In questi tempi di riflusso ecologico, caratterizzati dai postumi della sbornia Gretina, #salvaiciclisti è una delle poche associazioni italiane rimaste a difendere l'uso della bicicletta come mezzo di trasporto.
Malgrado il nome, più che occuparsi strettamente (e soprattutto pragmaticamente) della sicurezza dei ciclisti "tra le macchine", ha sempre battuto la strada dell'antiautomobilismo, avendo come obiettivo di realizzare la sicurezza dei ciclisti attraverso l'eliminazione del peccato carraio. Che poi è un po' come la chiesa quando si dice non contraria al sesso purchè a scopo riproduttivo...
In questa prospettiva #salvaciclisti ha sempre duramente criticato la concessione di qualsiasi incentivo all'automotive, in particolare quelli all'acquisto di nuove auto.
Altrettanto ha sempre intravisto nella presenza di una forte industria automotive nazionale un freno al ridimensionamento del ruolo delle quattro ruote (ultimamente tutte motrici).
Bene, grazie alle ristrettezze di bilancio tutto questo sta cambiando.
Infatti la legge di bilancio dovrebbe (perchè ancora non è stata approvata in via definitiva) aver ridimensionato l'iniziale supporto di 4,6 mld di euro all'automotive ad un cifra che oscilla tra i 400 e i 600 mln di euro, quindi forse a malapena in grado di fornire qualche incentivo al consumo.
Questa decisione ha già scatenato i sindacati che hanno fatto una grossa manifestazione a Roma in difesa dei livelli occupazionali nel settore. Dove si dimostra che il difficile delle svolte green non è tanto trovare le tecnologie verdi, ma concepire e gestire la riconversione industriale, se non altro perchè non sempre questa avviene negli stessi paesi dell'industria di partenza.
Comunque, in vista della definitiva approvazione della Finanziaria #salvaciclisti dovrebbe prepararsi a fare un monumento al governo Meloni (suggerisco una statua da collocarsi nella ciclosquare romana San Silvestro) che sembra essere riuscito dove anche i governi di sinistra hanno sempre fallito...