domenica 27 novembre 2011

Ciclisti della domenica, automobilisti del lunedì?

La domenica che abbiamo appena vissuto è stata meravigliosa… Un sole fantastico, temperatura primaverile… non è la prima volta che abbiamo un novembre così bello, addirittura ricordo un 16 novembre, del 1986, con un bagno al Parco dell’Uccellina e dopo asciugarsi al sole…

Sicuramente per la bellezza della giornata Roma era letteralmente invasa dai ciclisti. A parte un paio di critical mass autonome che scorazzavano per la città, da ogni parco uscivano centinaia di ciclisti, anche moltissime famiglie con prole, tutti in bicicletta, grandi e piccole, tutti con il casco e si pedala.

Sappiamo come l’uso della bicicletta stia aumentando a dismisura. Se dovessi giudicare, in quattro anni è quadruplicato, almeno. Ma la quantità di ciclisti in giro per la città questa domenica mi ha stupito veramente. E mi ha fatto pensare che l’espansione della rete ciclabile per scopi ludici, le piste dei parchi, per intenderci, non sia una cosa da trascurare, e molto apprezzata dalla popolazione.

Una rete di tali piste serve anche a rimorchiarsi i più piccini e dar loro il brivido dell’autosufficienza negli spostamenti. Se imparano ad amare la bici da piccoli, ci sono buone possibilità che continuino tutta la vita. Speriamo quindi che si realizzi anche uno dei sogni di noi ciclisti romani, una pista che ci porti fino al mare, lungo il Tevere. Oggi sarebbe stata veramente meravigliosa.

Dopodichè mi chiedo: ma tutti questi ciclisti che girano la domenica, cosa fanno il lunedì, quando debbono andare al lavoro? Pigliano la macchina? Probabilmente sì. Bene, quindi questa è una base sulla quale lavorare. Capire perché questi ciclisti della domenica il lunedì ritornano automobilisti.

Forse solo perché non hanno pensato che la bicicletta, prima di essere uno strumento per lo svago, è un vero mezzo di trasporto.

5 commenti:

Riccardo ha detto...

Come accade spesso la Domenica, utilizzo il percorso bike-to-work feriale: Da Ostia non mi fermo però sull'Ostinese poco dopo la staz di Magliana ma proseguo per l'EUR, un giro al laghetto, giù per via del Cappellaccio e da lì attacco la ciclabile del Tevere verso il centro. Ebbene... oggi non sono arrivato neppure a Ponte Mazzini che ero già salito a pedalare in superficie. Così come lo scooter viene adoperato come un elettrodomestico, visto dagli occhi di un Motociclista, così la bici viene adoperata come un GIOCATTOLO vista dagli occhi di un Ciclista a 360°, ovvero da chi adopera la bici per commuting, attività sportiva e per diporto-turismo. Ora, anche se ho la gamba allenata, evito di percorrere le ciclabili con la stessa andatura che adopero sulla C.Colombo: in quel frangente non ti puoi permettere di sembrare un "bersaglio fermo" ma un veicolo che si sposta -seppur relativamente lento- in mezzo agli altri. Sulle ciclabili il pericolo non è il bambino con la sua junior -quando incrocio o supero un ciclista in erba, sto assai attento, pronto a fermarmi/a schivarlo ed a dargli suggerimenti senza sgridarlo- ma GLI ADULTI...
...bici a rimorchio del cane, quattro bici affiancate contromano, otto bici ferme per traverso, gruppetto che si fotografa dietro una curva.... Preferisco i camion che mi compaiono negli specchietti (sì, li ho su tutte le bici) sull'Ostiense, e che lascio passare mettendomi ben a destra e ponendomi in piedi sui pedali...

Ubik ha detto...

sì è vero, c'è il ciclista della domenica, così come lo sciatore o l'alpinista della domenica... 'ste domeniche so' pericolose, forse sarebbe meglio andare allo stadio o vedere la TV :-) A parte gli scherzi, la domenica la uso anch'io quando posso per portare in bici (con la sua o la mia) la mia bambina, sperando di creare in lei nel tempo un interesse e, forse, passione verso quel mezzo a 2 ruote privo di motore che chiamiamo bicicletta (o macchina perfetta), ma è ancora piccola e fatico non poco a farla faticare... Personalmente, gli altri giorni della settimana cerco di non trasformarmi in automibilista, per quanto possibile, al più in un utente (martire) metrebus :-) Magari non a impatto zero, ma limitato. Vado anche in bici al lavoro, ma la lunga distanza (16 km) e gli orari (presto la mattina o tardi la sera) non mi consentono di farlo tutti i giorni, cerco di farlo però più spesso possibile, min 1 volta a settimana. Personalmente provo piacere a vedere famiglie intere in bici, anche se di domenica, meno nel vedere cicilisti indisciplinati, forse automibilisti convinti, mascherati da ciclisti della domenica... diamogli fiducia, magari piano piano si convertiranno, sulla via di Damasco....

Bikediablo ha detto...

Come sai sono anni che solleviamo (i ciclomobilisti) il problema delle ciclabili per tutti i giorni e per tutte le ore, con attraversamenti stradali sicuri (ed in sella) e piste collegate fra loro. Il nodo, a mio parere, è tutto li.
Domenica scorsa volantinando avevo incontrato un ciclista anziano della fonte meravigliosa (EUR) un "esperto" che pensava la pista colombo andasse solo da 3 fontane alla fiera di roma... perchè mancano le indicazioni...
Purtroppo però tante associazioni di ciclisti della domenica propugnano la costruzione di piste nei parchi o in posti isolati dal traffico (e dal mondo dico io) che poi non sono frequentabili di sera o anche in certe ore del giorno e comunque non ti portano al supermercato o a fare la spesa.
Una ciclabile per chi va al lavoro è sicuramente utile a chi ci va in giro la domenica, il contrario purtroppo non è vero.
marco

Ubik ha detto...

Sono d'accordo. E' una vergogna internazionale che una città (Capitale) come Roma abbia un così basso numero di Km di piste ciclabili, tra l'altro molto mal tenute. Ma quali sono le speranze concrete a breve-medio termine? Mi pare che il piano della ciclabiltà romana si stia nuovamente impantanando tra il comune e i municipi, o sbaglio?

Bikediablo ha detto...

ciao Ubik se ti interessano notizie aggiornate su piste ciclabili e mobilità ciclabile in genere butta un occhio al forum dei ciclomobilisti.
Non me ne voglia il marziano ma anche su Ciclabili a Roma trovi qualcosina.
ciao
marco