Dopo un anno di attesa, alla fine sembra che la giunta Marino abbia partorito qualche miglioramento per noi ciclisti, in ciascuna delle aree che ci interessano, ovvero sicurezza, ciclabilità e intermodalità.
Nel campo della sicurezza non poniamo che vedere con favore il primo assalto alla velocità urbana con l'installazione di molti autovelox dentro Roma.
Per la ciclabilità l'apertura del parco lineare di Monte Mario e per l'intermodalità l'annuncio di un'ulteriore allargamento degli orari di trasporto bici nella metro e la comparsa del trasporto bici sui bus e tram. Una bella infornata, almeno in apparenza.
Sicurezza - Autovelox
Ovviamente c'e' stato un diluvio di multe. Le vittime sono molte, a dispetto dell'ampia pubblicizzazione che è stata data all'installazione. Solo che a Roma anche gli automobilisti prudenti vanno a 70 dove c'e' il limite a 50... chiaro che ogni Autovelox miete, all'inizio, una marea di vittime.
Gli automobilisti sono notevolmente incazzati, come ci si poteva attendere. Sembrano colpiti in uno dei diritti apparentemente fondamentali: quello di uscire tardi di casa e provare a recuperare correndo.
A noi ciclisti interessa molto riaffermare il principio del rispetto dei limiti di velocità. Questo è bene e spero che si diffonda rapidamente. Purtroppo se si va a leggere la dislocazione delle macchinette, si tratta soprattutto di strade non frequentate (o non frequentabili da ciclisti).
Non meno grave è la circostanza che gli autovelox raro spenti la notte... meglio, non avendo il flash, molto semplicemente, non sono in grado di assolvere la loro funzione nelle ore di oscurità. Una bella limitazione, specie durante l'inverno (dalle 5 in poi...). Insomma, a parte le pattuglie, dal tramonto all'alba liberi tutti.
Comunque non facciamo i pessimisti. Speriamo presto in un'estensione ad altre arterie (Casilina, Prenestina, Togliatti) più frequentate da noi ciclisti. In ogni caso occorre continuare a mettere autovelox. Alla fine ci si accorgerà che i tempi di percorrenza non variano ci tanto. In compenso dura di più la benzina, si ha meno stress e soprattutto gli incidenti mortali (e anche le lesioni) alla fine crollano. Potrebbe anche uscirci una riduzione delle assicurazioni (questa no, è veramente da fantascienza...)
Il parco lineare di Monte Mario
Prima che apriate bocca: lo so che non è una pista da ciclomobilismo, ma comunque è un percorso molto bello che si snoda in una zona molto bella di Roma, Monte Mario e Aurelio.
Parte dal Parco di Monte Ciocci e arriva fino a Piazza Santa Maria della Pietà, un bel percorso con parecchi panorami. E' realizzato sul tetto della galleria che ingloba la ferrovia Roma-Cesano-Viterbo, e per questo ha la fortuna di collegare ben quattro stazioni, da Appiano alla Balduina (mi pare) a Santa Maria della Pietà.
Non è ciclomobilismo perchè manca una vera connessione con Roma. Infatti dalla splendida terrazza di Monte Ciocci si precipita a valle a Via di Sant'Anastasio. Fosse stato seguito il progetto originale, che includeva galleria e viadotto, si sarebbe arrivati alla stazione San Pietro, e allora sì che sarebbe stata una vera pista per collegare un quartiere al centro.
C'e' sempre tempo a farla... per adesso godiamocela così com'e', almeno finché non arriva. la calura estiva!
Bici su metro, bus e tram
Evviva! si ritorna all'attacco dell'intermodalità. Solo chi usa la bici con continuità sa quanto può essere utile contare su di un aiutino da parte del mezzo pubblico.
Sono appena reduce da un brutto caso di squarcio di pneumatico e me lo sono cavata solo perché avevo la pieghevole,altrimenti sarei rimasto per strada.
Va pero 'tenuto conto che comunque la bici sul bus si scontra con un problema di appagamento, per cui rimane sempre una soluzione di emergenza. Più interessante una ulteriore espansione dell'orario di accesso delle biciclette alla metro, che garantisce l'attraversamento della città, molto utile in vari casi.
Si riuscira' a cambiare qualcosa? Forse sì,suvvia, siamo ottimisti per mezza volta...
Prossimamente su questi schermi: NO! Il bikesharing elettrico NO!
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