Sarà il freddo che tiene lontani i motorini dalle strade, ma da qualche giorno, almeno un paio di settimane direi, ho notato un calo del traffico e, al tempo stesso, un sovraccarico dei mezzi pubblici. Prendo spesso la metro B, ed la mattina è veramente un grosso problema. Alla stazione di Piazza Bologna, talvolta occorre attendere vari convogli prima di salirci.
Ho esternato questa mia sensazione ad alcuni amici automobilisti, i quali hanno, follie natalizie a parte, sostanzialmente confermato le mie sensazioni. Però asseriscono che il calo è generalizzato, ed è in atto da almeno un anno.
Tutti attribuiamo questo calo allo stato di crisi dell’economia. Molti hanno fatto un po’ di conti e hanno deciso che l’uso del mezzo pubblico invece dell’auto è un modo per far quadrare i conti a casa.
Forse questo è uno dei pochi effetti positivi della crisi, e occorrerebbe trasformarlo in un’opportunità, ovvero cercare di trasformare il passeggero di necessità in un passeggero di elezione.
A questo punto, molto banalmente, abbiamo due effetti contrapposti. La diminuzione del traffico aumenta la velocità dei mezzi di superficie, e quindi la convenienza del mezzo pubblico.
D’altra parte l’aumento dell’utenza significa più affollamento, con diminuzione del comfort di trasporto. Maggiore affollamento significa anche più sicurezza, almeno per quanto riguarda le aggressioni.
Chi vincerà? Io credo che il ritorno al mezzo pubblico sia difficilmente reversibile, almeno dal punto di vista degli individui, anche perché il prezzo della benzina sta ricominciando ad aumentare.
Il problema è come la maggioranza degli utenti di mezzo pubblico possa influire sul miglioramento pratico del trasporto, creando un circolo virtuoso che ridimensioni il rapporto tra mezzo pubblico e privato, con benefici reciproci.
Non credo che il Comune intenda aumentare le corsie preferenziali, in quanto invise agli automobilisti. L’apertura delle nuove metropolitane, vero fattore di crescita del trasporto pubblico, purtroppo segue tempi propri, non controllabili dall’amministrazione.
Rimane la strada di una gestione più efficace, seria, ed attenta alle esigenze dell’utenza, così come la protezione degli spazi del trasporto pubblico dall’invadenza degli automobilisti. L’aria che tira sembra invece tutt’altra, con la solita gestione “alla romana” della cosa pubblica.
Purtroppo il Comune non ha inteso percorrere la strada del bike-sharing, un potente moltiplicatore dell’efficienza del mezzo pubblico (I maligni diranno che affidarlo all’ATAC è stato proprio affossare il bike sharing).
Oltre al solito problema del costo del servizio, non sembra che alcuna iniziativa sia presa per estendere le postazioni a tutte le stazioni della metro e delle ferrovie, in modo da aumentarne l’ambito di convenienza intorno alle fermate.
Lo stesso Piano della Mobilità Sostenibile(?) non porta indicazioni chiare sul bike sharing. E’ evidente che, malgrado le ottime prove in altre città, a Roma non ci si vuole fare affidamento. Occasione perduta.
E per noi ciclisti? In linea di massima la diminuzione del traffico non è male, se non altro dovrebbe calare l’inquinamento. Purtroppo in assenza di controlli le macchine residue aumentano la velocità, e quindi aumenta il pericolo di incidenti.
Io continuo a vedere in aumento l’uso della bicicletta, anche se siamo ancora lontani dalla vera massa critica, anche perché l’infrastruttura ciclabile è ancora troppo dispersa e troppo orientata ad un uso ludico.
lunedì 8 febbraio 2010
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6 commenti:
Anche io ho notato che la bicicletta, mano mano, aumenta e prende piede.
Sarebbe interessante quantificare l'incremento, insomma per evitare che sia solo una nostra impressione.
a proposito di metro B invece ... a me pare che sia diminuita la frequenza dei passaggi, in particolare durante le ore di punta, anche 6-10 minuti... vi risulta?
sicuramente nel percorso casa ufficio ho notato una flessione del traffico... oserei dire che il traffico e' dimezzato nelle ore pomeridiane (17,00 - 19,00)....non so se questo fenomeno sia dovuto alla crisi in atto o, come personalmente credo,ad un uso piu'razionato e attento dell' uso della macchina
Comunque sia, credo che una maggiore offerta di trasporto pubblico avrebbe un impatto notevole sulla diminuzione dell'uso dell'auto.
Pensate solo ad avere la metro B1 già in funzione o il prolungamento dell'8 a Termini, o addirittura la linea C.
E anche un buon bike sharing!
scriviamo, per favore, all'indirizzo email del sindaco per le nostre proposte sul bikesharing?
P.s. La metroB ha problemi in questi giorni perché stanno facendo sperimentazioni sui treni CAF e sull'inserimento della B1.
Quando la B1 sarà aperta la frequenza tra Bologna-Eur sarà raddoppiata.
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