venerdì 10 dicembre 2010

Vogliamo parlare di sampietrini?

Oggi ho perso la luce posteriore su Viale Aventino, credo di fronte alla FAO.

Di solito cerco di passare sul marciapiedi, ma oggi era presto e c'erano troppe persone... così sono stato sul pavè, dietro ad un autobus, e oltre alle solite scosse sono passato a gran velocità su di un avvallamento trasversale a tutta la corsia.

Ammazza che botta!

Fatto sta che la luce posteriore, appuntata su uno scatolone di cartone che stavo portando sul portapacchi, alla fine non c'era più.

I sampietrini non sono adatti alle strade moderne, perchè con il traffico pesante si scompaginano, e la manutenzione delle strade della Roma attuale è più vicina a quella del tardo impero che a quella dell'epoca di Augusto.

E' un po' come figurarsi le strade dell'antica Roma guardando il basolato sconvolto dell'Appia Antica (che ho scoperto essere un rifacimento medioevale). Le strade romane erano invece piuttosto piatte, come per esempio si può notare dai tratti superstiti dell'antica Prenestina.

Rimanendo ai sampietrini, quelli messi in opera sull'Appia Antica sono molto accettabili... percorribili, danno l'idea della strada antica.

Ma sulle grandi vie di scorrimento, tipo Via Nazionale, secondo me sono un costosissimo errore.

Non solo hanno bisogno di essere sigillati dall'asfalto alle giunzioni, ma se la strada è lasciata a se' stessa, i mezzi a due ruote (moto e bici) si trovano in seria difficoltà.

E di questi tratti maltenuti ce ne sono tanti: Viale Aventino è uno di questi, ma anche via di Santa Costanza, e svariati altri che in questo momento non mi vengono bene.

E' molto importante che siano rimessi a posto e curati, altrimenti è meglio sostituirli con l'asfalto.

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