lunedì 7 novembre 2011

Sciopero bus in giorno di pioggia… salvato dalla bici

Reduce da una domenica umida, stamattina infilo la grande uniforme per accogliere una delegazione internazionale venuta a farci il paiolo… Bicicletta vietata “per abbigliamento” e vai col bus.

Arrivo alla fermata e mi viene da piangere… tutto bloccato a perdita d’occhio. “Cacchio, ma che succede?” poi mi ricordo… lo sciopero dei mezzi pubblici.

“Cazzo, e poi dicono che non servono. Però quando non ci sono si blocca tutto… “

Bene, torno a casa e rispolvero la bici come unica speranza di arrivare in tempo. Al diavolo l’uniforme da parata. Sistemo bene gli stringi pantaloni e sono in sella. Addirittura senza casco che ho lasciato ad asciugare, ormai non c’e’ più tempo. Inoltre avevo controllato il fido sito meteo: non una goccia di pioggia in vista. Equipaggiamento leggero, nuvole in ritirata, si va…

Una battaglia. Una vera battaglia combattuta di marciapiede in marciapiede, e fortuna che era presto! Oltretutto in una situazione così critica tutti lasciano la macchina come gli pare. Non un vigile a presidiare gli incroci e i punti critici. Magari può anche essere giustificato nei momenti di sciopero, ma finchè circolano i bus non dovrebbero essere concesse troppe smagliature… ma figurati se glie ne frega qualcosa.

Comunque, attento a non sudare, arrivo Just in time all’appuntamento.

Verso le 11 il tempo si è guastato e ha cominciato a piovere. Peggio. Dalla nostra sala del 6^ piano la vista era totalmente occupata da una cappa di grigio pioggia a perdita d’occhio… e io in alta uniforme, senza casco, con lo spolverino che insomma, era impermeabile ai suoi tempi.

Verso le 19, percorso inverso, solo che piove che Dio la manda. Però non dispero e mi dico: è una nuvola passeggera. Lo era, e reinforco la bici mentre magicamente lo scroscio si attenua fino a scomparire. In compenso il traffico permane. Torme di automobilisti isterici ingombrano le strade, li ho dovuti dribblare più volte, compreso il solito deficiente che in seconda fila apre la portiera e si mette sotto l’ombrello (non pioveva più) ad ingombrare definitivamente una strada a tre corsie.

Ad un certo punto una, in una strada stretta, mi si è affiancata, lampeggiando selvaggiamente alla macchina che la precedeva rea di essere ferma ad uno stop.

Preoccupato dall’inconsulto comportamento della vicina, l’ho dovuta richiamare all’ordine, altrimenti chissà che avrebbe fatto. Per fortuna sono rientrato sano e salvo a casa.

Morale:

- Non tollero gli scioperi del trasporto pubblico perché alla fine sono sempre contro il cittadino che paga.

- Considerate le fasce di garanzia, sono sempre stupito di quante persone prendano l’auto… ma lavorano tutti solo mezza giornata?

- I detrattori del trasporto pubblico o sono deficienti o sono in mala fede. E’ indispensabile, quando manca anche per poco, la città si blocca. Figurati se non ci fosse.

- In questi casi i vigili (pardon la Polizia di Roma Capitale) spariscono e ci troviamo nel regno della totale anarchia;

- La bicicletta rimane il mezzo più idoneo, perché alla fine riesci anche a salire sui marciapiede senza disturbare i pedoni

2 commenti:

Anonimo ha detto...

marciapiedi a parte non posso che darti ragione.
Ieri io ero con la pieghevole e stranamente non ho avuto problemi con la metro ne all'andata (fascia di garanzia) sia al ritono, verso le 15 in pieno sciopero. L'unico scandaloso problema erano le scale mobili a termini (e pare anche a Furio Camillo), mancando l'addetto di stazione (in legittimo sciopero) erano ferme. ora, non lo dico per me ma per chi ha problemi ad usare le scale, molti anziani ed anche persone giovani con problemi, se la metro è aperta devi garantire anche i trasbordi altrimenti lo devi dire prima!
Ormai anche i motoscooteristi hanno seri problemi a passare a causa del volume inaudito di automobili in circolazione e soprattutto in doppia e tripla fila.
marco/bikediablo

martina ha detto...

concordo anch'io appieno, inoltre nella scorsa inondazione, la mia prima affrontata in bici qui a Roma, ho scoperto pure che uno dei vantaggi della bici (e svantaggio invece degli scooter) è che riesci meglio a evitare le pozzanghere e relativi tsunami causati dalle macchine, che secondo me sono il vero pericolo in caso di pioggia per chiunque non giri chiuso in un SUV

... il mio italiano è sempre più stentato, perdonatemi ^^