Come se la Salaria, la parte oltre il quadrifoglio dell’Olimpica, non fosse già abbastanza difficile per le bici, quest’estate si è aggiunta un’altra minaccia.
Stavo arrivando dal ponte sull’Aniene, andando verso l’Aeroporto dell’Urbe, quando, in velocità per superare la chicane all’altezza dello stabilimento dei Monopoli di Stato (per intenderci dopo la chicane sotto il terrapieno del futuribile anello ferroviario), senza necessariamente essere schiacciato dalle auto, piombo su una di quelle trincee malamente rabberciate.
Nessun problema per le auto, ma terribili per biciclette e anche, suppongo moto. Per fortuna il biciclettone è ammortizzato a prua, ma le scosse sono tali da dover rallentare la pedalata.
Non conosco i regolamenti dei lavori stradali, ma ho capito che nel mondo moderno, chi scava quelle maledette trincee ha solo un obbligo generico di coprirle, ma nessuno di ripristinare una continuità seria e soprattutto requisiti di strada liscia che vadano bene per le biciclette.
E’ tempo di porvi rimedio e cambiare questi benedetti regolamenti, o le relative prassi.
martedì 31 agosto 2010
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