Su Roma Today è apparsa la notizia che nel bilancio comunale è ricomparso il finanziamento del ponte ciclopedonale che dovrebbe collegare la zona di Sacco Pastore a Conca d'Oro.
Non ho capito come e dove, nel senso che Conca d'Oro è a Ovest del Ponte delle Valli, sacco pastore è a Est del ponte delle Valli e non sono riuscito (sicuramente colpa mia) a trovare una mappa che illustri la posizione di questo futuro gioiello...
Futuro una minchia diranno i più informati, perchè lo stesso rendering era già stato presentato un po' di anni fa, anche allora molto discusso, finanziato, sfinanziato e mai realizzato. Bellissimo, forse, ma il punto non è questo.
Il punto è che l'Aniene è passato in vari punti, la Via Nomentana lo passa a Ponte Nomentano e a Ponte Tazio, poi c'e' il Grande Viadotto delle Valli e infine Ponte Salario dove passa Via Salaria.
Infatti mentre si continua a favoleggiare di questa passerella ciclopedonale, che avrà solo respiro locale, nessuno ha pensato a fare una bella pista ciclabile su Ponte delle valli, cosa che si farebbe con due lire e darebbe uno sfogo alle piste di Viale Jonio. Altrettanto si potrebbe fare su Ponte Salario (magari con un piccolo sbalzo) e nemmeno una minchiosissima striscia ciclabile sui due lati di Ponte Tazio.
Insomma, la ciclabilizzazione di Roma non è un processo razionale, ma un tram sul quale associazioni varie e comitati di quartiere, fanno salire una serie di animali chimerici, dalla pedonalizzazione dei fori, al GRAB, adesso questo ponte che serve solo a quelli di Sacco-Pastore.
Il risultato finale è che nessuno di questi animali chimerici si realizza e i veri ciclomobilisti, quelli che usano biciclette e monopattini tutti i giorni, vengono lasciati in mezzo alle auto.
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