Doveva succedere... era inevitabile . .. Dopo il bike - sharing elettrico e l'autostrada Roma - Latina, si è manifestata un'altra grande calamità dei nostri tempi, il Tevere navigabile...
Premetto che di navigabilita' del Tevere non so nulla, meno che mai dei vantaggi che porterebbe. Ad occhio e croce sembrerebbero alquanto modesti in termini trasportistici.... Qualche chiatta, ammesso che convenga, qualche vaporetto per turisti... poi certo, ci sono quelli che vorrebbero usare il Tevere per il trasporto pubblico locale... ma andiamo siamo seri.
Piu' preoccupante appare la spesa: 100 milioni di euro, 40 dei quali di finanziamento europeo. Una cifra spaventosa, per vantaggi inesistenti o quasi (attendo con ansia eventuali smentite).
Ad occhio e croce vedrei vari impieghi piu' produttivi per quei soldi, a cominciare dal potenziamento della Roma-Lido fino alla chiusura del mitico anello ferroviario, rivolgiamoci a Sauron che sicuramente per gli anelli e' meglio di tanti amministratori.
Ancora piu' egoisticamente penso che quei soldi potrebbero essere impiegati per realizzare la rete di piste ciclabili che meriterebbe la comunita' di ciclisti di Roma, in espansione sempre piu' esplosiva. Ma questo e' un leit-motiv che nel Lazio si ripete spesso. In ufficio e' stata lungamnte appeso in bacheca un articolo che perorava rendere navigabili i canali della pianura pontina, per favorire il turismo. Farci le piste ciclabili sugli argini no, quello sembra non porti turismo...
L'unica piccola consolazione per noi ciclisti potrebbe essere l'inclusione nel progetto di una pista ciclabile sugli argini, meglio una per argine!
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