In bici
Il disfacimento improvviso di un lenzuolo mi ha portato da Ikea a Porte di Roma... Per andarci passo per Via Conti, che risalgo fino alla cima, dove una volta sorgeva il famoso "palo della morte" immortalato da Verdone.Proprio in quel punto, dove la via scavalca il viadotto Giovanni gronchi, invece del mitico palo, hanno fatto una bella rotatoria. Quel sabato mattina il Viadotto era interrotto, e io -inconsapevole del pericolo- mi sono trovato ad imboccare la rotatoria proprio davanti a un blocco di veicoli che vi si è riversato in massa.
In primis mi è passato accanto (nel senso che ho avuto la presenza di spirito di spostarmi, altrimenti mi sarebbe passato sopra) un camion leggero di quelli usati per i traslochi. Subito dopo una moto mi ha fatto il pelo e terza è arrivata un'auto che pur avendo tutta la rotatoria libera ha scelto di accelerare al massimo e sfiorarmi.
Più in la' verso Ikea, su Via delle Vigne Nuove, prima dell'imbocco della rotatoria un'auto, condotta da una persona apparentemente normale, ha cominciato a stringermi verso il marciapiedi, fino a farmi fermare, dopodichè ha imboccato un'altra uscita di rotatoria.
Ora perchè queste cose succedono se vai in bici e, per esempio, non se vai in moto?
Beh, la prima cosa è che se rompi il cazzo a uno in moto, e quello s'incazza davvero, con due tocchi di acceleratore ti corre appresso e tu non te lo togli più di dosso. Alla fine come minimo ti devi fermare, ci devi litigare, perdere tempo e forse vola pure qualche sberla.
Con il ciclista, se non c'e' traffico, acceleri e te lo dimentichi, a meno che non sia così costante, e privo di attività urgenti, da tallonarti e acchiapparti ad un semaforo.
Il lunedì seguente, all'incrocio tra Viale XXI aprile e Via Nomentana, ho evitato per un pelo un automobilista che è passato con il rosso pieno, molto attento a seguire il telefonino che aveva in mano. Per fortuna andava piano ed io sono sempre in campana a quell'incrocio, sono riuscito a non farmi mettere sotto. Il tizio ha continuato a consultare il navigatore tenendo il telefono in mano.
In macchina (con bici sul tetto)
Mi sono trovato a usare la macchina per una missione di sgombero, però ho pensato bene di unire utile a dilettevole caricando la bici sul tetto e usandola in loco per missioni tattiche.... purtroppo al ritorno ho incontrato traffico denso su Pontina e raccordo, e lì si è scatenato il finimondo.
Premetto che sul Raccordo, come in autostrada, cerco di essere veloce senza intralciare le corsie centrali e di sorpasso.
Innanzitutto una nota di biasimo per tutte quelle teste di cavolo che si mettono in marcia a 100 (ma anche 90) all'ora sulla corsia centrale quando hanno la corsia a destra completamente vuota. A quelli toglierei immediatamente la patente per non aver capito un cavolo della circolazione in sede autostradale.
Passiamo però alla corsia di sorpasso... li conta la legge del SUV... tu puoi andare a 130 dietro una colonna di macchine che vanno a 130, ti arriva sempre la testa di cazzo che ti fa i fari e ti tallona ben sotto la distanza di sicurezza.. Perchè? perchè -come detto- è una massima testa di cazzo che andrebbe mandata in bicicletta muscolare per il resto della sua vita.
A piedi
A piedi ho girato tanto, ma questo non mi era mai successo prima: attraverso sulle strisce, insieme ad un altro gruppo di pedoni, Via San Martino della Battaglia, e dal semaforo dell'incrocio a monte, proviene un SUV in accelerazione che rivolto verso noi fa il segno di no con l'indice della mano destra per comunicarci che non intende fermarsi per lasciarci passare e quindi è meglio che ci fermiamo noi. E così va, continua altri 40 metri e si ferma al semaforo successivo.
Al che faccio uno scatto per raggiungerlo, sfondare il vetro ed estrarlo dall'abitacolo senza slacciargli a cintura di sicurezza, ma viene salvato dal provvidenziale verde del semaforo.
Guidatori tossici e come liberarsene
E' chiaro che il diluvio di incidenti che continuiamo a subire è la somma di due tendenze: da una parte le persone "normali", che guidano con la "normale" attenzione e prudenza, e che fanno errori di guida "normali", che però vengono amplificati dal mancato rispetto di norme basiche di sicurezza, come un eccesso di velocità non criminale (i.e. andare a 65 dove c'e' il limite 50, la sosta irregolare che può creare situazioni di pericolo oltre l'intenzione del guidatore).
Vi è però, sempre più forte, il dilagare di guidatori tossici su autoveicoli (quelli su due ruote normalmente durano poco), SUV, furgonati, e chi più ne ha più ne metta, che sfogano il loro risentimento generico verso la vita con una guida aggressiva, altamente pericolosa.
Il problema è che gli strumenti che normalmente vengono usati, tipo Autovelox o multe automatiche, sono abbastanza efficaci nel primo caso (basterebbe solo usarli di più e meglio), ma sono poco o nulla efficaci contro il guidatore tossico, che in genere è abbastanza scaltro da mettersi al riparo da minacce così superficiali.
Per il guidatore tossico vedo solo mezzi civetta dotati di telecamere che riprendano gli episodi di guida tossica quando si verificano, la conseguente sospensione o confisca della patente. Conta soprattutto la la voglia di individuarli e toglierli di mezzo prima che provochino tragedie.