lunedì 19 gennaio 2015

Di tutto... di tutto... di tutto... ma le piste no!

La foto che vedete e' di Viale della Primavera, di fronte alla inauguranda (se si alza la serranda :-)) stazione della metro C.

La stazione, appunto Primavera, sbuca in superficie in un bel piazzale, come quasi tutte le stazioni in quella zona. Davanti alla stazione  Viale della Primavera e' stato risistemato. Spazio a strafottere, ma le piste no.

Per i non conoscitori della zona, Viale della Primavera e' la continuazione, dopo deviazione, di Via Tor de' Schiavi, nel senso che la Tor de' Schiavi devia e continua verso Centocelle, e sul prolungamento del suo asse originario  continua Viale della Primavera.

Tanti, tanti, tanti anni fa in mezzo a Via Tor de' Schiavi  passava un gigantesco elettrodotto, un 220 kV o cosa avevano allora. Io me lo ricordo appena appena. Per questo e' cosi' larga, perche' i palazzi dovevano stare alla larga dai cavi.

Il risultato e' uno spartitraffico che, una volta interrati i  cavi,  ci fai passare di tutto.  TAV, treni, tram, filobus... tranne piste ciclabili e Boeing B747, tutto il resto ci passa.

Ovviamente lo spartitraffico e' usato come parcheggio, ma anche cosi', con le auto parcheggiate a pettine, al centro rimane abbastanza spazio per un  bel pistone ciclabilone. Invece cor cavolo.

Su Viale della Primavera la situazione non e' cosi'  comoda, c'e' sempre molto spazio, ma non cosi' abbondante.

Se lo stanno prendendo tutto le macchine per il parcheggio, alle bici non resta niente. Non siamo capaci di inserirci con successo nei processi amministrativi, a chiedere che siano ascoltate anche le ragioni ddi ciclisti ci periferia. A quelli che ci hanno provato, che vanno alle riunioni nei Municipi il massimo rispetto... ma dobbiamo essere  piu' organizzati e sfidare l'Amministrazione sul terreno amministrativo.

Si', perche' su Viale della Primavera ci sono varie scuole che potrebbero essere servite dalla pista, ed adesso anche la metro, con ovvi vantaggi per il trasporto multimediali.

Inoltre, in un pediodo di scarsita' di risorse,  sara' difficilissimo spendere altri soldi per riconvertire una porzione di parcheggi in pista  ciclabile.

Forse invece di pensare a Via dei Fori Imperiali, alla Bike Square (ma fatemi il piacere) o alla pedonalizzazione di Via Urbana, la battaglia della cilabilita' la stiamo perdendo in periferia, tra un flash mob e l'altro.

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