martedì 23 settembre 2014

La chiusura dell'anello ferroviario

Sono proprio di un'altra generazione e non sopporto le allucinazioni collettive, come quella sche ci sta propinando il sindaco...

Infatti provengo dalla notte dei tempi quando chiudere l'anello ferroviario faceva parte della cura del ferro, e consisteva nel completare i binari attonro a Roma con un ponte ferroviario a Nord, altezza Salaria, in modo da permettere di raggiungere Roma Nord Ovest da Roma Nord Est senza passare da Roma Sud... una rivoluzione per la mobilita'  romana. Costerebbe poche decine di milioni e consentirebbe di avere -in pratica- una linea della metro in piu'.

Di questo ambizioso progetto, il cui rapporto beneficio/costo e'  altissimo, non c'e'  traccia nel lessico mariniano... che invece usa l'espressione per indicare invece la chiusura alle auto all'interno della zona dove "sarebbe dovuto esserci" l'anello ferroviario a sostituire l'auto.

Il motivo appare ben lontano da considerazioni trasportistiche, ma improntato a fare cassa con gli ingressi. Infatti tra Roma NW E NE l'unico collegamento rimarra' l'Olimpica. Quindi chi vorra' usare il treno dovra' rassegnarsi a "buscare il levante per il ponente",  oppure a prendere l'auto... pagando.

Ora, questo sembra perfettamente in linea con l'amministrazione Marino.  Che si differenzia da quella Alemanno per un tratto essenziale: Alemanno faceva cose sbagliate. Marino fa cose giuste manella citta'  sbagliata...

Marino, ricordati:non e' con l'oro, ma con il ferro che si libera Roma. In tutti i sensi...

PS: e' probabile che l'anello ferroviario venga chiuso a beneficio TAV...  basti vedere il progetto Gronda Nord che gli assomiglia proprio....

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