Quando la Patria chiama occorre rispondere.
Così ho fatto la scorsa settimana trasferendomi a Bruxelles per vari incarichi. Ho passato nella capitale dell'Unione Europea una settimana di lavoro alquanto serrato.
Ma che c'entrano i "babbani"?
Beh... dopo una settimana in una capitale dell'Europa del "Nord", finisci per disabituarti a Roma. Cominci ad abituarti alle strade pulite, ai mezzi pubblici efficienti e affollati al punto giusto, alle persone cortesi... addirittura al bike sharing! Insomma una vacanza rispetto alle dure necessità della vita romana, soprattutto se incontri un tempo decente, ovvero fresco ma soleggiato (poi e' arrivata le nebbia -tutto il giorno- a luglio)
Ma vediamo i punto principali della babbanaggine di una settimana:
Bike Sharing
E' utile, e ti permette di girare la città a costo quasi nullo. Io ne ho fatto un uso anche extra-urbano, perchè approfittando delle infinite serate nordiche, dopo il lavoro mi sono fatto un giro nella Foresta dei Sogni, un'area grande quasi quanto la Pineta di Ostia alle porte di Bruxelles.
Bellissimo posto, specie per un Romano, con i sentieri divisi per ciclisti, cavalieri e camminatori!
Comunque il bike sharing è forte e va bene.
Pulizia delle strade
BRU non è una città pulita secondo gli standard nordici, ma con Roma non c'e' paragone.
Praticamente assente la spazzatura, e con il fatto che non ci sono cassonetti, non ci sono nemmeno i frugatori di cassonetti! Bel progresso!
Parchi e giardini sono tenuti anche meglio. La Foresta dei Sogni non aveva una carta. E nemmeno accampamenti di Est Europei, signorine al lavoro, etc. Etc.
Strisce Pedonali
Vivaddio funziona tutto secondo natura:
A) quando sei sulle strisce ti danno la precedenza e attraversi tranquillo;
B) se ti beccano fuori dalle strisce ti mettono sotto...
Mezzi Pubblici
Costano poco più di quelli romani ma sono un paradiso. Puntuali ed efficienti, non sono neanche tanto affollati. Soprattutto hanno l'aspetto pulito, ordinato, sono praticamente privi di graffiti e scritte, parti rotte o sradicate, macchinette sfondate.
La parte nella quale giro io è poi popolata di persone civili, che ti fa riscoprire il piacere di viaggiare tutti insieme. Niente a che vedere con la popolazione romana.
Ovunque sono appesi manifesti che ricordano che viaggiare bene sul mezzo pubblico è anche un fatto di cortesia e quindi invitano al saluto reciproco tra passeggeri e autisti...
Gente
A differenza di Roma qui tutti hanno un aspetto indaffarato e si vestono e si comportano come facenti parte di organizzazioni e processi produttivi, con doveri e diritti. Manager da manager, impiegati da impiegati, operai da operai, senza vergognarsi.
Quando giro a Roma penso che almeno la metà della gente che gira per strada appartenga alla categoria dei fancazzisti. Vestiti, atteggiamenti, espressioni, interloquire, uso sistematico del dialetto, totale incomprensione delle esigenze di una società moderna e civile, testimoniano una vita spesa a non fare un cazzo.
Poi ci meravigliamo se andiamo falliti.
L'altra metà del cielo
La sorpresa è che vestono carine, qui lo stile escort proprio non va. Insomma, tutto molto rilassante e senza l'aspetto da bordello a cielo aperto che caratterizza la città eterna.
Le altre, quelle che si vestono con poca accuratezza, non hanno cmq l'aspetto orribilmente scaciato delle nostre periferie.
Il sexy appare casualmente, in un vestito un po' troppo corto, un po' troppo trasparente o un pelino più scollato. La sera è lo stesso, anche se in un ambiente così tranquillo, basta poco per farsi notare. La sera c'e' qualche concessione in piu', ovviamente.
L'insieme è enormemente rilassante, soprattutto non ti grava addosso quella sensazione perpetua di qualcosa che non va per il verso giusto.
Zingari
Come gia' detto, non essendoci cassonetti non ci sono i rovistatori. Gli altri non rimediano un euro di elemosina, neanche quelli che suonano sulla metro.
Non mi meraviglia che si stiano trasferendo tutti da noi...
In compenso hanno i quartieri arabi, dove non si scherza.
Conclusioni
Non è un caso che tutti i colleghi che si fermano un periodo qui alla fine trovino difficile ritornare indietro. Se non ci fosse il tempo infame...
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