La difficoltà di circolare con la bicicletta a Roma è molto superiore alle difficoltà che pongono il traffico caotico e i sette colli.
In effetti a Roma non si è ancora partiti a rimuovere le condizioni che svantaggiano l'uso della bicicletta. Quali sono queste condizioni?
1) La sosta in seconda fila
Forse una delle abitudini automobilistiche più pericolose, in quanto costringono il ciclista a reimmettersi nel flusso del traffico per superare il mezzo in sosta.
Doppiamente dannosa, perchè la possibilità di usare in modo scorretto l'automobile ne moltiplica l'utilità per il singolo a scapito della comunità, che vede rallentare anche il mezzo pubblico (con conseguente aggravio di costi).
2) La separazione dal resto del traffico.
Per la bicicletta la separazione dal resto del traffico significa sicurezza e minore inquinamento. Malgrado a Roma vi sia abbondanza di spazio solo recentemente è stata avviata una politica delle piste ciclabili.Piste che sono comunque rivolte agli usi ludici, più che all'uso lavorativo di tutti i giorni. La prova? che sfiorano appena le scuole, dove vi è il maggior numero di potenziali utenti della bicicletta.
3) I Percorsi irrazionali
Malgrado sia il mezzo più lento, la bicicletta è ancora costretta a seguire una circolazione strutturata per i veicoli a motore. Innanzitutto vi sono i sensi unici. Fatti per consentire la rapida circolazione dei veicoli a motore, sono devastanti per le biciclette, allungando i percorsi in maniera intollerabile. Anche le piste ciclabili, a pèarità di partenza e di arrivo, seguono percorsi più lunghi e con maggior dislivello delle biciclette. Esempi: la pista dell'EUR, che ha quasi il doppio del dislivello e della lunghezza rispetto alla Cristoforo Colombo.
4) La sosta sicura
La bici è un mezzo soggetto ai furti. Tutti i parcheggi per mezzi a due ruote non permettono di lasciare in sicurezza le bici. Scuole e uffici, quando hanno cortili, non hanno rastrelliere per biciclette.
Qualcosa si sta facendo per le metro e le stazioni, ma si tratta di poche unità, in realtà uno scherzo.
giovedì 3 gennaio 2008
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