Dopo la sbornia di biciclette della domenica è arrivato il lunedì a riportare le cose a posto. Eppure, meraviglia, ho visto tanta gente in bici, almeno una decina nel breve tragitto tra Piazza Indipendenza e Piazza Vescovio.
Vi sembrano poche? A me no! E la cosa fa ben sperare, se non altro perché non può essere solo “colpa” del bel tempo o del caro benzina o del caro assicurazioni… magari un po’ di tutti e tre ci stanno pure.
In compenso mi sono dovuto difendere da qualche colpo di testa di scooterista che sembra non considerare noi ciclisti. In un paio di casi mi sono preoccupato e ho dovuto tirare i freni.
Infine la maledizione delle auto si sosta in doppia fila o lato cassonetti. E quelle sono proprio pericolose, specie quando il traffico accelera.
Bene, ora provo a rispondere ai tanti commenti ricevuti per il post di ieri, ringraziando tutti coloro che sono intervenuti.
Cominciamo da Bikediablo:
a) Il tuo sito è bellissimo utilissimo e ci mancherebbe altro che non possa consigliarlo anche nei commenti ai miei post!
b) Sono d’accordo sulla differenza tra spostamento e gioco. Diciamo che le piste dei parchi dovrebbero costare da 1/10 a 1/20 delle piste su strada, in quanto sterrate e non asfaltate, e questo dovrebbe essere il loro vantaggio. Questa doveva essere la logica della Roma-Fiumicino sull’argine destro del Tevere, mentre sul sinistro doveva essere un’asfaltata per servire la mobilità dei quartieri…
Riccardo: sono d’accordo al 100%. E’ anche la dimostrazione che il trasporto “di massa” con la bicicletta richiederebbe vere e proprie strade e non semplici piste. Io stesso mi sono trovato su Via XX Settembre in un gruppone di ciclisti e si andava pianissimo… effetto Critical Mass! Però tutti quei bambini che divertimento, specie quelli che assaporano le prime volte che guidano un mezzo insieme agli adulti!
Ubik: come altri spesso temo che il famoso piano sia solo una scusa per non fare nulla senza farsi criticare… vedi il link, qualora ti fossi perduto il post scritto a suo tempo. Una citazione: Nonostante la stretta finanziaria, il Comune non ha rinunciato al piano della ciclabilità.. ma solo alla sua attuazione.