazione, e alla fine sia la causa basilare di gran parte dei decessi.
Come tutti non credo di avere soluzioni vere per questo problema, ma al tempo stesso credo che il fatto che si parli di profughi sono in termini di accoglienza, quando ormai è evidente che l'Europa è ai limiti, sia molto preoccupante.
La pressione all'accoglienza di alcuni personaggi eminenti, Papa Francesco in testa, non è contrastata da un pensiero razionale sui danni che questa politica poi provoca. La realtà è sotto gli occhi di tutti: siamo un paese che pur riconoscendo la necessità di fare molto, non è più in grado di gestire un immigrazione che lasciata a se stessa sta provocando degrado sociale.
A farne le spese sono ovviamente le classi meno abbienti, che appunto non si riconoscono più in quella sinistra, in quella chiesa cattolica, che continuano a spingere l'accoglienza senza curarsi dello stato di salute dei paesi ospitanti.