domenica 26 giugno 2022

A piedi nella città dei ciclisti

Con il regredire della minaccia COVID la vita sta riprendendo in maniera normale e così le riunioni in presenza a Bruxelles. Sta di fatto che sono tornato da un'assenza di circa due anni, a parte un brevissimo "mordi e fuggi" a maggio.

Stavolta mi sono fermato due interi giorni, giorni di bellissima luce e fresco (anche troppo) che rendono la città veramente piacevole da girare.

Purtroppo l'eccesso di lavoro mi ha impedito di godermi la città spensieratamente, però mi sono imposto di raggiungere il luogo delle riunioni a piedi, cosa che permette di fare un pochino di esercizio e godersi il bel tempo.

Nel fare questo ho potuto rendermi conto del grande balzo in avanti in tema di mobilità sostenibile che è stato fatto in questi due anni di assenza.

Le biciclette
La ciclabilità è ulteriormente cresciuta e per sostenerla in maniera adeguata la ciclabilizzazione delle strade è diventata aggressiva. Quasi tutti i controviali dei boulevard sono stati trasformati in piste ciclabili, con un flusso sostenutissimo di ciclisti.

Rue Belliard e Rue de la Lois, le principali arterie in ingresso e uscita da Bruxelles sono state ridotte a colpi di New Jersey.

Ovunque ci sono ristrutturazioni in corso per adattare la città alle nuove esigenze.

Ah... ho notato una grande riduzione di pieghevoli rispetto agli anni passati. Nemmeno Brompton, che sono sicuramente un oggetto molto apprezzato da quelle parti. Mi riservo di capire meglio.

I monopattini
Su questa superba rete ciclabile circolano anche un po' di monopattinisti. Pochi rispetto alle bici e perfettamente integrati. Qualcuno manifesta l'italico vizietto del due su un monopattino, ma la circolazione su pista non ha gli stessi rischi di quella sulle strade.

I pedoni
Dal punto di vista pedonale è un paradiso. Innazitutto la gente trotta, non perde tempo sul marciapiedi a trastullarsi. In quest'ottica è comprensibile l'affermazione che "le strisce sono un prolungamento del marciapiedi", e infatti il pedone sulle strisce è sacro, quello fuori molto meno... anche questo è un bene. 

Le strisce pedonali che attraversano le rotaie del tram sono bordate di rosso a ricordare al pedone che il tram ha comunque la precedenza.

Il che fa vedere che da noi anche i pedoni sono dittatori in erba.

Inoltre al centro i cani (e i relativi guinzagli) sono praticamente assenti... anzi, è proprio una CSC (Città Senza Cacche)

I mezzi pubblici
Non li prendo molto, ma sono fantastici. Voi non potete capire l'effetto di passare dalla meraviglosa stazione Metro e Ferroviaria (nello stesso spazio, a quote differenti) di Schuman alla stazione metro B di termini, sporca e male illuminata (e non mi soffermo sulla popolazione umana, tipo gli zingari alle macchinette dei biglietti). 

Le auto
Confesso che in mezzo a tanta efficienza di mezzi pubblici non mi trovo da parecchio a circolare su auto a Bruxelles. 

Quello che si vede da fuori è la scomparsa del parcheggio gratis al centro, o meglio la sua riduzione in misura tale da non essere un fatto significativo. Chi entra in auto ci va per usare un parcheggio pubblico.

Gli spazi di cicrcolazione sono stati ridotti tenendo conto dei carichi effettivi, e con l'idea di non assecondare la circoalzione automobilistica più di tanto.

Che cosa succeda in periferia però non lo posso sapere, ne' come viva il residente "comune". So solo che in perferia, dove l'ambiente à meno felpato, la sera le stazioni tornano a non essere piacevoli, specie per le donne.

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