Sulla riapertura di Viale Libia al traffico privato hanno detto in parecchi... ma troppi, per varie ragioni, hanno fornito se non notizie sbagliate, sicuramente mezze verità. Allora, pur non pretendendo di dare 100% di verità, cerchiamo di portare la conoscenza della storia almeno al 75% di verità.
Innanzitutto quando parliamo di “Viale Libia” intendiamo in genere un asse che va da Piazza Istria a Piazza Gondar, e quindi comprende Corso Trieste (Istria/Annibaliano), Viale Eritrea (Annibaliano/S. Emerenziana) e Viale Libia propriamente detto (S. Emerenziana/Gondar). Vedi mappa allegata.
La storia comincia quando il Comune, costernato di dover limitare il traffico per i dati catastrofici che provengono dalla centralina di Piazza Gondar, decide di trasformare Viale Libia in strada verde. All’epoca Viale Libia era una specie di inferno di auto. E anche le auto erano differenti: benzina al piombo, benzene in quantità, tutto Euro 0 o Euro 1. Ninete marmitte catalitiche.
L’operazione ebbe, secondo me, un buon risultato. Infatti la strada fu sottratta al traffico di attraversamento, malgrado le macchine continuassero circolari e parcheggiare. I mezzi pubblici, gli unici che poterono usarla per attraversamento, ebbero una loro corsia preferenziale, e tutti sembrarono passabilmente soddisfatti.
Certo, si riempirono di traffico le vie circostanti, nelle ore di punta, ma se vogliamo era il periodo nel quale fervè la ripresa del trasporto pubblico. L’unificazione del biglietto tra ATAC e COTRAL (ora non è più così). Il percorso del vecchio 310 fu finalmente esteso da Piazza Istria a Piazza Vescovio, garantendo l’accesso comodo alla metro di Piazza Bologna e dopo un po’ arrivò l’80 express, collegamento veloce con il centro. Era il periodo nel quale a Viale Regina Margherita il tram venne messo su corsia propria e finalmente acquistò una velocità decente… che tutt’ora mantiene.
Ma perché furono tutti passabilmente soddisfatti: perché la corsia di marcia delle auto private fu usata come sosta in seconda fila (contenti i negozianti) e il resto del traffico privato convisse serenamente con i bus senza intralciarli in maniera significativa, se non a Viale Eritrea il pomeriggio (direzione Gondar) e a Corso Trieste la mattina verso Piazza Istria. In particolare la mattina quel tratto di Corso Trieste è veramente sempre ingorgato per l’abitudine di parcheggiare sulla corsia preferenziale. (vedi foto allegata)
L’anno scorso, passate le elezioni vinte dalla destra, Viale Libia (tutto l’asse) viene riaperto al traffico. Le motivazioni non furono chiarissime, ma tant’e’. Comunque non venne abolita la corsia preferenziale che dovrebbe comunque continuare a garantire una marcia tranquilla ai bus.
Malgrado i timori Viale Libia non si è trasformato in un torrente di auto. Il problema, ora come allora, rimane la solita sosta in seconda fila e quella sulla preferenziale a Corso Trieste. Inoltre nel tratto di Viale Libia verso Piazza Gondar, i lavori hanno ristretto la strada ad una corsia secca (vedi foto) e quindi bastano quelle poche auto per ritardare di tanto i mezzi pubblici.
La cosa inspiegabile è per quale motivo l’ATAC non presidi le corsie preferenziale di Corso Trieste, visto che la mattina sono responsabili di considerevoli ritardi (prendete un qualunque autobus per provare, tavolta mi trovo imbarazzato anche con la bici). Negli altri punti, invece, sono le corsie normali ad essere occupate dalla sosta selvaggia, e quindi gli assistenti del traffico poco possono fare.
Però qualcosa si sta muovendo: venerdì mattina ho trovato segnaletica orizzontale nuova e team di assistenti del traffico a presidiare la rinnovata corsia. Miglioramento immediato.
Pertanto, lezioni apprese:
1) Il problema romano, oltre alla scarsità di metropolitane, rimane la sosta in seconda fila, tollerata dalle giunte di ogni colore;
2) un po’ di sorveglianza dei giusti divieti può essere meglio di tanti divieti velleitari;
3) i giornalisti farebbero bene a prendere atto delle situazioni prima di stracciarsi i capelli in prima persona.
Il tutto attendendo la metro B1, che permetterà a chi prende il mezzo pubblico verso il centro un notevole risparmio di tempo.
Innanzitutto quando parliamo di “Viale Libia” intendiamo in genere un asse che va da Piazza Istria a Piazza Gondar, e quindi comprende Corso Trieste (Istria/Annibaliano), Viale Eritrea (Annibaliano/S. Emerenziana) e Viale Libia propriamente detto (S. Emerenziana/Gondar). Vedi mappa allegata.
La storia comincia quando il Comune, costernato di dover limitare il traffico per i dati catastrofici che provengono dalla centralina di Piazza Gondar, decide di trasformare Viale Libia in strada verde. All’epoca Viale Libia era una specie di inferno di auto. E anche le auto erano differenti: benzina al piombo, benzene in quantità, tutto Euro 0 o Euro 1. Ninete marmitte catalitiche.
L’operazione ebbe, secondo me, un buon risultato. Infatti la strada fu sottratta al traffico di attraversamento, malgrado le macchine continuassero circolari e parcheggiare. I mezzi pubblici, gli unici che poterono usarla per attraversamento, ebbero una loro corsia preferenziale, e tutti sembrarono passabilmente soddisfatti.
Certo, si riempirono di traffico le vie circostanti, nelle ore di punta, ma se vogliamo era il periodo nel quale fervè la ripresa del trasporto pubblico. L’unificazione del biglietto tra ATAC e COTRAL (ora non è più così). Il percorso del vecchio 310 fu finalmente esteso da Piazza Istria a Piazza Vescovio, garantendo l’accesso comodo alla metro di Piazza Bologna e dopo un po’ arrivò l’80 express, collegamento veloce con il centro. Era il periodo nel quale a Viale Regina Margherita il tram venne messo su corsia propria e finalmente acquistò una velocità decente… che tutt’ora mantiene.
Ma perché furono tutti passabilmente soddisfatti: perché la corsia di marcia delle auto private fu usata come sosta in seconda fila (contenti i negozianti) e il resto del traffico privato convisse serenamente con i bus senza intralciarli in maniera significativa, se non a Viale Eritrea il pomeriggio (direzione Gondar) e a Corso Trieste la mattina verso Piazza Istria. In particolare la mattina quel tratto di Corso Trieste è veramente sempre ingorgato per l’abitudine di parcheggiare sulla corsia preferenziale. (vedi foto allegata)
L’anno scorso, passate le elezioni vinte dalla destra, Viale Libia (tutto l’asse) viene riaperto al traffico. Le motivazioni non furono chiarissime, ma tant’e’. Comunque non venne abolita la corsia preferenziale che dovrebbe comunque continuare a garantire una marcia tranquilla ai bus.
Malgrado i timori Viale Libia non si è trasformato in un torrente di auto. Il problema, ora come allora, rimane la solita sosta in seconda fila e quella sulla preferenziale a Corso Trieste. Inoltre nel tratto di Viale Libia verso Piazza Gondar, i lavori hanno ristretto la strada ad una corsia secca (vedi foto) e quindi bastano quelle poche auto per ritardare di tanto i mezzi pubblici.
La cosa inspiegabile è per quale motivo l’ATAC non presidi le corsie preferenziale di Corso Trieste, visto che la mattina sono responsabili di considerevoli ritardi (prendete un qualunque autobus per provare, tavolta mi trovo imbarazzato anche con la bici). Negli altri punti, invece, sono le corsie normali ad essere occupate dalla sosta selvaggia, e quindi gli assistenti del traffico poco possono fare.
Però qualcosa si sta muovendo: venerdì mattina ho trovato segnaletica orizzontale nuova e team di assistenti del traffico a presidiare la rinnovata corsia. Miglioramento immediato.
Pertanto, lezioni apprese:
1) Il problema romano, oltre alla scarsità di metropolitane, rimane la sosta in seconda fila, tollerata dalle giunte di ogni colore;
2) un po’ di sorveglianza dei giusti divieti può essere meglio di tanti divieti velleitari;
3) i giornalisti farebbero bene a prendere atto delle situazioni prima di stracciarsi i capelli in prima persona.
Il tutto attendendo la metro B1, che permetterà a chi prende il mezzo pubblico verso il centro un notevole risparmio di tempo.
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