Di colpo la temperatura e' crollata, ieri sera addirittura intorno ai 10 gradi, e per la prima volta da un periodo lunghissimo non solo non abbiamo avuto il caldo umido di questa estate, ma addirittura chi e' incautamente uscito in abiti estivi ha rischiato di buscarsi una polmonite. Personalmente ho avuto l'accortezza di portarmi il windstopper deploiato (dall'inglese deployment) al momento critico.
Alla faccia del cool.
Chiaramente la potenza muscolare si e' scatenata, e a vestiti asciutto, ovvero senza sudare, vi e' stato un repentino taglio dei tempi di percorrenza, anche intorno al 20%, specie in quelle tratte fatte col vento prevalentemente a favore.
La discontinuita' termica ha comunque permesso di convalidare la fine astronomica dell'estate. Da adesso in poi se fa caldo e' l'ottobrata romana, l'estate di San Valentino (quando a Chicago Al Capone li fece fuori tutti perche' a novembre aveva le caldane), l'estate indiana, ma non piu' l'estate estate.
A quando il ritorno del velluto e dello spinato di tweed?
Beh... non vedo tutta questa fretta, per adesso mi contento del pantalone lungo e della riduzione delle zanzare.
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