domenica 20 luglio 2025

Piste motociclabili? Ci sono troppe bici elettriche truccate in giro per Roma. Bisogna fermarle prima che sia troppo tardi

Sono entusisticamente a favore delle biciclette elettriche a pedalata assistita perchè hanno smontato i principali tabù (fatica di pedalare, timore di sudare, andare piano) che tanto spaventano i Romani che si vorrebbero accostare alle due ruote ecologiche.

E infatti le piste ciclabili dei giorni lavorativi vedono ormai


una netta maggioranza di biciclette a pedalata assistita di varie forme e modelli, a cominciare dalle fat bike (che capisco, però non mi stanno per niente simpatiche) per finire alle pieghevoli ruota 16.

In questo eden di batterie si sta però infilando un brutto serpente, le ebike truccate. 

Già qualche anno fa assistetti ad una serata dimostrativa, serata estiva in uno stabilimento a nord di Terracina,  di un venditore di fatbike che, decantate le caratteristiche legali del prodotto, poi ti diceva piano piano che all'acquisto  avrebbe provveduto a rimuovere il blocco dei 25 km/h, in modo da poter raggiungere velocità motorinistiche. 

Ovviamente alla proposta avevo urlato Vade Retro Satana  tenendo riparandomi dietro gli indici a mo' di croce, ma temo che l'esorcismo non sia bastato.

A Roma stanno invece dilagando le bici che non necessitano di pedalare ma, simili ai ciclomotori termici della nostra giovinezza, rispondono direttamente ad un comando sul manubrio, simile a quello delle moto. Sono ormai diffusissime tra i rider professionisti, direi la regola, ma si stanno sempre di più infiltrando anche nelle piste ciclabili. 

In particolare vedo sempre di più minuscole bici elettriche, ruota 16 (o meno?) fatte per la taglia asiatica piccola, che in pratica non danno possibilita' di pedalare, e che quindi sono guidate con l'acceleratore come una normale moto. Però sono piccole e vanno piano.  Gli avvistamenti sono ormai quotidiani, in netto aumento negli ultimi due mesi.

E' un guaio vero? Secondo me sì, perchè se salta il tabù della pedalata assistita salterà anche quello della velocità limite, e ci troveremmo vere e proprie moto elettriche sulle piste e negli altri luoghi normalmente riservati alle biciclette, tipo i parchi.

Non più di una settimana fa mi sono imbattuto in un trio di pensionati (almeno dall'età apparente) in sella a quella nuova sciagura che sono la riproduzione di motociclette leggere però con la pedalata assistita. Ovviamente per peso del mezzo, posizione di pedalata e dimensione dei pneumatici, i pedali servono solo a stimolare il motore, ma anche queste erano state truccate per ripondere all'acceleratore a mano.

Per un'irruzione a scopo chiaramente pavoneggiatorio in un parco pieno di bambini non va bene e puo' essere foriero di prospettive inquietanti... finiremo per vedere infinite  riproduzioni di Harley Davidson a pedalata assistita a Villa Borghese?

Insomma, occorre che i vigili comincino a fare qualcosa, altrimenti rischiamo di trovarci come negli anni '70, dove a Roma era di fatto consentito andare in due sul motorino, senza considerare che in caso di incidente il padrone del motorino si sarebbe giocato la casa per il risarcimento non coperto dall'assicurazione... così le piste ciclabili potrebbero trasformarsi in piste motociclabili, con conseguente aumento della pericolosità.



A  

1 commento:

Anonimo ha detto...

Hai perfettamente ragione ma, come ricordi giustamente, da Roma in giù sui ciclomotori si andava in due... sono pessimista circa una giusta reazione dalle forze di polizia.