lunedì 11 aprile 2011

Fare la fine del pedone

Negli USA ogni tanto un matto fa una strage nelle scuole, in ufficio, in Municipio (see Milk). Ci son più matti o più cattivi che da noi? No, solo la grande diffusione delle armi fa sì che più spesso le due cose si incontrino, e ci si trovi con uno squilibrato armato.

E in Italia?

La nostra arma si chiama automobile, il grilletto l’acceleratore. A Roma è accaduto ancora domenica.

Un automobilista pigia sull’acceleratore per correre, divertendosi a fare lo slalom tra le macchine. Accade che faccia il sorpasso sbagliato. Stavolta la macchina davanti a lui si era fermata per lasciar passare un pedone. Per la donna, a causa della velocità, non c’e’ scampo. E quanta impressione mi fa vedere nelle foto l’inconfondibile muro esterno della mia amatissima scuola elementare, quell’incrocio dove ho imparato ad attraversare la strada, orgoglioso come puoi esserlo a 10 anni perché finalmente ti fanno andare a scuola da solo.

Queste cose non succedono solo al Prenestino, ovviamente.

Al quartiere Nemorense va di moda il superare l’autobus alla fermata. Gli automobilisti vengono presi dalla furia del tempo perduto, ed effettuano il sorpasso del bus totalmente alla cieca. Due settimane fa anche io avrei fatto la fine del pedone, se non avessi prevenuto l’incidente. Bus alla fermata, strisce pedonali avanti a lui. Io a piedi che devo attraversare la strada.

Per fortuna avevo notato il seguito di auto dietro al bus e quel sorpasso me lo aspettavo. Cosicchè, quando un’auto è sbucata alla sinistra dell’autobus, io non ero proprio sulla sua traiettoria: non avevo superato di slancio il bus perché appunto mi aspettavo che la macchina tentasse di saltare il bus. Il guidatore ha inchiodato ed è rimasto impietrito. Io ho continuato sulle strisce davanti a lui e gli ho detto solo, con voce calma: “Sei una testa di cazzo”. Spero che se lo ricordi.

Non vorrei annoiare l’uditorio reiterando la necessità di introdurre il limitatore di velocità, così da tagliare a 30 all’ora la velocità a prescindere dalle smanie dell’autista. Sarebbe la cosa migliore. Infatti continuiamo ad avere una mortalità elevatissima in confronto ad altre città europee, e questo deriva sostanzialmente dalla pericolosità dello stile di guida romano.

Che ovviamente nessuno ha interesse a sanzionare, come se gli incidenti non fossero provocati in larga parte da guidatori con stili di guida pericolosi.

Invece io credo che Roma abbia almeno ventimila guidatori di troppo, ai quali si dovrebbe ritirare la patente al più presto.

6 commenti:

Cicleppe ha detto...

Lug, la mia posizione è nota e non mi stancherò mai di ripeterlo.
Bisogna prima fare in modo che gli automobilisti vengano sanzionati se non rispettano il codice attuale. Poi, se ancora si dimostra inadeguato, si può anche parlare di modificarlo.
Non ha senso introdurre nuove norme o modificare le attuali se poi non vengono rispettate.
Detto questo penso che il limite di trentall'ora sia una gran cosa. Solo viene dopo.
Quoto in pieno la parte sulle troppe automobili.

Alessandro ha detto...

Ha ragione cicleppe. Non serve a niente un cartello con scritto "zona 30" se neanche lo notano...Serve un impianto sanzionatorio più efficace. Il diritto penale si basa proprio su questo: ad ogni violazione di un precetto corrisponde una sanzione. E ormai il codice della strada, nella fattispecie romana, si sta spostando dalla macro-area del diritto dei trasporti a quella del diritto penale. Ci sono morti quotidiani!

Anonimo ha detto...

ciao ti volevo segnalare questo deprimente articolo sull'atac http://affaritaliani.libero.it/roma/roma_atac_bus_guasto120411.html a conferma di quel che hai scritto qualche giorno fa. Grazie e complimenti per il blog

Lug il Marziano ha detto...

L'intervento del diritto penale è sicuramente contro la sicurezza e la risoluzione dei problemi pratici.

Al massimo può spaventare gli amministratori, che possono agire correttamente o attuare strategie salvadidietro, tipo cartello "10" in mezzo alla strada.

Quello che manca è la "volontà politica", nel senso che la maggioranza della popolazione ancora non ritiene necessaria una seria azione per stroncare questi comportamenti.

Se una parte rilevante della popolazione ritiene "politicamente corretto" andare a 80 all'ora in città senza essere sanzionati, allora è difficile imporlo.

La legalità della nazione difficilmente può essere superiore a quella della media delle persone!

Lug il Marziano ha detto...

@anonimo

Grazie per i complimenti e l'interessantissimo articolo.

Di processi di manutenzione me ne intendo, e si possono fare casini serissimi!

Speriamo che non sia l'inizio di una spirale involutiva che ci faccia regredire verso il modello Calcutta (già abbiamo i senza tetto)!

Anonimo ha detto...

Il servizio bus sta peggiorando sensibilmente, vedo infatti sempre più mezzi atac tristemente trascinati dal carroattrezzi.Ieri mattina - non essendo uscito in bici - ho aspettato il 716 quasi per mezz'ora proprio perchè il mezzo precedente s'era guastato. Forse sperano che con l'attivazione della metro B1 avranno maggiore disponibilità di autobus, mi auguro sia cosi'. In ogni caso, come hai scritto tu, ne' atac ne' benza, solo bici!