lunedì 24 febbraio 2020

Te la dò io Helsinki

Con la notizia di un anno passato con un record di 0 morti tra ciclisti e pedoni sulle strade la capitale finlandese è diventata improvvisamente popolarissima nella comunità ciclistica e pedonale romana.

A questo poi si aggiunge il fatto che la vicesindaca è spostata ad un romano e utilizza le vacanze romane come stage su ciò che non funziona in una città per capire che tra noi e la gelida finnica, c'e' ormai un rapporto alquanto complesso.

Bene...

Grazie ad un viaggio di lavoro ho avuto modo di passare tre giorni ad Helsinki, con addirittura una mezza giornata di luce libera. Quindi ho passeggiato un bel po' per la città, oltre a spostarmi a piedi da e per il gruppo di lavoro, per un totale di almeno otto ore da pedone. 

Una bella esperienza che mi fa dire che i presupposti che fanno di Helsinki una città sicuramente  ideale per muoversi a piedi, e in bici (bisogna vedere con la neve), ma anche in auto e mezzi pubblici, sono culturalmente molto profondi. tanto profondi da essere difficilmente replicabili in Italia. Almeno nei prossimi venti anni. Ma andiamo con ordine.

I furbi non sono graditi.
Qualche tempo fa il premier finlandese di allora disse che la Finlandia è un posto dove i furbi non sono graditi, L'ho capito quando da pedone ho attraversato col rosso pedonale una strada deserta per almeno un km in entrambe le direzioni. Non poche soprcciglia alzate dagli altri pedoni, che solo dopo molto nervosismo mi hanno seguito (qualche paragone con i nostri pedoni?).
Da noi i furbi sono ammirati in quanto tali, e premiati in tutti gli aspetti della vita pubblica e privata. Con qualche piccolissima eccezione, perchè come tutti i Fiorentini non si possono reggere.

Le macchine ci sono. Nelle loro strade.
A Helsinki le macchine ci sono, hanno varie strade dove circolano tranquille. Anche i città hanno strade tipo Corso Francia (ma anche le bici!!!) Ho visto varie aree pedonali, ma non più che da noi. Diciamo che dove sono stato ho visto una bassissima densità abitativa, e quindi senza le pressanti necessità che nascono in quartieri tipo Viale Marconi o al Tuscolano, Colli Albani, etc...  In vari casi le abitazioni si affacciano su di un davanti pedonale ma rimangono accessibili da didietro, con i propri garage.Non mi dite che questo non è anche il sogno del Romano tipo!

Ordine e programmazione invece di abusivismo
Quello che ho visto indica una buona, forse ottima, programmazione urbana. Niente a che vedere col disordine palazzinaro, o abusivismo dilagante, di gran parte di Roma. Centro storico? Di fatto piccolo e comunque non denso e azzeccato come il nostro che abbiamo le insulae da prima della nascita di Cristo...

Non una carta, non una scritta
Per terra niente carte, sui muri, tram, sottopassaggi nemmeno una scritta a bomboletta. Giardini che non temono ladri, con biciclette lasciate libere, barbecue, sdraie, etc. accessibili da strada. I mezzi pubblici efficienti e regolari, perfetti e tirati a lucido, anche quelli un po' vecchiotti. L'unico che ho preso, il treno da e per l'aeroporto, velocissimo e silenzioso.
Se pensiamo che da noi la prima fonte di sporcizia per strada è l'AMA che non svuota i cassonetti, abbiamo capito tutto.

Gentilezza e cortesia di persone calme.
Ecco, persone molto calme che non hanno fretta e se possono ti danno una mano. Non comche si scappa sempre, si vede che sono padroni del loro tempo.


Insomma, questo breve ritratto fa vedere come difficilmente potremmo replicare le stesse condizioni di una città che sta a Roma come Roma sta a Mumbay. 

Rassegnamoci e riflettiamo, e soprattutto pensiamo a fare qualcosa di concreto subito. Ogni lungo viaggio parte con un primo passo. E poi chiediamoci se veramente vogliamo finlandizzarci o comunque conservare tratti latini e mediterranei... e come e se questi siano conciliabili con 0 incidenti.

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