Forse è a causa dell'annunciato arrivo delle prime piogge che le strade si sono riempite di auto come da parecchio non ne vedevo... (e questo mentre il
load factor degli autobus è al di sotto della media, specie per le ore di punta).
In un paio di giorni in fanteria ho avuto modo di osservare da un'altra prospettiva i nostri coutenti della strada a quattro ruote e corazza dacciaio, e direi che mentre una maggioranza fa del suo meglio per convivere con gli altri, una minoranza (ma sempre dai numeri rispettabili) è diventata parecchio più aggressiva, gelosa nel contendere ogni centimetro di spazio disponibile, e anche gli incroci sulle striscie pedonali.
Ora io penso che si debba essere prudenti ma decisi nell'affrontare i passaggi pedonali, anche per rivendicare il diritto alla precedenza. Detto questo in circa 18 km percorsi a piedi ho avuto almeno sei incontri difficili, con due casi nei quali mi sono dovuto fermare per lasciare passare l'auto o, questa è la novità, uno str... in scooter. Ma proprio cattivo, tanto che gli avrei dato volentieri due pizze.
La cosa più aggressiva rimane però la sosta irregolare, che continua alla grande, minacciando sia pedoni che ciclisti.
Da pedone continuo a stupirmi non solo delle macchine lasciate alla grande sui passaggi pedonali, magari dalla sera prima, ma di come tanti automobilisti considerino naturale fermarsi sulle strisce pedonali, magari occupando tutto il passaggio, per telefonare o appoggiati alla macchina per aspettare qualcuno. Cose che in un paese più civile comporterebbero reazioni decise dei danneggiati che verrebbero spalleggiati da Polizia prima e da magistratura poi.
Da noi, invece, se ti ci metti a discutere e gli molli due pizze, la legge, invece di "dargli il resto" è capace di prendersela con chi "si fa giustizia da solo".
Ancora più incredibile è la dinamica di chi ferma l'auto sulle strisce mentre i pedoni stanno attraversando, bloccando il passaggio in tempo reale. Debbo dire che ogni volta debbo fare uno sforzo per mantenere la calma.
In bicicletta la situazione non è meno grave. Anche qui mi pare che la maggioranza degli automobilisti si è abituata ai ciclisti, anche se gli irriducibili non sono pochi. I più pericolosi continuano ad essere i furgoni (bianchi) con la loro fretta di consegnare e l'evidente disprezzo di chi -evidentemente- può permettersi una vita meno stressante della loro. Guidare con il telefono sempre in mano (ho capito che è obbligatorio se guidi un furgone) non migliora la situazione.
Quella dei telefoni diventa sempre più un problema. Innanzitutto non si capisce bene perchè in Italia l'auricolare e il vivavoce siano così poco usati. Per esempio circa sei mesi fa ho dovuto spostare la macchina con il carro attrezzi... ovviamente caricata auto e bici, e l'autista che deve andare su e giù per Roma attaccato al telefonino non aveva nè uno straccio di sostegno dello stesso e tntomeno un auricolare, strumenti direi fondamentali per questi tipi di lavoro (almeno i taxi i sostegni per il telefonino ce li hanno).
Tutto il resto dell'utenza soprattutto femminile, guida ormai con il telefonino in mano. Dalla lettura con una mano sola di Baudelariana memoria, alla guida con una sola mano (e senza occhi).
In tutto ciò la sosta selvaggia ci costringe ad immetterci nei "flussi vivi" di traffico, portando le nostre traiettorie lente a interferire con quelle più veloci delle auto.
La situazione di immunità di fatto che si è instaurata fa sì che i più audaci, svergognati o egoisti sono sempre alla ricerca di modi creativi di lasciare l'auto, che talvolta ci mettono in grave imbarazzo, in quanto con fantasia inibiscono l'uso delle traiettorie sicure.
Troppi altri lasciano la macchina in doppia fila semplice, senza pensarci troppo. Che gli altri continuino a circolare non glie ne importa proprio!!!
Che si può fare? Francamente la situazione mi sembra decisamente peggiorata rispetto al pre-pandemia, dove pure rimproveravamo un approccio di complice tolleranza con gli automobilisti.
Peraltro a Roma non si chiede più se la sosta è vietata... si chiede direttamente se ti fanno la multa a lasciarla in un certo posto, senza curarsi minimamente di osservare regole comuni.
E questo atteggiamento è esteso a tanti altri comportamenti, vedi per esempio i rifiuti, che tanti buttano dove capita fottendosene altamente di ambiente e degrado.