La notizia l'ho trovata su Roma Today mentre stavo all'estero: in una conferenza stampa la Sindaca ha annunciato la decisione di fare una bikelane sulla Prenestina, dalla Togliatti a Porta Maggiore, quindi circa 5 km.
Un'opera molto importante, destinata a realizzare una specie di ferro di cavallo saldando la pista della Togliatti con l'altra bikelane della Tuscolana. Una dimostrazione pratica che il settore della ciclabilita' e' l'unico nel quale l'Amministrazione Comunale puo' fare grandi opere con pochi soldi... e passare alla storia per questo.
La soluzione scelta e' quella della bikelane, con l'unica eccezion e del tratto tra Largo Preneste e Piazzale Prenestino dove verra' utilizzata la pista gia' esistente sul marciapiedi.
La bikelane sara' ricavata spostando il parcheggio delle macchine verso il centro della strada, in modo da ottenere la protezione della corsia dal traffico, conservarae i posti di parcheggio e restringere la Prenestina abbastanza da scoraggiare la sosta in doppia fila...
Su questa ultima affermazione qualche dubbio ce l'ho, visto che tutte le mattine sul tratto prima di Largo Telese parcheggiano in seconda fila fior di camion che comunque lasciano solo una misera corsia per le auto.
Bene, la notizia e' entusiasmante. Se unita alla realizzazione della pista sulla Nomentana, che prosegue anche se lentamente e quella della Tuscolana (della quale pero' non ho notizie fresche) la famosa ossatura radiale sta prendendo forma.
Appena in tempo, direi, per evitare che il numero crescente di ciclisti si faccia da se' la propria corsia direttamente nel traffico.
Commenti marziani? Beh... si'.
A Bruxelles vedo tante bikelane, ed in effetti se usate in maniera disciplinata smaltiscono un sacco di traffico. Per quanto relativamente tanti, sulla Prenestina e' difficile vedere (per adesso) piu' di quattro o cinque ciclisti per volta. Quindi la bikelane e' piu' che sufficiente.
Sulla bikelane al di la' delle macchine in sosta (la stessa soluzione di Porta Portese) ho molti dubbi. Non tanto di percorrenza (attenti alle sportellate dal lato destro), quanto di parcheggio sbagliato (troppo interno) e soprattutto di pulizia... come fara' l'AMA a pulire una cosa che non raggiungi con i mezzi meccanici? Questo potrebbe diventare un vero guaio, al di la' delle ottime intenzioni dei progettisti.
Inoltre sulle discese della Prenestina si va veloci, anche con la pieghevole si toccano i 30... chi avra' il coraggio di farlo sulla bikelane con le auto parcheggiate sulla sinistra? Molti opteranno comunque per la strada.
Un'ultima osservazione: secondo l'articolo la ciclabile sulla Prenestina sarebbe l'avvio della riduzione dello spazio delle automobili nella nostra citta'...
Mi vien che ridere....
Queste cose si fanno con gradualita', non si riescono a saltare le generazioni di prodotto. Infatti, malgrado i tempi storici siano piu' che maturi, tutti in Europa lo fanno, provate a parlarne con qualunque dei vostri amici "normali", ovvero automobilisti...
A Roma prima di ridurre lo spazio delle automobili, cosa che richiede un fortissimo consenso della popolazione, occorrerebbe ridurre i comportamenti criminali, ovvero l'eccessiva velocita' e la sosta sulle strisce pedonali, e quelli incivili, ovvero la sosta in seconda fila.
Gia' quella sarebbe un principio di alba, far capire a noi romani che ci sono regole che vanno rispettate.
Perfino a Roma.
sabato 15 settembre 2018
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