A chi non piace essere premiato? O addirittura ricevere un doppio premio? Bene, anche alle assicurazioni piace.
La notizia qualche giorno fa ha sconvolto molti: in Italia il costo delle assicurazioni di responsabilità civile auto è un bel po’ di più di quello di altri paesi europei, ed in qualche caso si avvicina (o supera) al doppio.
Doppio premio.
Purtroppo gli articoli di giornale mollavano la notizia la’… era stata data alla conferenza di qualche authority economica, e quindi c’erano i giornalisti economici, che hanno cominciato –anche giustamente- a parlare di tassi elevati, costi di risarcimento, invalidità riconosciute solo in Italia, truffe, cartello di assicurazioni e altri porchi giudi vari di natura economica.
Nessuno però ha toccato il vero tasto, ovvero che in Italia abbiamo l’ira di Dio di incidenti, rispetto agli altri Paesi, e che il modo migliore di far scendere le assicurazioni è di far diminuire il numero –e la gravità- degli incidenti.
Mi ricorda quando ci fu un’altra ondata di insoddisfazione assicurativa a vario titolo, in particolare veniva lamentato l’alto costo dell’assicurazione sui furti delle auto per chi viveva a Napoli. Una serata di discussione in TV sull’intervento dello Stato sulle assicurazioni per rompere i cartelli, etc. Nessuno che abbia detto: il premio di assicurazione è anche (non solo) il risultato della statistica.
Pertanto il modo più sicuro per far calare i premi assicurativi a Napoli è quello di stroncare il furto delle auto.
Anche adesso, tra i commenti irati delle persone, nessuno sembra mettere in relazione i dati disastrosi sulla sicurezza stradale diffusi dal Comune di Roma con l’indisciplina cronica caratteristica della circolazione italiana, con il mancato rispetto dei limiti di velocità, delle precedenze, del semaforo rosso e di quello giallo, della sosta in doppia fila, delle macchinette truccate, della mancanza di piste ciclabili, con le strisce sbiadite a terra, etc.etc.
La mancanza di questa semplice associazione di idee indica un Paese dove il pensiero è astuto ma non intelligente.
Alla fine ogni mattina usciamo di casa e invece di spostarci andiamo alla guerra.
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